Analisi On Chain

Bitcoin: halving e tagli rewards con le metriche Glassnode | Wallet dei miner stanno vendendo BTC

L'halving di Bitcoin dimezza le ricompense del mining ogni quattro anni, rendendolo deflattivo e influenzando il prezzo di BTC. Dai dati on-chain vediamo cosa è accaduto in passato e i costi e profitti dei miner
2 mesi fa
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La vita di Bitcoin è scandita da un evento noto come halving, che si ripete circa ogni 4 anni. Nella sua storia relativamente breve di 15 anni, l’andamento del prezzo di BTC è stato fortemente influenzato da questo evento, che in passato ha portato a significativi aumenti di valore nell’arco dei 18 mesi successivi.

L’halving si avvicina

In allegato presentiamo la metrica di Glassnode “Bitcoin: Number of Days Until Halving”, che scandisce il conto alla rovescia della data dell prossimo halving, a cui mancano 25 giorni. Al contempo, sono evidenziati con le frecce verdi i movimenti del prezzo successivi all’halving.  

Bitcoin Number of Days Until Halving – Fonte: Glassnode

Cos’è l’halving e cosa prevede

Partendo dall’origine, l’halving di Bitcoin è programmato nel codice sorgente del Bitcoin, ed è stato scritto nel protocollo da Satoshi Nakamoto. Questo meccanismo serve a controllare l’emissione di nuove monete, per imitare il tasso decrescente di estrazione di risorse limitate, come l’oro). Così facendo, l’halving contribuisce a conferire a Bitcoin una delle sue caratteristiche principali: quello di essere deflattivo.

Il protocollo prevede un totale di 21 Milioni di BTC, mentre quelli attualmente in circolazione sono 19,669,012 BTC, come si può osservare dalla metrica “Bitcoin: Circulating Supply“. 

Bitcoin: Circulating Supply – Fonte: Glassnode

L’halving, comporta il dimezzamento delle ricompense rilasciate per l’attività di produzione o mining, che si verifica ogni 21.000 blocchi prodotti o minati.

Originariamente, la ricompensa per ogni blocco minato era di 50 BTC, ad oggi ci sono stati 3 halving (2012, 2016, 2020), con il prossimo di Aprile 2024, la ricompensa passerà a 3,125 BCT.

Cosa è accaduto prima dei precedenti halving

L’analisi on-chain dei movimenti precedenti mostra che, a seguito dell’halving, segue sempre un rally prolungato, della durata di 6 – 18 mesi. Va rilevato, che fino al nuovo massimo storico del 14 Marzo a 73.750$, non si era mai verificato un nuovo ATH nei 500 giorni prima della data dell’halving.

Attualmente, il prezzo di Bitcoin ha fatto un ritraccimento dopo aver raggiunto l’ATH. È importante notare che questa discesa è stata relativamente contenuta rispetto a quelle avvenute prima degli ultimi due eventi di halving. Nel grafico allegato, abbiamo riportato la comparativa del 2016 e 2020.

Anche in passato Bitcoin ha ritracciato prima dell’halving

Bitcoin – Ritracciamenti pre-halving

Nel 2016, BTC nei 30 giorni prima dell’halving ha registrato una discesa del 30%. Mentre nel 2020, negli 80 giorni prima dell’halving, ha subito un movimento correttivo più marcato, con una discesa del 60%.

Questi dati storici suggeriscono che non dovremmo stupirci se ci fosse ancora un movimento ribassista anche intenso pre-halving. L’importante è che non rompa supporti rilevanti, in particolare il principale a 44.500 dollari.

I miner sempre colpiti dall’halving

Bitcoin Balance in Miner Wallets – All Miners – Fonte: Glassnode

L’evento dell’halving, coinvolge soprattutto i miner che vedono tagliate le loro entrate. La metrica, Bitcoin: Balance in Miner Wallets – All Miner”, permette di osservare il saldo totale di BTC detenuto nei portafogli di tutti i miner.

Nel grafico è riportato l’andamento degli ultimi 12 mesi, dove si nota una forte diminuzione delle loro riserve a partire da Ottobre 2023. Considerando che la fiducia in Bitcoin è alta, le vendite sembrano una scelta di massimizzare i ricavi prima dell’halving, o una conseguenza della necessità di coprire i costi operativi di estrazione.

Il taglio delle ricompense per i miner

Osservando la metrica “Bitcoin: Total Miner Revenue from Block Rewards [BTC] – All Miners” otteniamo una panoramica sull’entità totale delle ricompense in BTC ottenute dai miner per aver minato blocchi, incluse le fee per blocco e  le fee di transazioni.

Bitcoin Total Miner Revenue from Block Rewards [BTC] – All Miners – Fonte: Glassnode

L’immagine riportata, mostra come sono diminuite drasticamente le ricompense dei miner ad ogni halving. È importante ricordare che il mining svolge un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza e l’operatività della rete Bitcoin.

Costi di produzione e profitti dei miner

Il mining ha un costo e il taglio delle reawrds, mette sempre in affanno i miner, soprattutto se accompagnato da un calo del prezzo di BTC. Nel grafico allegato, abbiamo uno studio di Glassnode “Bitcoin: Miner Revenue to Production Cost Ratio”, dove il costo stimato di produzione è rappresentato con la linea blu.

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Bitcoin: Miner Revenue to Production Cost Ratio – Fonte: Glassnode

Nella parte inferiore, l’istogramma, caratterizzato da colonne rosse e verdi, mostra il rapporto tra il reddito dei miner e il costo di produzione. Le barre verdi indicano un rapporto di profitto, mentre le barre rosse indicano un rapporto di perdita. L’attuale scenario è ancora ampiamente in profitto per i miner, resta l’attesa per vedere come affronteranno il taglio post halving.

Vedi Commenti

  • Bitcoin non è deflattivo. È non inflattivo o disinflattivo, ma non deflattivo.

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    • Dipende dalla definizione di deflativo: è una questione di lana caprina e pur capendo il tuo punto, Mic, penso che tu abbia capito quello di Alex nell'articolo.

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    • Da una fake mail, mi spiace, ma non possiamo prendere lezioni. Ad ogni modo grazie per il tuo intervento.

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    • in realtà bitcoin è inflativo. Ne vengono emessi sempre meno, verissimo, ma ne continuano a venir emessi. Che poi siano cappati a 21 milioni non cambia la questione di una virgola: fra 10 minuti ce ne saranno più di adesso ---> questa si chiama inflazione. Altrimenti qualunque coin sarebbe deflativa: scommettiamo che non esisteranno mai più di 10 alla cinquantesima shibaobamaharrypottercatwithshoesinu? :)
      Se si considera quanti BTC vengono persi per sempre ogni giorno è invece sicuramente deflativo.

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