Nelle ultime settimane ci si è concentrati soprattutto sugli aspetti geopolitici e geoeconomici che hanno agitato i mercati – e anche gli animi di molti – ma c’è un elemento che si sta muovendo silenziosamente da diversi mesi: la debolezza del dollaro, che ha un impatto anche sul mercato delle criptovalute.
Dollaro debole ed effetti sulle crypto
In particolare, per semplicità, si analizza l’effetto sul Bitcoin e i rapporti con il Dollar Index (DXY) e il cambio EUR/USD. Ricordandoci che sempre che BTC ha una vita se e il mondo delle altcoin, amplificano questi comportamenti. L’altro elemento rilevante è che le crypto – che si possono acquistare con BONUS da 100$ su Bitget – hanno ancora uno storico contenuto, per cui le correlazioni che si sono verificate in passato sono sempre ad un nuovo test.
bitcoin
$ 118133.86
813.22 $(0.64%)
1G
7G
30G
I dati si riferiscono al passato e non sono indicatori di risultati futuri.
1 Giorni
-64.65 $(0.03%)
Prezzo attuale$118133.86
Prezzo massimo$118395.63
Prezzo minimo$117288.29
7 Giorni
11,161.15 $(10.47%)
Prezzo massimo$120204.33
Prezzo minimo$115504.52
30 Giorni
813.22 $(0.64%)
Prezzo massimo$122915.67
Prezzo minimo$107527.50
Analisi precedente e aggiornamento EUR/USD
Questo tema non è nuovo su criptovaluta.it®, e lo avevamo già trattato in un’analisi pubblicata a marzo, quando il cambio EUR/USD quotava 1,083. Oggi il pair è arrivato a 1,1786, con un rialzo dell’8% in circa tre mesi. In allegato è possibile consultare il grafico weekly, che offre una panoramica sull’andamento degli ultimi quattro anni.
EUR/USD
Performance dell’euro nel 2025
Dall’inizio del 2025, l’euro si è rafforzato sul dollaro del 13,47%. Siamo ancora a giugno, e la gamba rialzista è iniziata a febbraio. Per trovare una crescita maggiore su base annua bisogna tornare al 2017, quando l’EUR/USD chiuse l’anno con un +14,28%.
Cos’è il Dollar Index
Dollar Index (DXY)
Per chi non lo conosce, il Dollar Index (DXY) misura la forza del dollaro statunitense rispetto a un paniere di sei valute principali:
Euro (EUR) – 57,6%
Yen giapponese (JPY) – 13,6%
Sterlina britannica (GBP) – 11,9%
Dollaro canadese (CAD) – 9,1%
Corona svedese (SEK) – 4,2%
Franco svizzero (CHF) – 3,6%
In allegato è presente un grafico monthly con l’andamento storico del Dollar Index. Da questa panoramica si può intuire la delicatezza della fase attuale: il breakout del livello 98,805 potrebbe aprire la strada a una discesa verso area 92,80.
Relazione tecnica tra DXY ed Euro
Dollar Index (DXY) e EUR/USD
Da un punto di vista tecnico, il Dollar Index (DXY) e l’euro si muovono in modo inverso. Poiché l’euro rappresenta circa il 57% del paniere del DXY, quando l’euro si rafforza, l’indice tende a scendere; al contrario, un indebolimento dell’euro spinge il DXY verso l’alto. Questa relazione riflette il confronto diretto tra il dollaro e le principali valute nel mercato valutario globale.
Correlazione tra Bitcoin e Dollar Index (DXY)
Storicamente, Bitcoin e DXY hanno mostrato una forte correlazione inversa. Quando il DXY sale – segnalando un dollaro più forte – il prezzo di BTC tende a scendere, e viceversa. Questa dinamica si basa sul presunto ruolo di Bitcoin come riserva di valore alternativa e copertura contro la svalutazione delle valute fiat.
Dollar Index e Bitcoin
In fasi di forza del dollaro, gli investitori preferiscono asset tradizionali; quando il dollaro si indebolisce, aumenta l’appetito risk on e Bitcoin ne beneficia. Come si può osseervare dal grafico questi movimenti non si sviluppano in giorni e settimane ma sul lungo periodo.
L’euro forte taglia i profitti in crypto?
Per un investitore europeo, quando l’euro si rafforza rispetto al dollaro, i guadagni sulle crypto (quotate in dollari o stablecoin come USDT) risultano ridotti se convertiti in euro. Non si perde in senso assoluto, ma il profitto in valuta locale è inferiore.
Ad esempio, se una crypto guadagna il 25% in dollari, ma l’euro si è apprezzato del 13%, il guadagno netto in euro può scendere all’11–12%. Quindi, un euro più forte riduce il valore finale del profitto, pur non cancellandolo. È una perdita relativa legata all’effetto cambio, non al valore dell’asset crypto in sé.