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Blog BCE attacca ancora Bitcoin | “Perché il gatto morto rimbalza?”

Bitcoin fa ancora paura a BCE? Così sembrerebbe, dato il documento pubblicato sul blog della banca centrale

BCE torna alla carica contro Bitcoin. Ulrich Bindseil e Jürgen Schaaf, già passati alla storia con il loro ultimo atto per Bitcoin, post sul blog di BCE oggi oggetto di scherno, dopo $BTC è cresciuto di quasi il 300%, hanno appena pubblicato un nuovo attacco. Attacco che analizzeremo nella parti più importanti, anche per valutare se quanto affermato ha effettivamente basi.

O se, come sospettano in molti, ci sia in realtà dell’acredine verso quel Bitcoin che continua a battere le previsioni dei più dotti e di chi è in posizione di potere nell’attuale sistema monetario.

Il titolo del nuovo post è d’altronde evocativo: “Approvazione ETF: i nuovi vestiti dell’imperatore nudo”. Sarà un altro bottom signal, un segnale di minimo di prezzo locale, come fu il precedente post dell’accoppiata di cui sopra?

Bitcoin imperatore nudo

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Il post è di quelli assai duri, seguendo il filone inaugurato già a novembre 2022 con l’ormai leggendario Bitcoin, ultimo atto, post oggi oggetto di pubblico ludibrio dopo che BTC ha piazzato una performance delle sue, ma andiamo con ordine.

Il 10 gennaio, SEC ha approvato ETF spot su Bitcoin. Per i seguaci, l’approvazione conferma il fatto che gli investimenti in BItcoin siano sicuri e che la corsa precedente è una prova di un trionfo impossibile da stoppare. Noi ripetiamo che il valore intrinseco è zero. Per la società, un nuovo ciclo di boom e esplosione della bolla è una prospettiva amara. E il danno collaterale sarà massiccio, inclusi i danni all’ambiente e in ultimo la redistribuzione di ricchezza a spese dei meno sofisticati.

Il discorso non è nulla di nuovo. Bitcoin valeva zero quando era a 17.000$ (e quando i due hanno pubblicato il primo post contro Bitcoin) ed è zero oggi, mentre vale quasi il triplo. E no, SEC non ha confermato nulla sulla sicurezza di Bitcoin come investimento. Al contrario, Gary Gensler ha tenuto a precisare che in realtà l’approvazione di un ETF non dice nulla sulla sicurezza e la bontà di un investimento. Ma questo a Francoforte non deve essere arrivato. E dunque andiamo avanti.

Abbiamo sostenuto che Bitcoin ha fallito nelle sue promesse originali di diventare una valuta digitale decentralizzata e globale. Abbiamo mostrato che la seconda promessa di Bitcoin, quella di essere un asset finanziario, il cui valore non potrà che salire, è ugualmente sbagliata.

Non si è capito bene con chi stiano discutendo: nessuno ha mai affermato che Bitcoin non sia un asset estremamente volatile. Nessuno ha mai detto che non possono esserci correzioni importanti. E, in aggiunta, ci sono ormai asset che hanno la stessa volatilità, offerti agli investitori retail e che non subiscono gli strali della magica coppia.

Fuori dalla darknet, la parte nascosta di internet usata per attività criminali, è difficilmente utilizzato come pagamento. Le iniziative di carattere regolamentare per combatterne l’uso criminale, non hanno ancora avuto successo.

E torna un vecchio leitmotiv degli avversari di Bitcoin. Sarebbe utilizzato solo dai criminali. E poco conta se anche il Tesoro USA ha dovuto smentire, dati alla mano, questa lettura. C’è però di più:

Bitcoin non può essere utilizzato come investimento. Non genera cash flow (al contrario del settore immobiliare), o dividendi (come le azioni), non può essere utilizzato produttivamente (come le materie prime) e non offre benefici sociali (come la gioielleria [?]) e non è soggetto a apprezzamento individuale (come nel caso dell’arte).

Anche qui, sarebbe curioso chiedere ai due se il mondo acquisti o meno oro per proteggersi dall’inflazione o dalle turbolenze sui mercati perché un giorno pensa di rivenderlo ai… gioiellieri. La risposta però la conosciamo già, e pensiamo la conoscano anche i nostri lettori.

Per il resto non possiamo che rimandarvi al documento completo, dove si citano a sproposito dati sull’inquinamento da mining, che sono stati anche questi smentiti.

Un altro bottom signal?

Il primo testo pubblicato dai due fu un incredibile bottom signal. Arrivò a fine novembre 2022, in uno dei momenti più bui per Bitcoin in termini di mercato. Da lì Bitcoin partirà in un recupero che oggi lo vede tra i 50.000$ e i 52.000$ dollari, ormai in modo consistente. E alla domanda:

Perché il gatto morto sta rimbalzando così in alto?

che i due pongono a metà del loro scritto, non possiamo che rispondere: Bitcoin non è un gatto e non è morto. E c’è ancora tempo per capire come funziona e perché è così apprezzato.

Bitcoin ultimo atto
Nel punto indicato dalla freccia i due pubblicarono “Bitcoin, ultimo atto”

E anche rimanendo soltanto nel mondo della finanza, verrebbe da chiedersi se Larry Fink, capo di BlackRock e con legami ai piani altissimi della politica USA, sia un poco di buono per aver proposto un prodotto del genere ai risparmiatori degli Stati Uniti.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
2 mesi fa

E’ palese che stanno attaccando Bitcoin per difendere le loro fiat ma sinceramente non mi preoccuperei di questo, piuttosto mi preoccupa sapere che a capo dell’Europa ci sono solo personaggi che anzichè risolvere i problemi ne creano degli altri allo scopo di impossessarsi dei nostri soldi impoverirci e farci vivere male, farci mangiare quello che decidono loro, acquistare le macchine che decidono loro, riscaldarci come lo decidono loro e mi fermo qui per non risultare volgare. Alla faccia della libertà, l’attacco a Bitcoin è l’ultimo dei problemi e poi Bitcoin si difende da solo mentre noi non posiamo far nulla.

francesco
francesco
2 mesi fa

ahahahahah una volta quando leggevo questo genere di sortite mi incazzavo di brutto… ora invece sono un ottimo pretesto per alleviare le sofferenze con quattro grasse risate. certi personaggi sono davvero esilaranti, speriamo che continuino con queste cazzate… poveri idioti…