Il rialzo del mercato crypto ha subito uno storno nel pomeriggio di ieri, con una discesa dei prezzi. Anche Bitcoin (BTC), che possiamo acquistare in modo sicuro qui, ha registrato una lieve correzione dello 0,127% e, al momento della stesura, quota 102.469 USDT con un ritracciamento contenuto del -0,25%.
La preoccupazione è legata al fatto che la fase di rallentamento, soprattutto per BTC, prosegue da quattro giorni consecutivi, mentre molte altcoin sono salite soprattutto nel weekend. Tuttavia, proprio ieri, queste ultime hanno corretto in misura maggiore rispetto a BTC. I ribassi più marcati dalle 16 di ieri sono stati: Hedera -7,21% e Shiba Inu -7,40%.
Nel grafico allegato riportiamo lo scenario della Top 20 a partire dal momento in cui il mercato ha iniziato a stornare al ribasso.
L’indice S&P 500 è salito di circa il 3,26%, chiudendo a 5.844,19 punti. Il Dow Jones Industrial Average è balzato di circa il 2,8% (oltre 1.100 punti) e il Nasdaq Composite ha guadagnato circa il 4,35%. Questo forte rialzo è stato trainato dalla notizia che Stati Uniti e Cina hanno concordato una riduzione temporanea dei dazi doganali per 90 giorni, in attesa di un accordo commerciale più ampio.
La riduzione dei dazi ha attenuato i timori di una guerra commerciale, rafforzando la fiducia degli investitori, in particolare nei titoli tecnologici come Amazon, Apple, Tesla e Nvidia.
La discesa del mercato crypto va vista come quella che in gergo si definisce una rotazione di portafoglio. Ieri, infatti, i mercati hanno puntato sugli asset finanziari più indietro nei rialzi recenti. In questo contesto, S&P 500 e Nasdaq a maggio e da inizio 2025 stanno ancora guadagnando meno di Bitcoin, come evidenziato dalla tabella allegata.
Asset | Performance Maggio 2025 | Performance YTD (da inizio 2025) |
---|---|---|
Bitcoin (BTC) | 🔼 +9% | 🔼 +10% |
S&P 500 | 🔼 +4,56% | 🔽 -1,60% |
NASDAQ | 🔼 +6,2% | 🔽 -1,80% |
In questo scenario di recupero degli asset che avevano perso maggiormente, va registrato anche il rialzo del dollaro sull’euro. Ieri il cambio EUR/USD ha perso l’1,52%, chiudendo a 1,1125. Il ribasso, in poco meno di due settimane dal picco, si attesta a -4,55%, come si può osservare dal grafico allegato.
Questa fase di colloqui e trattative sui dazi sta smantellando lo show del cosiddetto “liberation day”. Forse non si è percepito appieno sui mercati, ma l’economia americana e il suo ruolo centrale di hub finanziario in queste settimane ha vacillato.
Rimane ancora un sintomo di tensione da non sottovalutare: il rendimento dei titoli di stato americani a 10 anni (US10Y) è rimasto elevato a 4,46%, all’interno di un’area compresa tra 4,40% e 4,50%, considerata zona di allarme. Il superamento di questo range rappresenta un eccessivo costo per il rinnovo dei titoli, che nel corso del 2025 ammonterà a circa 11.000 miliardi di dollari.
In questo contesto, Bitcoin rimane e in uptrend. La discesa di ieri è stata una semplice pausa fisiologica dopo un lungo rialzo. Anzi, queste correzioni possono rivelarsi pause sane di consolidamento per costruire un trend più stabile.
Attualmente, il primo supporto rilevante di BTC passa in area 99.500$. Solo una discesa ben al di sotto potrebbe compromettere la struttura rialzista. Tuttavia, il supporto principale da monitorare con attenzione per evitare una rottura del trend rialzista si trova a 90.000$.
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