Tra i token della Top 20 per capitalizzazione, Ethereum (ETH) è tra quelli che registrano le peggiori performance da inizio 2025. Al prezzo attuale di 1.640 USDT, in aprile è in calo del 10,20%, mentre da inizio 2025 segna un profondo rosso di -51%.
Ethereum il peggiori della Top 20 da inizio anno
Nel grafico allegato è riportato l’andamento della Top 20 per capitalizzazione di mercato. Da questa visualizzazione emerge chiaramente che ETH è il peggiore con il suo -50%. Subito dietro troviamo Dogecoin con un ribasso del -49%, seguito da Polkadot a -47%. L’unico token in positivo da inizio anno è Unus Sed Leo, con un rialzo del +3,48%.
Le avvisaglie dei ribassi a Gennaio
Va evidenziato che la fase di debolezza del mercato era già iniziata a metà gennaio, ben prima dello scoppio della guerra dei dazi. Dal punto di vista tecnico, lo storno è coinciso con l’inizio ufficiale della presidenza Trump. Questo dettaglio fa riflettere: è probabile che le “mani forti” abbiano anticipato i rischi, fiutando in anticipo l’arrivo di turbolenze geopolitiche ed economiche.
Il trend discendente di Ethereum nel 2025
Tornando a Ethereum, sul grafico weekly è evidente la fase ribassista in atto dal massimo di dicembre, quando il prezzo toccò 4.108 USDT. Il trend discendente è chiaro, con una classica sequenza di massimi e minimi decrescenti proseguiti nel 2025. Inoltre, risulta evidente il breadown del supporto chiave di lungo termine a 2.500 USDT, che aeveamo segnalato nell’analisi del 14 gennaio:
Il supporto principale si trova in area 2.490/2.500$. Un breakdown di questo livello metterebbe fine all’uptrend in atto.. – il livello corrisponde al 50% di Fibonacci del vettore che va dal minimo del 2022 a 880 USDT fino al massimo di dicembre 2024.
Alessandro Lavarello – Trader professionista e analista di Criptovaluta.it
Breakdown del supporto e nuovo minimo
Dopo il breakdown del supporto a 2.500 USDT, il prezzo di Ethereum ha accelerato ulteriormente al ribasso, complice anche l’arrivo delle prime avvisaglie della guerra dei dazi, poi ufficializzate il 2 aprile.
Nel movimento discendente della scorsa settimana, ETH ha toccato un minimo a 1.385 USDT, riportandosi sui livelli di gennaio 2023, annullando così completamente il rialzo dell’anno scorso e gran parte della gamba rialzista avviata nell’autunno 2022.
Possibile segnale di inversione per ETH
Sul grafico weekly, si è configurata una candela doji, tipico segnale di possibile inversione, specialmente se si forma lungo un trend discendente come quello attuale. Tuttavia, manca un elemento rafforzativo: la candela non si è formata all’esterno della banda inferiore delle Bollinger Bands, ma all’interno, il che ne riduce la forza. Nonostante ciò, il prezzo sta rimbalzando in avvio di settimana, accompagnato da un aumento dei volumi rispetto alle settimane precedenti, elemento che aggiunge comunque valore all’attuale tentativo di reazione.
Ethereum: i livelli chiave da monitorare sul breve
Per capire se il tentativo di rimbalzo in atto su Ethereum potrà avere un seguito concreto, è necessario analizzare il grafico daily. Il primo segnale di conferma arriverebbe solo con il breakout della resistenza di breve termine a 1.755 USDT.
Il superamento di questo livello rappresenterebbe la prima prova di forza del movimento rialzista. In tal caso, il target successivo sarebbe un test della resistenza statica compresa tra 2.050 e 2.080 USDT.
Solo in presenza di questi movimenti e delle relative rotture rialziste, si potrà iniziare a considerare l’ipotesi di un recupero più strutturato, con obiettivi a livelli tecnici superiori.
Ovviamente ci troviamo di fronte ad un prezzo molto basso .una linea orizzontale che indica un long ma di una trend line che schiaccia l’effetto long. A mio avviso 1.0 / 1.2 in attesa di un 800 /900 (comprare a raffica)
.prima di lanciarsi in una interminabile rimonta