L’entusiasmo c’è, nonostante Bitcoin e Ethereum siano in fase di lateralizzazione da qualche ora. In un approfondimento tra il serio e il faceto, vogliamo fissare 5 segnali dell’arrivo della bull run, ripercorrendo, soprattutto per chi non c’era durante lo scorso ciclo, corsi e ricorsi storici.
Se certe questioni sono più che degne di entusiasmo, altre fanno venire i brividi a chi c’era e c’è ancora. Senza che nessuno però se la prenda, perché questo approfondimento è certamente serio, ma è anche scritto per farci qualche risata sulle nostre sventure passate.
Tra fake, cloni, progetti dai rendimenti incredibili, le meme che tirano più di Tiscali durante la bolla dot com, di segnali di paura e delirio ce ne sono tanti, forse troppi. E ognuno, dopo averli considerati, sarà libero di farne ciò che vuole.
I segni ci sono, almeno per chi vuole vederli. E sono segni dell’arrivo della truppa degli ex-disinteressati, che ora sono tutti affaccendati nello scoprire il prossimo token, il prossimo grande investimento e, neanche a dirlo, il prossimo Bitcoin.
Non ce ne vogliano i colleghi più anziani, sia di servizio che per quanto concerne l’anagrafe. Siamo qui per dare loro il bentornati, dopo che per 2 anni buoni si erano o disinteressati di Bitcoin & co. o ne avevano celebrato il funerale senza morto. Aprire la stampa mainstream oggi vuol dire esporsi a contenuti sulle crypto più che su Criptovaluta.it. Proprio come a inizio 2021.
Tutti abbiamo un amico entrato in Terra Luna al top, che aveva comprato Bitcoin al vecchio top di 69.000$ e che poi aveva investito il resto in qualche progetto strano sulla DeFi di Tron. Per un paio d’anni ne abbiamo perso le tracce. Non si faceva più vedere in giro, neanche ai compleanni e ai battesimi. L’altroieri però è tornato a telefonare: “Senti, ma è ripartita la bull run”?
Non siamo ancora a tutto gas, ma qualcosa comincia a vedersi. Dagli stablecoin che guai a chiamarli stablecoin, passando per i nuovi progetti in DeFi che basta poco per diventare ricchi. Quando le percentuali vanno in tripla cifra, signori, vuol dire che in giro è tutto uno sbuffare di tori.
Il ciclo del 2021 fu cadenzato dall’uscita di una miriade di ETP/ETN in Europa. Ne furono listati di tutti i generi e i colori. Ce ne erano alcuni su token che a stento rimanevano in top 100. E c’era anche qualcuno disposto a comprarli. Ora che l’Europa ha dato, sembrerebbe essere il turno dell’America. Ne abbiamo sentiti tanti negli ultimi giorni: da Litecoin a HBAR, passando per Ripple. Non siamo ancora al boom del 2021, ma anche sotto questo aspetto, la strada sembra segnata.
Dì la verità, non vedi l’ora che arrivi Natale per presentarti petto in fuori e telefono in mano a controllare i gain. Per due anni hai fatto finta di non aver mai sentito parlare (e di non aver mai parlato) di criptovalute e Bitcoin.
Ora invece prepari, come in Taxi Driver, le frasi allo specchio: “Visto che ero un gran genio, nonna?”
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