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Le TRAPPOLE nascoste del mondo crypto: NON farti fregare da questi trucchetti scam truffaldini

Nel mondo crypto non sei mai al sicuro, ma grazie a questa guida potrai conoscere ed evitare le truffe e gli scam più subdoli.
1 mese fa
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Non è più una novità: il mondo crypto è, purtroppo, sommerso da soggetti privi di etica e valori morali, pronti a sfruttare l’ingenuità, o la fretta, di chi si affaccia per la prima volta a questo settore. Le trappole sono ovunque, e si evolvono costantemente, adattandosi ai comportamenti e agli errori più comuni delle loro vittime. Ecco perché è fondamentale tornare a segnalare , senza troppi giri di parole,  gli scam e le tecniche fraudolente più diffuse e insidiose del panorama Web3

Noi della redazione di Criptovaluta.it siamo impegnati da diversi anni a mettere a nudo queste dinamiche, per offrire ai lettori un’informazione trasparente, indipendente e utile a riconoscere i pericoli prima che sia troppo tardi. NON FARTI FREGARE e scegli di investire solo con le piattaforme più sicure e riconosciute.

Le trappole del web3: attenzione a queste 4 tecniche scam

Come qualsiasi settore di successo che inizia a muovere grandi numeri, anche quello delle criptovalute porta con sé un carico di trappole e di soggetti malintenzionati. Ahimè, questo è un connubio inevitabile: dove gira il denaro e si attira l’attenzione del pubblico mainstream, si diffondono anche scam, progetti fake ed infrastrutture truffaldine create ad hoc per fregare il prossimo. Conoscere e studiare il modo con cui gli imbroglioni si muovono è l’unico modo per riuscire a proteggersi, e proteggere gli altri.

Oggi non parliamo delle classiche truffe basate su piattaforme di investimento ad altissimo rendimento, che offrono rendimenti tanto elevati quanto impossibili da essere garantiti, di cui ormai tutti ( o quasi) ne siamo a conoscenza. Se non sai di cosa stiamo parlando dai una spulciata a questa guida in cui ne trattiamo in modo approfondito. Qui vogliamo invece soffermarci sulle 4 trappole più ostili e nascoste, che colpiscono talvolta anche gli utenti più navigati, poiché si basano sul concetto di fiducia.

1 – La trappola più meschina: youtubers che shillano token immondizia a pagamento

Iniziamo con quella che probabilmente rappresenta la trappola più infima e triste dell’attuale panorama crypto. Youtubers ed influencers che sfruttano la propria visibilità e il proprio contatto diretto con la community per consigliare, in modo spesso esplicito ma camuffato, di investire in token creati con l’apposito intento di truffare gli acquirenti. Nella quasi totalità dei casi, queste monete vanno a ZERO nel giro di poche settimane, portando grosse perdite a chi decide di puntarci del denaro.

I personaggi che le promuovono (in gergo si dice “shillare”) sono pagati profumatamente da agenzie esterne che gestiscono il lancio e la vendita di questi asset immondizia, In altri casi, ancor più gravi, sono le stesse celebrità ad organizzare il tutto, cercando di attirare il numero maggiori di investimenti, per poi dumpare in faccia ai propri followers. La cosa più grave? Molti di questi youtuber che si improvvisano esperti di trading e DeFi non capiscono nulla di crypto. Eppure riescono a spingere progetti truffaldini a un pubblico che si fida ciecamente di loro.

Il vero problema sta infatti nella fiducia che gli utenti ripongono in questi volti noti. Uno dei casi più emblematici è stato quello di Mr Beast, lo youtuber più seguito di tutto il mondo, che più volte ha twittato di token che poi si sono rivelati scam veri e propri. È stato poi accusato di aver organizzato insider trading e schemi pump and dump.

Mr Beast scam Fonte dati: https://x.com/AlexMasonCrypto

2- Truffatori che si spacciano per il supporto ufficiale degli exchange

Un’altra delle trappole sempre più frequenti nel settore, che continua a prendere alla sprovvista molti utenti inesperti, è quella dei finti team di supporto degli exchange. Esistono centinaia, se non migliaia, di scammer in tutto il mondo che ogni giorno contattano i clienti dei CEX come Binance e Coinbase, fingendosi operatori del servizio clienti con l’obiettivo di ottenere accesso agli account degli utenti. Talvolta questi riescono ad ottenere informazioni personali e dati veritieri sul conto delle vittime, a causa dei frequenti data breach che colpiscono periodicamente le piattaforme crittografiche.

Come funziona la truffa? Semplicemente lo scammer si presenta come un membro del supporto tecnico e contatta l’utente con la scusa di un problema di sicurezza o di  un anomalo blocco temporaneo del conto. A questo messaggio, che può arrivare su molteplici canali come Telegram, email o persino SMS, viene allegato un link per accedere alla piattaforma e “verificare urgentemente”  l’account.

Coinbase truffe phishingFonte dati: https://x.com/AlexMasonCrypto

In realtà, accedendo si dà praticamente il lasciapassare a questi personaggi che entrano nell’exchange e svuotano i fondi della vittima. È fondamentale ricordare che nessun exchange serio ti chiederà mai la tua password o  il seed (12/24 parole segrete) del portafoglio non custodial. MAI. In caso di dubbi, è sempre bene accedere direttamente al sito ufficiale tramite browser (non tramite link ricevuti) e contattare il supporto da lì.

3- Trappole di phishing: non fidarti a primo colpo degli account su X

Tra le insidie più critiche del settore, e talvolta anche quelle più difficili da riconoscere, troviamo gli attacchi di phishing veicolati dagli account X hackerati. Dovete sapere che molti scammer cercano in tutti i modi di compromettere gli account dei personaggi più influenti del mondo crypto, così da poter spacciare un messaggio truffaldino come autorevole. È capitato più di una volta, ed ogni volta ha causato gravi perdite agli utenti. Il meccanismo è semplice: una volta preso il controllo di un profilo famoso, lo scammer pubblica un tweet che promuove un mint gratuito o un evento “esclusivo”.

Anche in questo caso, cliccando sul link e connettendo il proprio wallet si finisce per dare al truffatore la possibilità di accedere e di svuotare interamente i fondi. La parte più meschina di questa trappola è che a prima vista gli account X sembrano legittimi, visto e considerando anche la scelta di un linguaggio appropriato con cui viene scritto il messaggio di phishing. Chi si sarebbe mai aspettato ad esempio che questo tweet di Vitalik su un NFT commemorativo del Proto-Dank Sharding fosse in realtà un fake? 

Vitalik tweet fakeFonte dati: https://x.com/VitalikButerin

Molti utenti della comunità Ethereum, anche i più esperti, ci sono cascati in pieno e hanno perso tutto ciò che possedevano. Come arginare questo problema? semplice, non cliccare subito su ciò che vedi su X, fai prima una ricerca incrociata, aspetta per vedere se qualcuno segnala la presenza di uno scam, e per sicurezza chiedi sulla chat ufficiale Telegram di Criptovaluta.it se il tweet è legittimo 

4- Finti airdrop con token scam

L’ultima delle trappole più diffuse nel contesto del web3 riguarda gli airdrop di token scam che vengono inviati dai truffatori direttamente nei wallet degli utenti. Capita infatti spesso di ritrovarsi transazioni in ingresso nel proprio Metamask con token che all’apparenza sembrano valere qualche decina, se non centinaia di $. Se però provate a scambiarli su DEX, verrete reindirizzati a smart contract malevoli, progettati per svuotarvi il wallet nel momento stesso in cui autorizzate la transazione. 

È una trappola ben studiata: il token sembra avere un valore, vi arriva “gratis” e vi spinge a pensare di poterci guadagnare qualcosa. In realtà, l’unico obiettivo è farvi interagire con l’indirizzo sbagliato. Gli scammer ci provano con milioni di indirizzi diversi, e alla fine qualcuno finisce sempre per cascarci. Se avete dubbi riguardo la bontà di un airdrop che avete ricevuto potete fare un double check su earndrop.io o, come prima, chiedete aiuto sul canale Telegram di Criptovaluta.it

Alessandro Adami

Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", è un giornalista iscritto all'albo dei pubblicisti, esperto in materia di finanza decentralizzata ed applicazioni web3. Investe e segue da vicino gli sviluppi dei progetti Ethereum e Chainlink.

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