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Niente Dogecoin per il governo USA. Elon Musk smentisce collegamento crypto con DOGE

Elon Musk smentisce qualunque tipo di collegamento con Dogecoin per il suo dipartimento.
4 mesi fa
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Il governo degli Stati Uniti non utilizzerà Dogecoin. Lo ha confermato – a quanto pare ce n’era il bisogno – Elon Musk durante una sua recente apparizione pubblica. I meme token – dice Musk – hanno un ruolo molto diverso da quello di DOGE, il dipartimento da lui guidato che si sta occupando di sforbiciare gli sprechi pubblici, non senza qualche polemica.

Non ci sono piani per il futuro da parte del governo per l’utilizzo di Dogecoin, per quanto io ne sappia.

L’intervento è avvenuto all’interno di una serie di incontri organizzati da uno dei PAC più importanti negli States per il finanziamento dei candidati alle elezioni. E sempre secondo Musk, si dovrebbe comunque ridurre il legame tra la scelta del nome DOGE e quello della criptovaluta in questione.

Nomi simili, ma questioni diverse

Elon Musk ha fatto finalmente una chiarezza tale da non lasciare scampo a nessuno dei voli pindarici che sono purtroppo tipici del mondo delle criptovalute. Dogecoin, il più popolare e storico dei meme coin del mondo crypto, non ha ragione di essere accostato a DOGE, il Dipartimento per l’Efficienza Governativa che è appunto presieduto dal CEO di Tesla (e di tante altre aziende).

I nomi sono simili, ma facciamo due cose molto diverse. Stiamo letteralmente provando a rendere il governo del 15% più efficiente.

Dogecoin ha risposto con un -3,78%, anche se in realtà in linea con il resto del mercato, che ha attraversato una fase di correzione legata ai timori sul futuro dell’economia e anche sul fronte geopolitico.

  • Il vecchio effetto rialzista

Dogecoin si era goduto un momento rialzista importante dopo l’annuncio della creazione di DOGE, con il nome del dipartimento di Musk che però, secondo lo stesso Musk, arriverebbe dal meme originale e non dalla criptovaluta. Cosa che sarebbe dovuta apparire come ovvia per tutti, ma che in realtà, a quanto parrebbe, aveva comunque condizionato in positivo i mercati.

Blockchain e nuovo governo

Nei giorni passati si era parlato del possibile utilizzo della blockchain all’interno del governo USA, in particolare nella nuova configurazione di USAID – l’agenzia USA che si occupa di aiuti a progetti e paesi in difficoltà.

Anche da quel fronte però non si sono avute novità significative, per quanto nulla vieti di sognare l’utilizzo di una delle blockchain pubbliche più solide per il tracciamento di denaro.

Il governo Trump si è dimostrato relativamente aperto all’utilizzo di certe tecnologie, anche se per ora soltanto sul fronte finanziario. È stata annunciata una riserva strategica, le cui modalità e consistenze però sono ancora oggetto di mistero.

Non è la morte di Dogecoin

Dogecoin vive anche di queste narrative, ma non sono assolutamente le uniche. Per quanto faccia sorridere (e talvolta ridere) i più, Dogecoin è tecnicamente solido, comincia ad avere una quantità di mining a tutela della propria rete che è considerevole ed è uno dei pochi protocolli ancora in Proof of Work.

Prima di decretarne la morte – come è stato fatto più volte in passato – il nostro consiglio è quello di prendere le cose con il giusto equilibrio.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • perchè dovrebbe ammeterlo per avere altri problemi......appena istituito il DOGE department qual'era il logo del sito :) ve lo ricordate, hanno detto che è stato un errore, si un piccolo errore su un sito del governo americano ahah

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