Home / Dati ASSURDI dai mercati crypto: Bitcoin e il resto piacciono più ai FUTURES che allo SPOT. Interesse retail AI MINIMI

BITCOIN FUTURES DATI

Dati ASSURDI dai mercati crypto: Bitcoin e il resto piacciono più ai FUTURES che allo SPOT. Interesse retail AI MINIMI

Tanti dati per capire la fase di mercato nella quale ci troviamo su Bitcoin e il resto del mondo crypto.

Come stanno procedendo i mercati crypto? Cosa possono dirci i dati che arrivano dagli exchange centralizzati? E come sta cambiando il mercato anche alla luce degli acquisti che arrivano dagli ETF? I numeri sono piuttosto interessanti e raccontano di un mercato che si trova per scambi a una distanza enorme dai picchi fatti registrare a dicembre e anche a gennaio. Forse esagera chi dice che non si erano visti volumi così bassi da ottobre 2020, ma comunque il dato comincia a essere relativamente significativo.

Scambi spot, ovvero dove c’è effettivamente passaggio di criptovaluta – e non di contratti che ne seguono il prezzo – ce ne sono relativamente pochi. E come vedremo dai grafici che allegheremo, siamo in una fase che per volumi spostati vale più o meno come l’ampia fase di lateralizzazione degli scambi che si è vista dopo il lancio degli ETF nel 2024.

Dall’altro lato c’è un certo atteggiamento pimpante per quanto riguarda i derivati, nonostante sia arrivata una relativa stretta almeno legale in Europa. Segno che le leggi possono davvero poco quando in realtà c’è piena libertà di rivolgersi a chi si preferisce.

Scambi spot sul mercato crypto: volumi bassi e in discesa

Il grafico che riportiamo è un grafico che analizza la media degli ultimi 7 giorni, così da stemperare un po’ la grande differenza che si può far registrare tra un giorno e l’altro e avere così un quadro più interessante per chi vuole utilizzarlo per fare previsioni e considerazioni sullo stato del mercato.

Volumi spot exchange
I volumi spot degli exchange

Il calo è importante – e siamo non solo in una traiettoria discendente, ma anche su livelli assoluti che non si vedevano da tempo. Almeno da quella lunga fase di lateralizzazione tra il lancio degli ETF negli USA e poi il ritorno di fiamma per le elezioni, sempre negli Stati Uniti. Siamo però in una condizione tutto sommato diversa, perché stiamo tenendo almeno in termini di prezzo e almeno per Bitcoin molto vicini ai massimi.

  • Sui futures invece siamo vicini ai massimi

Per quanto riguarda invece i futures, non siamo molto distanti dai massimi che si sono fatti registrare, storicamente, vicino alla fine del 2024. E ci sono diverse possibili spiegazioni per questo numero: il primo è che l’open interest dei futures è storicamente salito con l’arrivo degli ETF (anche per chi li utilizza a copertura del trade più scontato e semplice di tutti, se non lo conosci vieni a parlarne sul nostro canale Telegram); il secondo è che in realtà pare che la fase speculativa domini di più di un sincero interesse e di acquisti magari per il lungo periodo.

Open Interest Futures
Open interest sui futures

Tutto questo nonostante l’arrivo di Bitcoin su livelli di prezzo molto elevati, che storicamente ha quasi sempre rinforzato l’interesse dei cosiddetti retail, ovvero dei piccoli investitori non professionali.

Anche l’interesse non è un granché

Altra nota che in molti leggeranno come negativa ma che in realtà è positiva. L’interesse manifestato tramite ricerche su Google è ai minimi dal’inizio del 2024 e certamente lontano dai picchi che si fanno vedere in una vera bull run.

Anche questo dato può essere letto in senso positivo. Se siamo vicini ai massimi con l’interesse che langue, c’è ancora spazio per un movimento rialzista, almeno a voler essere più ottimisti della media.

C’è anche da dire che si tratta di un dato complessivamente molto volubile e che si nutre di entusiasmi che in genere sono paralleli con il prezzo. IL ritorno di Bitcoin in quota non ha aiutato però questa volta, nonostante appunto da Aprile ci siano stati degli aumenti di prezzo importanti, dopo la contrazione indotta dalla questione dazi USA.

Cosa aspettarsi ora?

Probabilmente per un nuovo assalto a massimi importanti, ovvero ad una certa distanza da quelli già fatti registrare pochi giorni fa, servirà un ritorno dei retail in grande stile e anche un aumento della quota spot rispetto a quella futures.

Sono però questioni che spesso ricordano quelle del cane che proverbialmente si morde la coda. I prezzi aiutano i volumi spot e i volumi spot aiutano i prezzi. Vedremo questa volta chi sarà a doversi fare carico dell’intera baracca.

Iscriviti
Notificami
guest

1 Comment
Più votati
Più nuovi Più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
Renzo
Renzo
4 giorni fa

Penso che il retail si sia scottato… molto… tornerà più avanti, giusto per scottarsi ancora. Operazioni futures non sono da retail… vuol dire che con gli ETF … gli avvoltoi mangiano sempre … o quasi. I fatti esogeni.. troppi ultimamente… influiscono su tutto ovviamente anche su Bitcoin e compagnia. R.