Oggi sarà il gran giorno della conclusione delle trattative tra Cina e USA, le cui evoluzioni positive annunciate ieri sono state quasi certamente dietro la buona corsa di Bitcoin, che ha superato i 110.000$ salvo poi ritirarsi, ma rimanendo comunque sopra quota 109.000$.
Dato che sul tema parlano un po’ tutti, spesso più per fare sensazionalismo che per analizzare a fondo la questione, sarà opportuno fissare qualche punto. Anche per capire che tipo di ripercussioni la cosa potrebbe avere sui mercati.
Le aspettative sono già molto positive: pochi minuti fa Howard Lutnick, che è al Commercio, ha parlato di discussioni che stanno andando per il verso giusto e che continueranno per tutta la giornata, come prevedibile. C’è da stare con il fiato sospeso? Forse sì, e vediamo in quali casi.
Cosa vogliono i mercati?
I mercati preferiscono il libero commercio, che causa meno stress sul PIL e sull’inflazione e aiuta la crescita. Si potrà essere o meno d’accordo – dato che è una questione anche politica – ma rimane il fatto che la preferenza dei mercati è chiara: avere un buon accordo è l’ipotesi migliore.
- Le aspettative
Sono state già in parte scontate dai mercati. Ci si aspetta un accordo almeno sulle terre rare e su diverse categorie di merci, che dovrebbero riportare la situazione del commercio tra Cina e USA a livelli sostenibili, sebbene peggiorativi rispetto ai livelli precedenti l’imposizione di dazi. Sarebbe, in questo caso, già una vittoria.
- No ai chip
Sembra categorico da parte degli USA il no all’esportazione di chip avanzati verso la Cina. È una politica che in realtà esiste da tempo e che è stata rinforzata anche dalla precedente amministrazione. Il che vuol dire che difficilmente sarà sul tavolo delle trattative. Anzi, sono già arrivate smentite sulla possibilità di ammorbidire le restrizioni. La cosa però interessa più NVIDIA che il resto del mercato.
- Bitcoin e crypto?
Per quanto riguarda Bitcoin e crypto, sembra che siano pienamente allineate con il resto dei mercati. Ovvero che accetterebbero di buon grado una soluzione del caos dazi, per quanto comunque peggiorativa rispetto alla situazione di inizio anno. La cosa è confermata dalla buona corsa di Bitcoin nel corso della giornata di ieri. La breve ritirata durante la sessione asiatica non è per il momento fonte di alcuna preoccupazione.
Il caso peggiore
Sarebbe quello di trattative saltate, anche se dato il livello dell’incontro è difficile che ci sia un’evoluzione negativa di questa portata. Noi come sempre seguiremo gli annunci più importanti anche sul nostro Canale Telegram.
Vi ricordiamo inoltre che gli incontri sono in quel di Londra e che dunque difficilmente avremo aggiornamenti notturni. Dovremmo sapere tutto o quasi già nella tarda serata, orario italiano.
Bitcoin intanto si prepara rimanendo in quota 109.500$, segnale di forza straordinario che è dettato anche dagli acquisti istituzionali che continuano.
Per la giornata di ieri ben 386 milioni in ingresso sugli ETF USA, con un ottimo recupero anche da parte di Fidelity, che si è confermata essere la più forte della giornata, battendo anche BlackRock. Qualcosa che in pochi si sarebbero aspettati.