Come in ogni weekend che si rispetti, anche questa volta siamo stati destati da sonni invero assai profondi da una chiamata… speciale. Il mago è tornato a contattarci – regalandoci la sua solita dose di caustica verità sul mondo crypto e Bitcoin. Una verità che deve conoscere per intero e che però si è deciso a rivelarci solo pezzetto per pezzetto.
Avrà le solite manie di protagonismo dei maghi? Non ci interessa, perché non ci occupiamo di psicologia e di comportamento su questa testata, ma soltanto di fornirvi le informazioni migliori per le vostre avventure sui mercati. Questa volta però il mago si è rivelato essere più caustico del solito. Perché ci ha parlato di 5 temi sulla bocca di tutti che a suo avviso però… lo sono nel modo sbagliato.
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Lo sappiamo tutti: i mercati e in particolare quello crypto si nutrono di narrative non sempre solide, e più che di frequente tese a scatenare la FOMO. Il mago però – che del suo carattere molto burbero ci ha già dato ampia riprova – non ci sta. E ha contattato la redazione di Criptovaluta.it per raccontarci cosa sta succedendo davvero dietro le quinte.
Li hanno dimenticati un po’ tutti, complice un periodo di fiacca e di scarsa attenzione per i token… secondari. Non c’è soltanto $BNB di Binance. Ci sono anche BGB di Bitget, che pur essendo relativamente lontano dai suoi massimi, continua nel suo ambizioso programma di burn.
Non tutti avranno ragion d’essere: per individuare i migliori si deve fare un conto relativamente semplice: entusiasmo, moltiplicato per il numero di attività che coinvolgono il token stesso, dai launchpool ad altri tipi di servizi.
Prima di mandarli in pensione, sarà il caso di ragionarci un po’.
Il che non vuol dire liberarsi dei propri token $XRP di Ripple. Anzi, alcuni di questo comparto – vedi l’analisi di questa mattina su Quant – ogni tanto ritornano in cima alle preferenze degli investitori.
Il punto però è che – secondo il mago – tali network dovrebbero essere considerati in virtù degli accordi che stringono. Perché per i retail il problema è stato già relativamente risolto: si useranno le stablecoin – e si utilizzeranno perché sono più pratiche e più facili da integrare.
Una prova? Anche Ripple si è dotata di una stablecoin, pur essendo un network dedicato ai pagamenti da banca a banca.
Stablecoin che sono al centro della fame di Wall Street per il mondo crypto. Forse per chi crede in queste tecnologie, sarà il caso di guardare anche al RESTO – ovvero da quelli che saranno senza dubbi alcuno i vincitori di questo ciclo.
O meglio, funzioneranno certamente per chi li utilizzerà – ci sono stati ad esempio tanti festival che li hanno adottati. Il punto che il mago ha provato a spiegare è un altro. Ovvero che anche se dovessero diventare di utilizzo comune, questi NFT saranno poco più che una soluzione tecnica per addetti ai lavori.
E quindi difficilmente i network coinvolti ne guadagneranno granché. È una bella narrativa, è una bella narrativa, ma poco più.
Fatta eccezione per qualche protocollo che ha preso in mano le redini del suo… destino, il resto del comparto RWA sarà composto diversamente. Prevarranno senza dubbio alcuno broker e App, exchange crypto con particolari licenze e comunque operatori finanziari.
Che il mondo più controllato dell’universo finanziario, quello degli asset regolamentati, giri liberamente onchain è semplicemente assurdo da pensare.
Quindi no, è ancora troppo presto per vedere azioni e altri asset viaggiare liberamente onchain, comprate e vendute da indirizzi pseudo-anonimi.
Di più: il grosso del mondo utilizzerà questa tecnologia ma senza accorgersene, perché l’interfaccia sarà assolutamente identica.
Abbiamo letto (e straletto) ovunque degli acquisti istituzionali. Forse il trend dei soldi infiniti rallenterà. Quello che non rallenterà è l’acquisto a parte degli ETF.
Questo perché, ci racconta il mago, in realtà tanti intermediari che piazzano questo tipo di titoli si stanno ancora riscaldando. E non hanno ancora rilasciato nell’universo finanziario la loro piena potenza.
Chi sta aspettando che rallentino, magari per trovare un ingresso a buon mercato, potrebbe davvero rimanere deluso.
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