Brutto risveglio per il mondo crypto e per i mercati finanziari in generale. La colpa, ancora una volta, non è da attribuire al settore crYpto, ma agli eventi geopolitici che stanno caratterizzando gli ultimi mesi. Nella notte Bitcoin (BTC) regista un calo del -4% dalle 20 di ieri sera e ora quota 103.867 USDT.
Venti di guerra affossano Bitcoin
L’attacco israeliano ai siti nucleari iraniani ha provocato una virata ribassista generalizzata, colpendo sia le criptovalute che i mercati azionari globali. Nella tabella riportiamo la situazione aggiornata dei future sugli indici azionari che operano anche nelle ore notturne e al momento segnano un rosso generalizzato come Bitcoin e Etthereum.
acendo meglio degli indici statunitensi.
Asset | Performance giugno 2025 | 13 giugno 2025 |
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Bitcoin | 🔽 -0,50% | 🔽 -2% |
Ethereum | 🔽 – 0,60% | 🔽 -4,60% |
S&P 500 | 🔼 +0,50% | 🔽 -1,67% |
NASDAQ | 🔼 +0,80% | 🔽 -1,80% |
DAX | 🔽 -2,75% | 🔽 -1,67% |
EUEROSTOXX | 🔽 -1,70% | 🔽 -1,9% |
Gold | 🔼 +4,40% | 🔼 +1,40% |
Shock geopolitico e crypto e indici azionari sotto pressione
Il ribasso ha colto di sorpresa il mercato crypto, che nella giornata precedente si era mosso sostanzialmente al rialzo, senza particolari movimenti.
Tuttavia, lo shock geopolitico legato all’attacco israeliano ai siti nucleari iraniani ha innescato forti ribassi su tutti i mercati globali, comprese le criptovalute. Bitcoin ha perso oltre il 4% velocemente, scendendo a un minimo di 102.664 USDT, mentre anche le altcoin hanno registrato cali marcati.
Anche i future azionari statunitensi ed europei risultano in forte calo, segnalando una diffusa avversione al rischio, con gli investitori che si sono rifugiati in asset sicuri come l’oro. Il Gold registra il miglior rialzo da inizio giugno.
Bitcoin e liquiazione posizioni a leva
La notizia ha generato circa 335 milioni di dollari di liquidazioni in un’ora, colpendo soprattutto le posizioni long a leva, aumentando la pressione di vendita e la volatilità su Bitcoin ed Ethereum.
In allegato possiamo vedere l’andamento della metrica Exchange BTC Futures Open Interest (USD), che indica il valore totale dei contratti futures su Bitcoin attivi sugli exchange, ovvero quelli non ancora chiusi o liquidati.
Nel grafico si osserva che l’open interest (barre verdi) è salito tra l’8 e il 10 giugno, raggiungendo circa 77 miliardi USD, in parallelo a un incremento del prezzo di BTC. Successivamente, entrambe le curve sono calate. Dall’11 giugno, il prezzo di BTC è sceso da oltre 110.000$, accompagnato da un forte declino dell’open interest, segnale di liquidazioni massicce e chiusura di posizioni long, in un contesto di elevata avversione al rischio.
Bitcoin ed Ethereum rompono i supporti: rischio nuovi minimi
Il ribasso ha portato alla rottura dei primi supporti di breve termine sia per Bitcoin che per Ethereum, come mostrato nel grafico allegato.
Bitcoin ha rotto il supporto in area 105.500$, registrando un minimo a 102.664$. Questo breakdown accentua l’inclinazione ribassista del trend, già evidenziata dal massimo decrescente segnalato dalla trendline discendente arancione. Il rischio ora è un ritorno verso i minimi di inizio giugno, anche se il primo supporto rilevante si colloca in area 97.500$, con un potenziale calo di circa -6% rispetto ai livelli attuali.
Anche Ethereum ha rotto il proprio supporto di breve termine in area 2.620$, toccando un minimo a 2.437 USDT. Al momento resta sopra i minimi di inizio giugno, ma come per BTC, il prossimo supporto chiave si trova in area 2.300$, con una potenziale discesa dell’8% dai prezzi attuali.