DeFi

Aave pronta ad implementare l’aggiornamento UMBRELLA: ecco cosa cambia per il protocollo

In arrivo Umbrella: se ne parla da oltre un anno ma finalmente Aave è pronta per la prima attivazione. Molti vantaggi per gli utenti e per il protocollo stesso.
1 mese fa
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Tra due giorni, la piattaforma di lending Aave introdurrà Umbrella, un aggiornamento strutturale al proprio sistema di sicurezza originale “Safety Module”. Si tratta di una modifica fondamentale, progettata per rendere il protocollo più reattivo, efficiente e sostenibile nella gestione del rischio in ottica di lungo periodo. In particolare questo nuovo sistema introduce un nuovo processo più snello per affrontare gli eventi come i bad debt che si verificano nelle pool dell’applicazione DeFi.

Il tutto presenta alcuni vantaggi per gli utenti, che potranno ottenere rendimenti più elevati sulle proprie monete all’interno di specifici vault. Allo stesso tempo Aave si baserà un sistema più trasparente e sicuro, in cui il rischio sarà chiaramente definito in anticipo, mentre l’inflazione del proprio token nativo $AAVE verrà fortemente ridotta. Vediamo più da vicino in cosa consiste questo cambiamento.

Aave sta per avviare la fase iniziale di Umbrella: modifiche al Safety Module

A seguito dell’approvazione della proposta di governance AIP-320, Aave ha programmato l’attivazione del meccanismo Umbrella per il 5 giugno 2025. Questo nuovo sistema rimpiazzerà gradualmente l’attuale “Safety Module”, nell’obiettivo di fare un passo avanti nella gestione del rischio del protocollo e nell’efficienza del capitale.

Aave umbrellaAave umbrella
Aave implementazione UmbrellaFonte dati: https://x.com/bgdlabs

Per chi non lo sapesse, il Safety Module rappresenta una forma di protezione introdotta da Aave nel lontano 2020, con cui il protocollo si copre da eventi imprevisti come crediti inesigibili o problemi operativi nel money market. In pratica quando la piattaforma genera un deficit durante il processo di liquidazione, e dunque il borrowers non riesce più a restituire interamente i fondi presi in prestito, il sistema di protezione interviene per assorbire la perdita.

Quel gap viene attualmente colmato dagli staker di AAVE e ABPT ( pool AAVE/ETH su Balancer), che volontariamente accettano il rischio di copertura in cambio di ricompense. Purtroppo però questo modus operandi ha portato ad alcuni problemi nel tempo, non gravi ma comunque strutturali, che hanno spinto la community a ripensare il modello.

In primis qualsiasi intervento del Safety Module richiede un passaggio dalla sezione di governance, il che rallenta l’intervento. Poi i token messi come garanzia non risultano sempre direttamente correlati agli asseti coinvolti nel deficit, tanto da creare un disallineamento che limita l’incentivo. Infine, ma non per ordine di importanza, tutto questo contribuisce ad aumentare l’inflazione del token $AAVE, che deve essere emesso continuamente come premio dello staking.

Che miglioramenti introduce Umbrella?

Umbrella stabilisce un nuovo modello per gestire eventuali bad debt generati dal protocollo Aave. Non si passa più per i token AAVE e ABPT, come descritto poc’anzi, ma direttamente per lo staking di aTokens, cioè i token rappresentativi dei depositi effettuati su Aave. In pratica gli utenti potranno mettere in stake asset come aUSDT, aWETH o aWBTC come collaterale per gestire il pagamento di crediti inesigibili. Chiaramente gli staker ottengono yield più alti dei precedenti, con prospettive fino al 12% sulle stablecoin e 6% su WETH.

Aave interfaccia umbrellaFonte dati: https://governance.aave.com

Al contempo Umbrella stabilisce anche l’introduzione dello slashing automatico, ossia la possibilità di ridurre in tempo reale una parte dei token staked per coprire eventuali deficit, senza dover attendere una proposta o un voto della governance. Questo permette ad Aave di intervenire in modo rapido e mirato, attivando lo slashing solo sugli asset e sulle reti effettivamente colpite da un credito negativo.

Difatti Umbrella agisce in modo isolato per ciascun mercato, dunque per esempio avremo aUSDC staked su Arbitrum che copriranno solo i deficit di USDC su Arbitrum, migliorando così la gestione complessiva del rischio. Il tutto garantisce un livello inferiore di asset necessari come protezione rispetto al precedente modello, che prevedeva una copertura centralizzata fino al 30% dei fondi messi in stake.

Architettura umbrellaFonte dati: https://governance.aave.com

Come si ripercuote tutto questo sugli utenti di Aave?

All’atto pratico, con l’introduzione di Umbrella gli utenti di Aave potranno contare su una serie di vantaggi concreti. In primo luogo, come accennato sopra, ci saranno nuove opportunità per generare rendimenti superiori alla media, pur correndo il rischio (calcolato) di dover coprire potenziali crediti inesigibili. Vale comunque la pena ricordare che storicamente gli LP providers su Aave, hanno beneficiato di un rapporto rendimento/perdita estremamente favorevole: per ogni dollaro perso a causa di crediti inesigibili, ne sono stati guadagnati 3.150 in interessi.

Ad ogni modo questo nuovo modello introduce una forma di partecipazione più consapevole che crea le condizioni per una garanzia trasparente ed automatizzata. Per non parlare poi del fattore più decisivo di Umbrella, che vede ridurre gli incentivi pagati in token AAVE agli staker. Questo comporta una minore emissione del token, limitando la potenziale pressione di vendita, assieme anche ad un meccanismo di buybacks separatamente introdotto che spinge anche sul lato della domanda.

Aave nel frattempo si conferma come prima DApp del panorama DeFi per TVL, con oltre $25 miliardi di valore bloccato, un attività on-chain in crescita e revenue in costante espansione.

Alessandro Adami

Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", è un giornalista iscritto all'albo dei pubblicisti, esperto in materia di finanza decentralizzata ed applicazioni web3. Investe e segue da vicino gli sviluppi dei progetti Ethereum e Chainlink.

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