Il prezzo di Ethereum (ETH), tra alti e bassi, continua a tentare la rottura della resistenza in area 2.720$, dopo il ritracciamento registrato la scorsa settimana. Dopo il breakout, il prezzo ha virato al ribasso a causa dell’escalation geopolitica in Medio Oriente.
Attualmente ETH quota 2.605 USD e, su base settimanale, segna un rialzo del 2,30%, contribuendo a un +3,09% nel mese di giugno.
Lo scenario tecnico resta complesso. Sul grafico weekly si osservano cinque candele consecutive della famiglia doji: una configurazione rara e ripetitiva, che denota forte incertezza. Una sequenza simile è difficile da ritrovare su altri asset, a memoria personale.
La settimana scorsa ETH ha rotto nuovamente la resistenza a 2.720$, segnando un massimo a 2.880$, senza però consolidare.
Questa resistenza è particolarmente significativa: rappresenta il 50% di ritracciamento di Fibonacci del vettore che va dal massimo storico di 4.108$ al minimo di 1.385$ toccato ad aprile.
Il fatto che sia già stata violata più volte la rende progressivamente più debole: un eventuale nuovo superamento potrebbe avvenire in modo più rapido e deciso. Questo evidenzia una lotta prolungata tra compratori e venditori, ma un ulteriore allungo potrebbe sancire una resa degli orsi, scoraggiandoli dall’aprire nuove posizioni short.
La settimana Ethereum ha mostrato volatilità, infatti è passato da un massimo a 2.880 USDT a un minimo di 2.439 USDT, con una renge massima del 16% in meno di due giorni. Dal minimi poi è scattato il recupero che ha trovato un’accelerazione domenica sera.
Nell’analisi del 13 giugno sottolineavamo come fosse importante monitorare la chiusura della candela settimanale, soprattutto sperare che non fosse una shooting star: un passaggio dalla fase di indecisione a un potenziale pattern ribassista. L’ombra nella parte inferiore della candela e il relativo colore verde non la fanno considerare tale anche se c’è una lunga shadow superiore.
Sul questa panoramica grafica si notano anche i due supporti principali del vettore minimi di aprile e massimo di periodo. Il primo supporto passa in area 2.300$, mentre il secondo si trova a 2.130$. Una discesa sotto quest’ultimo darebbe il via a una nuova fase ribassista, mettendo in crisi la gamba rialzista partita da aprile.
Passando all’analisi degli ultimi movimenti di Ethereum, sul grafico daily si nota un ritracciamento durato quattro giorni. Nella giornata di domenica, il prezzo ha formato una prima candela verde, mentre ieri ha accelerato al rialzo, chiudendo con un +3,77%.
Attualmente, il prezzo è a contatto con la resistenza di breve termine a 2.660 USD, livello già indicato nell’analisi del 13 giugno e ieri dopo il test ha ritracciato come è evidente osservando il grafico:
…per dare continuità al movimento, Ethereum dovrà chiudere sopra i 2.660 USDT.
Alessandro Lavarello – Trader professionista e analista di Criptovaluta.it
In questa fase, il breakout della resistenza a 2.660 USD è cruciale per consentire un allungo verso la successiva area tecnica di 2.720 USD. Se arriveranno notizie positive, questo passaggio potrebbe avvenire in modo rapido e diretto, ma tanto dipenderà dallo scenario geopolitico.
Sul lato ribassista, è importante che il prezzo non rompa il minimo di venerdì 13 giugno a 2.440 USD, che coincide con il primo supporto vettoriale di breve periodo. Il livello di supporto successivo si trova in area 2.315 USD.
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