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Sberbank: bond BITCOIN per gli investitori russi. Mosca apre a BTC? Leggi qui LA VERITÀ

Sberbank pronta a lanciare in Russia bond strutturati su Bitcoin. Ecco come.

Sberbank, una delle più importanti banche russe, ha annunciato il lancio di bond strutturati che seguiranno l’andamento di Bitcoin contro il dollaro USA e che al tempo stesso offriranno esposizione verso il dollaro contro il rublo. Sarà un titolo negoziato inizialmente OTC ma che punta poi a sbarcare alla Borsa di Mosca. Un’esposizione che il gruppo definisce come legale e sicura, all’interno di un regime regolamentato e che però almeno in questa prima battuta sarà offerta soltanto a un piccolo gruppo di investitori professionali.

Non è noto il funzionamento specifico del prodotto, che diventerà noto una volta che il titolo cercherà il listing nelle piazze regolamentate. È un passo di apertura agli investimenti in Bitcoin in un paese, la Russia, che al netto di tante sparate di giornali specializzati e non è sempre stata ostile al settore .

Quanto successo riscuoteranno questi prodotti? Sarà difficile recuperare dati prima che vengano scambiati, i titoli in questione, su borse regolamentate. Intanto però c’è un trend, trasversale ai due blocchi, che andrebbe probabilmente indagato. E che sarà interessante anche per capire quanto globale sia il mercato di Bitcoin e quanto difficile sia approvvigionarsene quando si è una banca di un paese sotto sanzioni.

Totò, Peppino e i Bitcoin russi

Su Bitcoin e la Russia se ne sono scritte di tutti i colori. Prima sarebbe servito a aggirare le sanzioni (senza uno straccio di prova in tal senso), poi avrebbe ceduto il passo, neanche a dirlo, a Tether, poi ancora sarebbe tornato in cima ai pensieri e ai desideri di Putin, interessato a neutral rails per muovere denaro senza la scure delle sanzioni.

La verità però è ben diversa. In realtà la Russia ha sempre guardato alle criptovalute e a Bitcoin con una certa diffidenza. Parliamo pur sempre di un governo fortemente centralista e che ha sempre mal digerito la libertà finanziaria dei propri cittadini, da un lato. Dall’altro, i pochi exchange attivi in Russia o se ne sono andati, oppure hanno subito sanzioni e sequestri, anche da remoto.

La fame di Bitcoin è però tanta e la banca più importante del paese, Sberbank, ha deciso di occupare questo vuoto. Lo ha fatto con prodotti particolari – sono obbligazioni strutturate – e che non è chiaro come si esporranno (se direttamente o indirettamente) al prezzo di Bitcoin.

Una palla servita sulla linea di porta: niente concorrenza dagli exchange, il monopolista della forza dalla propria e via a guadagnarsi laute commissioni.

Sarà interessante vedere se, come e quando Sberbank acquisterà Bitcoin o se ne preferirà una replica sintetica.

Per il resto, è un piccolo passo avanti finanziario della Russia verso Bitcoin: non si muove nessun Bitcoin, non si accede al suo network libero e indipendente. Ci si può esporre soltanto al prezzo, per un prodotto che sarà disponibile sulla piattaforma di Sberbank dal 4 giugno.

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