Ci sono diversi segnali positivi per il mercato che arrivano dagli stablecoin. I token che rappresentano 1:1 il valore del dollaro (e meno comunemente dell’euro) sono ai livelli più alti di capitalizzazione di sempre, dopo aver recuperato il calo dovuto al precedente bear market.
Siamo sempre stati tra i pochi a ritenere questo mercato fondamentale, il vero termometro di come si stanno muovendo gli investitori, nonché una sorta di funzione dei volumi che sono poi una funzione anche della crescita, al netto delle situazioni di grandi crisi.
Ci sono almeno tre segnali che riteniamo essere fondamentali per capire il momento molto interessante del mercato, e anche per avere un certo ottimismo sul futuro del mercato crypto in quanto tale.
Gli stablecoin, nonostante sempre più crypto exchange offrano anche il trading in valuta classica, rimangono la base per ogni attività di investimento nel mondo crypto. E il loro andamento offre dei segnali importanti su come si sta muovendo effettivamente il mercato.
Il marketcap delle crypto classiche lascia quasi sempre il tempo che trova. Il discorso però è molto diverso per quanto riguarda gli stablecoin. I più capitalizzati sono stablecoin con riserva e questo vuol dire che per ogni token emesso c’è effettivamente 1 dollaro a fare appunto da riserva.
Vincono i no, ma non tutto è perduto. Al centro una questione... parallela.
JPMorgan e Citi vogliono i loro stablecoin. Donald Trump intanto chiama i repubblicani.
Arriva un nuovo ETF Ripple, questa volta negli USA.
Vincono i no, ma non tutto è perduto. Al centro una questione... parallela.
JPMorgan e Citi vogliono i loro stablecoin. Donald Trump intanto chiama i repubblicani.
Sbarca sui mercati crypto $PUMP, una risorsa molto controversa che ha fatto parlare molto…
Arriva un nuovo ETF Ripple, questa volta negli USA.
Bitcoin arretra dopo la corsa sui massimi: qualcuno inizia a prendere profitto, ma nulla…
Ondo rimbalza del 45% dai minimi, ma resta in rosso nel 2025. Cresce la…