Che le criptovalute fossero questione da giovani lo sospettavano un po’ tutti. I dati che arrivano dall’Irlanda a firma della Banking & Payments Federation non solo confermano un bias che avevamo tutti, ma ci raccontano di numeri molto interessanti anche all’interno dell’insieme ristretto delle giovani generazioni – nel paper pubblicato dall’associazione tutti quelli che hanno meno di 35 anni.
In un lungo dispaccio sono state passate al setaccio le abitudini di investimento degli irlandesi – che certamente non potremo riportare 1:1 come conclusioni alla situazione italiana – ma che al tempo stesso ci aiutano a capire come sta evolvendo (o forse non evolvendo) questo settore.
Secondo i dati diffusi dall’ente, un giovane su cinque avrebbe in portafoglio Bitcoin, Ethereum o altre criptovalute. Un numero che forse va oltre le più rosee aspettative e che se confermato anche in Italia, racconterebbe di un mercato crypto decisamente più diffuso di quanto potrebbe sembrare ad un primo sguardo superficiale.
Il 20%, un giovane su cinque in Irlanda, avrebbe in portafoglio Bitcoin o crypto. È questo forse il dato più interessante del lungo documento diffuso da Banking & Payment Federation, ente che rappresenta oltre 100 operatori del settore dei pagamenti e del settore bancario che hanno sede e operano in Irlanda.
Per quanto i dati che arrivano dall’Irlanda non siano necessariamente trasferibili in Italia, si tratta comunque di un numero interessante e che descrive come le prossime generazioni saranno certamente più aperte al mondo cripto, sia in termini di investimento che di utilizzo.
Debacle totale invece per la fascia di età sopra i 55 anni: in questo range sarebbe soltanto il 3% ad aver acquistato già criptovalute. Per quanto riguarda invece il totale, le cripto sarebbero detenute da circa l’8% della popolazione irlandese, ovvero circa 400.000 persone. Se dovessimo trasferire certi dati in Italia, si tratterebbe di circa 8 milioni di persone.
Se teniamo conto del fatto che sono i più giovani ad avere avuto già approcci con il mondo Bitcoin e crypto, potremmo intendere questi dati come un’ottima notizia. Quel pubblico crescerà e anche quando raggiungerà fasce d’età che oggi non si approcciano alle crypto, avranno già una certa familiarità con il settore.
Il tempo, per intenderci, sembrerebbe giocare a favore di Bitcoin e crypto anche come asset di investimento. E voi? Vi ritrovate nell’indagine demografica condotta in Irlanda? Oppure siete fuori “età massima” ma comunque appassionati di crypto?
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Secondo lo Stato italiano siamo tutti giovani non esiste più un'età che stabilisca se uno è giovane o vecchio, per capirci meglio la vecchiaia non esiste più è stata abolita per non erogare più le pensioni. Però gli unici che si sono incazzati sono stati i francesi. Probabilmente solo bitcoin e ETH potranno garantirci un futuro migliore l'unica incognita è il tempo. Viva la gioventù.