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Truffa Uefa Football Crypto Fund | Perché non ne abbiamo parlato e come…

2 anni fa
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Il caso di Uefa Football Crypto è ormai su tutti i giornali, su tutte le riviste anche generaliste e ha visto di recente anche l’impegno da parte di CONSOB, che utilizzando i suoi poteri ha di fatto bloccato il progetto, che non è più raggiungibile tramite i suoi classici canali.

Un’ennesima (e purtroppo non sarà l’ultima) storia che parla di strumenti “magici” per fare soldi. Un caso che noi non abbiamo seguito, con delle motivazioni precise che vanno spiegate alla nostra community, la più numerosa in lingua italiana tra i siti di informazione.

La solfa è sempre la stessa: non esistono ricette magiche per arricchirsi, ci sono elementi classici che ci aiutano ad individuare certi tipi di truffe e non dobbiamo fidarci, come fece Pinocchio, del Gatto e della Volpe. Una brutta storia, anzi bruttissima, con tutto quello che ne consegue. E per chi dovesse esserne rimasto invischiato, una lezione molto, molto cara. Nella speranza che appunto si trasformi in lezione.

Uefa Football Crypto Fund: né UEFA, né Crypto, né fund

Un nome notevole, perché è riuscito a mettere insieme tre bugie in un nome che ne conteneva quattro. Il sistema ormai dovrebbero conoscerlo tutti: un sistema che prometteva i soliti guadagni automatici, citando i classici Bot e Algoritmi segreti e non che avrebbero svolto tutto il duro lavoro al posto nostro. Un’offerta per certi versi simile a quella di tanti altri sistemi che sono purtroppo ancora vivi e vegeti e raggiungibili dagli utenti.

Compromessi editoriali che non ci appartengono

Prima però di analizzare le tecniche di truffa utilizzate, anche allo scopo di evitare di incapparci in futuro, una spiegazione sulle nostre scelte editoriali, che sono quelle di evitare di offrire pubblicità a questo tipo di sistemi, cosa che invece altri siti fanno nella speranza di piazzarsi per una chiave di ricerca e di incamerare per quanto possibile traffico.

No, non offriamo pubblicità a questo tipo di sistemi

Che si tratti di sistemi che pagano direttamente le pubblicazioni online che si occupano di investimenti o di cripto, oppure di sistemi che sono semplicemente allettanti perché molto ricercati, difficilmente ne parliamo. Ci sono tutta una serie di decisioni editoriali dietro un rifiuto di questo tipo.

  • Non pubblichiamo contenuti a pagamento, mai

Come è noto Criptovaluta.it non accetta contenuti sponsorizzati, così come non accetta di parlare di questo o quel sistema dietro pagamento. Questo vale tanto per i sistemi che hanno una partenza di legittimità, tanto come quelli che invece sono allettanti perché garantiscono un certo livello di traffico.

  • Rilevanza è responsabilità

Essere rilevanti nel settore e vedersi accordati anche dei riconoscimenti non solo dalla community ma anche da quelli che sono i motori di ricerca, comporta anche la considerazione di altri tipi di responsabilità. Ovvero il rendersi conto che in molti si limiteranno a leggere il titolo, talvolta tagliato, e rendersi anche conto del fatto che i truffatori potrebbero, in modo cinico e baro, parlare del fatto che anche una testata affidabile e riconosciuta come Criptovaluta.it ne abbia parlato.

Tanti elementi di una truffa: imparare a riconoscerle anche quando parlano di Bitcoin e di cripto

Il mondo delle truffe a tema crypto e Bitcoin in realtà si appoggia a modalità truffaldine che esistono online dalla notte dei tempi e che prima andavano a prediligere il mondo degli investimenti classici e ora invece sfruttano l’enorme popolarità del mondo cripto.

  • Rendimenti automatici

Quando vengono garantiti dei rendimenti automatici siamo nel 99,9% delle volte davanti ad una truffa. Nessuno può garantire dei ritorni automatici, neanche nel mondo finanziario classico. Diverso ovviamente il discorso dello staking, dove è il protocollo ad emettere token per pagare gli staker. E comunque verremo pagati in qualcosa dal valore piuttosto volatile.

  • Pagati per portare dentro altre persone

Altro fattore importante per quanto riguarda le truffe: se ci pagano per portare persone dentro, siamo ancora una volta al 99,9% di fronte ad una truffa, in particolare se il grosso del nostro reddito dovesse dipendere dalla nostra capacità di attirare nuovi clienti.

  • Altri dettagli: la parola magica “arbitraggio”

Bot che fanno arbitraggio? È vero che sono una delle ossature del mondo finanziario. Sono impiegati in gran numero nel Forex ad esempio anche da parte di grandi istituzioni finanziarie. Cosa vuol dire questo? Che sono sempre legittimi? Assolutamente no, e anzi tutto il contrario.

Quando vengono proposti a piccoli investitori retail possiamo essere certi o quasi del fatto che siano soltanto parte del fumo per vendere un arrosto che non esiste. Chi ha bot e accesso a mercati che gli permettono possibilità di arbitraggio, non avrebbe alcun tipo di interesse ad offrirlo ad altri, gratuitamente o meno. Che poi tale opportunità sia declinata o meno in termini sportivi, poco cambia.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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