Le azioni di Coinbase saranno aggiunte all’indice S&P 500 dal 19 maggio. Alla diffusione della notizia, le azioni del crypto exchange hanno guadagnato fino al 6% – complice il grande entusiasmo che una notizia di questo tipo raccoglie sul mercato.
Coinbase rimpiazzerà Discover Financial $DFS – che è stata assorbita da Capital One (che è già inserita nell’indice) e che contestualmente, dal 19 maggio, cesserà appunto di far parte dell’indice più rappresentativo delle borse statunitensi.
L’inserimento di Coinbase porterà all’acquisto delle azioni da parte di tutti gli ETF e tutti i fondi che replicano l’andamento dell’indice e dunque – come anticipato dai mercati con i movimenti di questa notte – aumenterà la domanda del titolo in questione. Ci sono poi degli effetti a catena che sono benefici per l’azienda le cui azioni vengono incluse in indici di questa rilevanza.
Coinbase è stato il primo exchange a quotarsi in borsa e dal 19 maggio potrà vantare un altro record: sarà il primo titolo tematico crypto a entrare nell’indice più importante del mondo, S&P 500.
S&P 500 è l’indice che traccia le performance delle 500 aziende quotate negli USA più importanti per capitalizzazione di mercato. Per determinare il contributo di ciascuna azione si utilizza un sistema basato sul peso specifico della capitalizzazione del titolo rispetto alla capitalizzazione complessiva.
Al valore attuale di Coinbase, il titolo dovrebbe valere circa lo 0,1% in termini di peso specifico, in un indice che è dominato – per ovvie ragioni – dalle magnifiche 7 e da altri titoli tech come Broadcom. Nella top 10 per peso specifico troviamo anche Berkshire Hathaway, la società di investimenti che fa riferimento a Warren Buffett.
NB: per chi arriva dal mondo azionario classico. Coinbase ha un prezzo che in parte è legato anche all’andamento del mondo crypto. Tra chiusura e apertura delle sessioni possono esserci delle differenze importanti in termini di prezzo.
Molto. Tutti i fondi che replicano S&P 500 dovranno acquistare azioni $COIN per il peso specifico di cui sopra, ovvero per lo 0,1% della loro capitalizzazione di mercato. Parliamo di fondi che nel complesso hanno asset in gestione per oltre 4.000 miliardi.
Tra i fondi/ETF che tracciano questo indice e che hanno un AUM interessante troviamo $VOO di Vanguard (circa 620 miliardi di dollari), $SPY di SPDR, con 580 miliardi di dollari e IVV di iShares per 563 miliardi di dollari. Ci sono poi anche diversi mutual fund che tracciano questo indice e che valgono cifre importanti.
Anche gli investitori in crypto possono valutare – magari anche a scopo celebrativo di quello che è un evento molto importante per il comparto – esposizione verso SPX500, che rimane un indice dalle performance ottime e che sul medio e lungo periodo è quasi impossibile da battere.
Per il resto – per quanto il grosso del nostro pubblico abbia per ovvi motivi profili di rischio più elevati della media – SPX500 rimane un ottimo indice, che storicamente ha sempre regalato grandi soddisfazioni a chi vi ha investito.
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