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La Banca Centrale Cinese ancora alla ricerca di talenti per la blockchain

5 anni fa
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Cina e criptovalute: una storia che dura ormai da diversi anni, con alti e bassi, ma che non ha impedito al Repubblica Popolare di continuare a interessarsi delle tecnologie basate su blockchain, per utilizzi in ambito pubblico di diverso genere.

Nelle ultime ore è stata diffusa la notizia della ricerca di talenti, da parte di un istituto di ricerca fintech controllato dalla Banca Popolare Cinese, proprio nel settore blockchain, così come si può leggere dagli annunci pubblicati sulla piattaforma di recruitment cinese Lagou.com.

Shenzhen Fintech Research – questo il nome dell’ente di ricerca – collabora inoltre con l’ufficio per la ricerca della valuta digitale della Banca Popolare Cinese. Obiettivo della sua creazione è la ricerca e lo sviluppo di progetti legati sia alle valute digitali, sia a blockchain.

L’ultimo sforzo dell’istituto alla ricerca di talenti si integra all’interno di ricerche di più ampio respiro, che vedono ormai l’istituto alla ricerca di talenti al vertice da qualche mese, con assunzioni di ingegneri, architetti del software ed esperti tecnici che ormai si susseguono da qualche mese.

Il profilo richiesto

I profili richiesti dall’istituto includono una conoscenza profonda della tecnologia blockchain, dell’implementazione degli smart contract, la conoscenza degli algoritmi di consenso, protocolli peer to peer, sistemi distribuiti e Storage. È richiesta inoltre un’esperienza pregressa di almeno 3-5 anni.

Sono inoltre richieste competenze nella scrittura di codice in Python, Solidity e Java, così come una certa esperienza con il settore dei big data e del cloud computing.

Profili dunque moderni, che racchiudono tutte le principali competenze richieste oggi non solo nel settore delle criptovalute, ma più in generale in tutti i settori informatici d’avanguardia.

la Banca Popolare Cinese aveva già consigliato al governo uno stable Coin basato sullo Yuan

Continuano dunque gli esperimenti della Banca Popolare Cinese, che già qualche mese fa aveva consigliato al governo di esplorare le possibilità di creare uno stable Coin basato appunto sul valore dello Yuan, la divisa ufficiale della Repubblica Popolare Cinese.

Staremo a vedere cosa produrranno questi nuovi sforzi della principale autorità monetaria cinese.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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