Martedì 13 maggio arriveranno i dati sull’inflazione USA – che sono dati ai quali Fed guarderà con una certa attenzione per capire come muoversi in futuro sui tagli ai tassi di interesse. L’appuntamento è per le 14:30 del 13 maggio e sarà molto importante capire anche le aspettative dei mercati, le effettive preoccupazioni e i possibili scenari che andranno a configurarsi.
Bitcoin – qui puoi attivare un PAC per l’investimento migliore – e le crypto risponderanno al dato e potrebbero essere soggette anche a maggiore volatilità in avvicinamento a questo appuntamento.
Se sei già esposto o stai pensando di esporti verso questo comparto, in questo approfondimento troverai tutto il necessario per prepararti nel modo corretto e anche per evitare di rimanere con il proverbiale cerino in mano.
Il dato: CPI + CPI Core
I dati che verranno diffusi sono due: CPI – ovvero l’inflazione classica – e CPI Core – che è di maggiore interesse perché è un calcolo dell’inflazione che non include energia e alimentari, che sono storicamente molto volatili.
Primo punto importante: Bitcoin e crypto (così come le azioni) preferirebbero un dato sull’inflazione più basso delle aspettative.
DATO | ASPETTATIVE | DATO PRECEDENTE |
---|---|---|
CPI Anno su Anno | 2,3% | 2,4% |
CPI Core Anno su Anno | 2,8% | 2,8% |
CPI MoM | 0,2% | -0,2% |
Core MoM | 0,3% | 0,1% |
Ci si aspetta una CPI in leggero calo, complice principalmente il forte calo degli energetici e un’emergenza su alcuni articoli alimentari che, negli USA, sembrerebbe essere rientrata.
Questa è la media delle aspettative dei principali centri di analisi, intorno alla quale si sono formate anche le aspettative dei mercati. Come sempre accade per questi dati, più saremo lontani dalle previsioni, più sarà importante il movimento di prezzo di Bitcoin, crypto e altri asset.
- Occhio alla volatilità
In avvicinamento al dato aumenterà con ogni probabilità la volatilità di mercato. Storicamente inoltre anche alla diffusione del dato e anche quando questo è in linea con le aspettative, ci sono degli importanti swing di prezzo che possono liquidare posizioni a leva. Il nostro consiglio non può essere che di verificare le proprie posizioni e eventualmente intervenire a riduzione della leva in avvicinamento all’evento.
Ancora lontani dal 2%
In realtà dovremmo comunque trovarci a una certa distanza da quel 2% che è l’obiettivo di tutte le principali banche centrali del mondo. E per questo motivo non ci aspettiamo che li dato abbia granché impatto sulle future scelte di Federal Reserve.
Inoltre – ne abbiamo parlato nella live su YouTube che trovi qui sopra, Jerome Powell è preoccupato sugli effetti sull’inflazione dei dazi, che dovrebbero però presentarsi soltanto in luglio.
Sarà forse una delle letture meno importanti per i mercati degli ultimi mesi. Meno ansia, meno preoccupazioni ma non per questo inutilità del dato stesso.
Un dato più alto sarebbe un pessimo segnale per i mercati, uno più basso invece sarebbe di buon auspicio per la possibilità di condurre comunque un cammino normale verso il ritorno al 2%.
Bitcoin e crypto: che faranno?
C’è poco da girarci intorno: il mondo crypto e Bitcoin preferirebbero dei numeri più bassi per quanto riguarda l’inflazione. Questo infatti avvicinerebbe l’ipotesi tagli, per quanto come abbiamo visto sopra in realtà a preoccupare Jerome Powell di Federal Reserve sono altri tipi di questioni, che sono anche esterne al normale svolgersi dell’economia.
Noi come sempre seguiremo anche sul nostro Canale Telegram l’evento e offriremo un commento immediato per capire come e quando il dato potrebbe avere degli impatti significativi sui mercati.