Il mago è tornato con il suo incredibile libro di segreti. Questa volta, dalla dimensione non accessibile a noi umani, è arrivato a raccontarci 5 verità per le quali forse non siamo pronti, ma che riporteremo qui sia a futura memoria, sia per indicare la luce a chi ha occhi, mente e anima per farsi illuminare.
I 5 segreti rivelati dal mago delle crypto riguardano le prime 5 criptovalute per capitalizzazione di mercato – e dunque Bitcoin, Ethereum, Tether, XRP di Ripple e BNB – con una piccola sorpresa: trattandosi di tempi assai bui, il mago ha deciso anche di includere la sesta, Solana.
Segreti positivi? Segreti negativi? Segreti dei quali non ci interesserà nulla dopo averli letti? Sei a pochi minuti dallo scoprirlo. E – ci raccomanda il mago – quando i segreti si rivelano per la prima volta, vanno poi diffusi alla velocità della luce. Fai girare questo articolo, prima che qualcuno ci costringa a farlo sparire dalla circolazione.
È notizia di ieri il rifiuto (momentaneo?) della banca centrale svizzera all’inclusione di Bitcoin nelle proprie riserve. In tanti hanno vissuto la notizia come una sconfitta. Bitcoin, che pure è in rampa di lancio da tempo verso l’alto e verso l’altissimo, ha ricevuto un categorico no da una delle banche centrali più importanti del mondo.
Si può certamente vivere come una sconfitta. Per tanti nuovi arrivati nel mondo di Bitcoin, questo dovrebbe prostrarsi, piegarsi, umiliarsi soltanto per essere considerato da tutti, soltanto per piacere a quelli importanti.
Non funziona però così Bitcoin. Bitcoin oltre a essere un asset, è anche un sistema di regole che nessuno può cambiare per conto proprio. Ed è forse per questo che piace a chi è abituato a giocare al piccolo chimico con i tassi di interesse e dunque con i prezzi, con i posti di lavoro, con il prodotto interno lordo e con altre grandezze che impattano (sorpresa) sulla vita di milioni di persone.
Non funziona, ci ripete il mago, così. Chi accetta Bitcoin nel suo cuore, nel suo portafoglio, nella sua vita, deve accettare anche di giocare dove le regole sono uguali per tutti. Ha dovuto farlo BlackRock, hanno dovuto farlo gli stati che ne hanno in cassa, hanno dovuto farlo anche gli ultimi della terra. Chi non vuole piegarsi alla prima legge davvero uguale per tutti oggi, sarà costretto a farlo a condizioni peggiori domani.
Ethereum è vilipeso, bistrattato, ridicolizzato da chi guarda soltanto al prezzo. In realtà però il 90% o più di quanto di rilevante sia accaduto nel nuovo ciclo del mondo crypto, è proprio da Ethereum che ha trovato ospitalità.
RWA, tokenizzazione, servizi DeFi che ora fanno gola anche alle grandi banche d’affari e ai grandi gestori di capitali. C’è poco o nulla che non sia su Ethereum, accrescendone la rilevanza.
Il prezzo ancora non segue? Chissà – ci dice il mago – se qualcuno non si troverà nelle condizioni di rimpiangere di non averne approfittato. E se tanti, miopi al punto tale da non vedere tutto quello che sta succedendo su Ethereum, non finiranno per pentirsene.
In tanti hanno cantato il de profundis di Tether, in un funerale che esisteva soltanto nelle loro teste. Invece Tether resisterà negli USA, sarà sempre più centrale nell’ecosistema della DeFi e – pazienza – soltanto gli investitori europei non potranno utilizzarlo.
Ci dice il mago che forse è più una questione di miopia (per non dire altro) di una certa politica europea, che di crisi per Tether.
Tether che nel frattempo compra altri pezzi della Juventus, investe in energia, produzioni agricole, Bitcoin e mining. Se tutte le società in crisi fossero così, vivremmo in un’utopia fatta di ricchezza, benessere e felicità.
Assalto fallito da parte di Circle e del suo USDC, per quanto continui a cercare di fare le scarpe al leader del settore.
Per gli investitori in DeFi (non tramite exchange in Europa, dato che la politica non vuole), vuol dire avere più scelta e continuare ad averla. Dopotutto il mondo crypto è nato anche per questo, no?
XRP di Ripple è cambiato, così come è cambiata radicalmente la società che lo gestisce. Un tempo c’è chi sognava di vedere XRPL, il ledger che anima il progetto, rimpiazzare SWIFT e diventare dominante su scala globale per i pagamenti trans-frontalieri. Non è accaduto e non accadrà. Non lo diciamo noi, ma le mosse stesse di Ripple Labs, che è diventata una società di servizi finanziari a tutti gli effetti.
Tra questi lo stablecoin RLUSD, che non solo gira anche su Ethereum, ma che non ha bisogno dell’esistenza stessa di XRP. Senza parlare dei servizi di custodia che sono stati acquisiti, ormai da tempo, dalla stessa società. E di quell’acquisto di un prime broker miliardario, per spingere RLUSD e non XRP – per ovvi motivi.
Vuol dire che è tutto finito? No. XRP continuerà a essere interpretato dai mercati come un metro del successo di Ripple Labs e delle sue attività.
Lungi dal mago denunciare la morte del network di BNB. Tuttavia a giudicare i movimenti di prezzo di questa criptovaluta – ormai da più di un anno a questa parte – possiamo dire di essere rientrati con entrambi i piedi nel territorio delle crypto degli exchange.
A muovere il prezzo di $BNB sarà in larga parte il nucleo di attività che lo impegnano su Binance – principalmente il lancio di nuove crypto che si possono ottenere proprio tramite la detenzione di $BNB.
Non è detto che sia un male: queste attività continuano con una frequenza sempre maggiore.
Solana è morta perché il mondo dei meme token è in difficoltà? Il mago ci chiede di avere pazienza, perché come in passato, potremmo aver fatto il funerale a Solana prima del tempo.
I numeri parlano chiaro: i meme sono stati una parte molto rilevante delle attività che hanno avuto luogo su Solana. Ma c’è anche tanto altro, come dimostra l’ultimo accordo di Helium.
Guai a ritenere l’ecosistema morto: è già rinato più volte – e anche se probabilmente non supererà mai Ethereum per rilevanza, ha tanto spazio per viversela con gaudio prima e con forza finanziaria poi.
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