Tokenizzazione RWA, ovvero la tokenizzazione degli asset del mondo reale. Te ne avranno parlato in tutte le salse, ti avranno anche consigliato di seguire il trend e magari investire qualcosa. Qui su Criptovaluta.it® le cose però si fanno, da sempre, diversamente. Ed è per questo che abbiamo deciso di approfittare della calma domenicale per affrontare il discorso in modo diretto, ma senza eccessiva complessità.
È vero che sta succedendo tanto, anzi tantissimo in questo spazio. Ed è anche vero che separare le cose serie dalla fuffa è sempre più difficile. Questa volta anche perché ci sono i cosiddetti pezzi da 90 di Wall Street a spingere sull’acceleratore.
No, non sono truffe. Sì, ci sono tanti progetti solidi. Ma la rivoluzione (mai parola fu più abusata, ma ok) della tokenizzazione RWA deve essere capita per quello che è e quello che potrebbe essere, senza le esagerazioni tipiche di un mondo degli investimenti ormai sempre più sconnesso dalla realtà. Abbiamo raccolto quelli che a nostro avviso sono 5 punti fondamentali per capire cosa sta succedendo. Prima di passare ai 5 punti, ti ricordiamo che qui Bitget ti regala 100$ di posizioni, semplicemente iscrivendoti e versando 100$. Una promo ideale per chi vuole testare senza troppi impegni questa piattaforma.
Non tutto è esattamente come te lo raccontano?
No, non lo è. La tokenizzazione degli asset tradizionali è una gran cosa, altrimenti non avrebbe interessato negli USA sia BlackRock, sia tanti altri intermediari e gestori. E se non fosse un modo intelligente di organizzare certi mercati, non se ne sarebbero già interessati NASDAQ, DTCC e altri ingranaggi che permettono alla meravigliosa macchina della finanza globale di funzionare. Tuttavia ci sono imprecisioni che sentiamo raccontare tanto dai crypto appassionati quanto dagli improvvisati esperti di funzionamento dei mercati.
- No, non sarà possibile trasferire ogni mercato su questa infrastruttura
Non sarà possibile oggi e probabilmente non lo sarà anche domani. Ci sono delle resistenze, a partire da chi da certi funzionamenti di mercato guadagna. Ci sono anche altri tipi di ostacoli, a partire da quello delle performance. Anche il meglio – in termini di velocità – che abbiamo oggi a disposizione in campo blockchain è troppo lento per certi tipi di mercati.
E non è un problema risolvibile se non centralizzando. E se si dovesse centralizzare ai massimi livelli, non avremmo altro che dei database resi meno efficienti. È un fatto, per il momento e certamente anche per gli anni futuri, che non si potrà superare.
- No, non tutti avranno un “wallet” per i loro investimenti
Questa è una convinzione molto diffusa tra i crypto appassionati. Per investire in azioni non avremo più un conto titoli classico, ma piuttosto un wallet crypto che deterrà le nostre azioni, i nostri titoli in forma di token.
Non sarà probabilmente così. Anzi, quasi certamente non lo sarà. La rivoluzione RWA impegnerà quel livello di organizzazione dei mercati che noi comunque non vediamo neanche oggi. Quando piazziamo un ordine con eToro, per fare un esempio, non abbiamo alcuna idea di cosa succeda passaggio per passaggio dietro le quinte. Anche con il passaggio alla tokenizzazione, continueremo a non saperlo. Le interfacce offerte dai broker rimarranno il nostro punto di accesso ai mercati.
- No, i regolatori non spariranno
Da un lato è vero che tanti operatori un po’ corsari inizieranno a comprare titoli, a sintetizzarli in altri token e a renderli disponibili a tanti investitori che prima non vi avevano accesso. Dall’altro ci saranno forti resistenze da parte dei regolatori – che imporranno almeno agli operatori riconoscibili e legali di seguire le stesse regole di oggi.
Chi sogna borse valori finalmente libere per tutti, sarà costretto a ricredersi, ammesso che non lo abbia già fatto. Non finirà però qui, perché in realtà la rivoluzione avverrà, ma non dove ce la aspettiamo.
- Sì, le borse diventeranno in parte obsolete
Ci sono aspetti più importanti dei quali si sta parlando troppo poco. Come quanto sta facendo Superstate, che in realtà sta offrendo già sistemi ibridi alle società che vogliono raccogliere capitale tramite “quotazione”. C’è l’alternativa di andare al NYSE o al NASDAQ direttamente onchain, ma ci sarà anche l’alternativa di “quotarsi” solo nel mondo dei token.
E quella sì – ed è per questo che presto dedicheremo uno speciale proprio a questo aspetto – sarà una vera rivoluzione. Perché una start up o una società già solida non avranno più bisogno di passare necessariamente dalle borse tradizionali.
- Più interessanti mercati poco liquidi
La rivoluzione della RWA sarà più interessante su mercati che oggi sono meno liquidi. Debito privato, private Equity, ma anche collezionismo – lo sta facendo qui VanEck – così come altri mercati di questo tipo.
Questo per dire ai nostri lettori, prima di chiudere, che tanto cambierà, ma non nel modo in cui tanti se lo aspettano.