Continuano le attività di accumulo su Ethereum, soprattutto quelle legate alla partecipazione di grossi investitori e whales. Negli ultimi giorni, diversi grandi indirizzi hanno aumentato significativamente le loro posizioni su ETH, contribuendo a spingere al rialzo il prezzo della moneta a ridosso dei $2.800.
Parte della supply è stata prelevata dagli exchange e spostata in wallet privati, riducendo così la liquidità disponibile sul mercato e limitando la potenziale pressione di vendita.
Nel frattempo osserviamo indizi bullish anche sullo sfondo dei mercati derivati, dove il volume degli scambi su ether ha superato il valore registrato su Bitcoin, suggerendo un incremento delle speculazioni. È chiaro che c’è molto interesse nell’aria, con parecchi operatori che si stanno posizionando in vista di un possibile movimento esplosivo. Ecco tutto ciò che sta accadendo, e come potrebbe tradursi in soldoni per Ethereum.
Secondo quanto riportato dall’account X “Lookonchain”, ci sono alcune whale che di recente hanno eseguito grandi ordini di acquisto su Ethereum. Una di esse, che si cela dietro l’indirizzo “0xc0979af67786f30dea9335665592d6813b21b819”, ha ritirato un totale di 13.037 ETH da Binance nelle ultime 24 ore, per un controvalore di circa $35 milioni. Quando un’entità trasferisce grossi importi da CEX a wallet privato, significa tendenzialmente che c’è l’intenzione di accumulare e custodire le monete in un luogo più sicuro dei classici broker centralizzati. Lo stesso utente ha anche acquistato 77,2 WBTC, per un valore di $8,5 milioni, oltre a mettere in stake parte dei suoi ETH su un protocollo DeFi.
Nella giornata di ieri anche un’altra whale conosciuta sotto il nome di Abrax Capital Management, nota società di gestione patrimoniale con sede a Londra, ha prelevato da Binance un totale di 44.612 ETH, pari a $123 milioni. Questa balena non è nuova nel settore: secondo i dati di Arkham Intelligence detiene partecipazioni su Ethereum per un valore complessivo di $430 milioni. Si era parlato molto di lei durante le sessioni di maggio, proprio per i suoi acquisti monster sulla moneta e per la sua accesa componente di rischio sui protocolli DeFi.
Analizzando più ampiamente il comportamento degli holders di lungo periodo secondo le informazioni on-chain di Glassnode, possiamo dedurre come la resilienza delle whales provenga soprattutto da quelle entità che risultano inattive da parecchi anni. In particolare quegli indirizzi che non muovono supply da 5 a 10 anni, sono cresciuti parecchio da inizio anno, mettendo in risalto una fase di accumulazione parte dai piani alti.
In genere gli indirizzi più storici e fedeli di Ethereum sono quelli che tendono a vendere bene le proprie bags in prossimità dei massimi ed ad acquistare durante le fasi di lateralità e di accumulo. Il fatto che da inizio 2025 abbiano aggiunto un 2% circa di supply di ETH tra le proprie detenzioni, sottolinea il sentiment bullish che c’è nell’aria e che nonostante le ultime disfatte nella price action, continua a rimanere pressoché stabile.
Mentre Ethereum viaggia intorno alla soglia psicologica dei $2,800, reduce dall’ultima spinta positivi dei dati CPI negli Stati Uniti, notiamo una grossa fase di attenzione dagli operatori dei mercati derivati. Come riportato da The Block, nelle ultime 24 ore il volume degli scambi di ETH su borse futures e perpetual ha superato ampiamente quello registrato da BTC. Troviamo infatti $101,2 miliardi di negoziazioni su ether in confronto ai $79,8 miliardi osservati sull’oro digitale. Il dato è molto interessante perché ci mostra che l’appetito per la speculazione sta passando gradualmente dalla prima in classifica alla seconda.
Oltre ai volumi, anche l’open interest, ovvero il valore della somma dei contratti derivati aperti, sembra favorire maggiormente Ethereum. Pensate che dal bottom di aprile questa metrica è più che raddoppiata per ether, passando da $8 miliardi fino ad arrivare agli attuali $42 miliardi. Si tratta di un segno molto chiaro che evidenzia un crescente interesse rialzista sulla moneta, visto e considerando anche un funding rate che eccede dalla parte della domanda.
Per ETH ora l’obiettivo principale è quello di mantenere i $2.800 in chiusura di settimana, così da alimentare le probabilità di una continuazione del rally. Se la volatilità al rialzo dovesse aumentare anche in questi giorni, potremmo tranquillamente aspettarci un Ethereum fare di nuovo un salto sopra il livello dei $3000. Attenzione anche un possibile pullback in zona $2.650, soprattutto in caso di scherzetti da parte di BTC e del comparto azionario.
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