Il mondo crypto è un ecosistema variegato, composto da token di prima fascia – indicati comunemente come Top 20 – e, a scalare, da una moltitudine di altcoin di grandi e piccole dimensioni. Alcune criptovalute vengono lanciate nell’anonimato del grande calderone dei token, e si fanno notare solo successivamente, grazie alle performance registrate su siti specializzati, come nel caso di Intel Protocol (INTEL).
Il prezzo di INTEL è emerso con forza tra le migliori performance di piattaforme come CoinMarketCap e CoinGecko. Trovarlo in cima alle classifiche con un +3.269% (come da immagine allegata) non passa certo inosservato.
Tuttavia, come redazione di Criptovaluta.it®, poniamo sempre l’attenzione sui rischi connessi all’investimento in token nuovi, specialmente se non si è fatto nemmeno un minimo di approfondimento sulla loro natura e struttura. Capire un token non significa solo osservare cosa promette, ma comprenderne le fondamenta, la distribuzione, i meccanismi e l’affidabilità del team.
Nel caso di Intel Protocol, parliamo di un progetto legato alla DeFi (finanza decentralizzata), migliorato con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Un’accoppiata che, negli ultimi mesi, si è rivelata altamente attrattiva per investitori e speculatori.
Tuttavia, proprio per questo, c’è il rischio che molti si muovano d’impulso, spinti più dalla fomo o da una logica da gambling che da un’analisi razionale.
A tal proposito, il nostro caporedattore Gianluca Grossi ha pubblicato un approfondimento completo che analizza la natura e le caratteristiche di Intel Protocol.
Al momento, Intel Protocol è disponibile esclusivamente su Uniswap (UNI), il principale DEX (decentralized exchange) dell’ecosistema crypto, che ha recentemente visto la propria TVL tornare sopra i 5 miliardi di dollari, con una crescita del +24% negli ultimi 7 giorni.
Anche il token UNI mostra buone performance nel mese di maggio, con un +32%, mentre l’andamento da inizio 2025 resta in rosso con -42%.
Nel grafico allegato riportiamo l’andamento del prezzo di Intel Protocol, espresso in dollari. Tuttavia, è importante ricordare che su Uniswap viene scambiato esclusivamente contro WETH, non direttamente in USD.
Usiamo Intel come esempio per sottolineare un aspetto fondamentale: se non si ha il tempo o la voglia di approfondire la natura di un token, ma si viene spinti dalla “fomo” a inseguire i rialzi, è fondamentale controllare i volumi. Se i volumi sono bassi o non mostrano crescita, i movimenti di prezzo possono essere estremamente violenti, con candele negative del -20% in 15 minuti, come con Intel, trattandosi di un token a bassa capitalizzazione.
Per avere un’indicazione della forza del trend in atto, si può applicare il Relative Vigor Index (RVI) che confronta prezzo di chiusura e apertura, oscillando intorno allo zero.
L’incrocio con la linea di segnale può fornire indicazioni operative utili.
Quando ci si avvicina a crypto con bassa market cap o di progetti poco noti, è consigliabile adottare un approccio prudente, noto nel settore come “lottery ticket”: si investe solo una piccola quota del proprio portafoglio, consapevoli dell’alta volatilità e del rischio elevato.
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