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Bitcoin spacca il MASSIMO, poi corregge. ALT in CROLLO! Cosa succede ora? Sessione da manicomio

Bitcoin si prende il nuovo massimo, poi corregge. Il settore ALT però fa peggio

Eccoci qui. L’attesa è finita, finita vi diciamo, terminé. Bitcoin ha fissato, con una certa timidezza e non su tutte le piazze (sì, i prezzi sono leggermente diversi l’una dall’altra) il suo nuovo massimo storico. Si potrà festeggiare con maggiore veemenza quando si supereranno i 110.000$, cifra tanto tonda quanto simbolica, e magari quando si raggiungeranno anche altri traguardi. Tutto questo mentre al raggiungimento del top è seguita una correzione che però ha colpito, ancora una volta, più il settore alt che Bitcoin stesso, che comunque si è ritirato sotto i 108.000$.

A rendere particolarmente gioioso un giorno di gain importanti e di nuovi massimi è anche quanto è avvenuto invece sulle piazze tradizionali. Appetito per gli asset di rischio non esattamente eccellente – e una situazione che come avevamo visto questa mattina – è più carica di tensioni che di speranze.

Dalla (sempre ingigantita) situazione del debito giapponese e dei rendimenti che comanda sui mercati, passando per incertezze geopolitiche e economiche certamente non di poco conto. Bitcoin però – come il falso meme del calabrone che non sa di non poter volare – se ne infischia e fissa dei nuovi massimi, per quanto non con un’enorme convinzione.

Perché torniamo a volare?

In realtà Bitcoin aveva già mostrato forza anche durante l’ultima fase di discesa generalizzata dei mercati in occasione del Liberation Day, così come lo ha chiamato *Donald Trump, ovvero il giorno di annuncio della futura introduzione di dazi verso praticamente tutto il mondo. Una forza che si era palesata tramite performance sì al ribasso, ma comunque tenaci rispetto ai principali indici di borsa americani.

C’era chi – come i nostri analisti – vi aveva visto comunque una certa baldanza, in una situazione che in altre circostanze e in altre epoche avrebbe visto Bitcoin probabilmente correggere in modo molto più importante.

  • È un mercato Bitcoin only?

Quasi. Nonostante sia stato in più fasi in grado di trascinare il resto del comparto, il grafico della dominance parla piuttosto chiaro. Bitcoin è stato l’asset di questi ultimi mesi, spinto dagli innumerevoli ingressi di investitori istituzionali.

Perché siamo tutti convinti del fatto che il grosso del lavoro lo abbiamo fatto gli istituzionali? Perché son gli ETF e le società quotate in borsa che sembrano avere più attenzione per questo mercato, al contrario di un pubblico retail ancora piuttosto spaventato. Da cosa? Non si è capito esattamente.

  • Correzioni?

Mentre consegniamo alla stampa digitale questo approfondimento, sembrerebbe essercene già una. Ethereum è la più punita, ma anche Solana non si comporta bene in fase di correzione. Saranno ore di trading piuttosto tumultuose, che potrebbero riportare anche su livelli di prezzo a una certa distanza dai massimi. Tuttavia, rimane il fatto che la dimostrazione di forza oggi è molto importante – e che segnala come il coacervo di gufi, orsi, sidelined e critici di tutti abbiano, ancora una volta, perso. È una vittoria di Pirro? Vedremo. Per ora chi voleva Bitcoin morto celebrerà l’ennesimo funerale senza morto.

Sulla correzione pesa anche un’asta dei bond ventennali USA andata particolarmente male, in termini di partecipazione. Un segnale di stress sul mercato del credito – proprio dove è considerato più sicuro. Situazione in evoluzione e che valuteremo minuto per minuto anche sul nostro Canale Telegram.

Situazione macro necessita della massima attenzione

Ne parleremo in dettaglio nella live di giovedì, alle 21:30, su YouTube. Ci sarà spazio per affrontare non solo il tema di Bitcoin vicino ai massimi, ma anche quello dell’andamento del mercato alt.

Rimane comunque da osservare il quadro macro in un senso possibilmente più ampio. Ok l’appetito per il rischio tornato principalmente sul mondo crypto – con qualche svarione difensivo di Ethereum – ok la necessità di correzioni dopo una corsa di questo tipo, ma per il medio e lungo periodo di questioni sul tavolo ne rimangono diverse.

Entusiasmo alle stelle

L’entusiasmo è alle stelle, ma soprattutto tra gli investitori di lungo corso di Wall Street. La lettera di Matt Hougan agli investitori è piuttosto emblematica di un modo che mai ci saremmo sognati di vedere all’interno del mondo Bitcoin e crypto.

Ovvero una maggiore fiducia da parte degli investitori che bazzicano i piani alti della finanza rispetto a quel popolo di disillusi dalla finanza tradizionale che è stato sempre o quasi il vero carburante delle ascese di Bitcoin.

Vedremo cosa servirà per far tornare il vero entusiasmo anche da parte di chi vede in Bitcoin una chance sia per proteggere il proprio capitale, sia invece per sognare forse qualcosa di più grande e anche di più libero.

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