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VVS Finance continua a volare | La nostra prima analisi del protocollo

2 anni fa
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Il mondo della finanza decentralizzata, lo ripetiamo da tempo, è lungi dall’essersi sedimentato. Nascono progetti nuovi, molti dei quali interessanti e di prospettiva. Nel caso di VVS Finance però siamo davanti ad un unicum per tutta una serie di motivi che andremo a spiegare nel dettaglio in questo nostro primo approfondimento.

AMM e protocollo di liquiditàVVS ha il pregio di essere un sistema che gira sulla neonata blockchain Cronos, gestita da Crypto.com e che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe mettere in pari in termini di servizi questo exchange quantomeno con Binance.

VVS Finance continua a crescere – cerchiamo di capire il perché

VVS è uno dei token disponibili in esclusiva su Crypto.com – vai qui per aprire il conto ed ottenere 25$ di bonus in esclusiva – intermediario che può essere ideale anche per altri tipi di investimento nel mondo cripto, dato che offre accesso a centinaia di criptovalute, tra le più blasonate e non.

Abbiamo anche l’opportunità di ottenere rendite passive con il Supercharger e con lo staking incluso nell’App. Possiamo anche ottenere $CRO gratuitamente, con il nuovo programma Mission.

VVS: cos’è e come funziona

Di primo acchito VVS non può che ricordare gli AMM, ovvero gli automated market maker che permettono di fare swap tra i principali token e coin. Un protocollo pertanto simile a Uniswap e anche a Sushiswap, che opera però in modo relativamente agnostico rispetto al protocollo originario di provenienza del token.

Visitando il sito ufficiale e collegandoci con il nostro wallet possiamo subito accedere ai servizi di VVS, tra i quali la fornitura di liquidità con ritorni molto interessanti – nonché allo swap stesso, per scambiare per ora soltanto un pugno di criptovalute, con rate che troviamo non pienamente convincenti.

C’è però da dire qualcosa a riguardo di VVS, che è per chi guarda superficialmente al protocollo un lato negativo – e invece per chi ha effettivamente prospettiva di come funzionano questo genere di servizi, un lato enormemente positivo.

La liquidità che è disponibile su questo servizio è ancora relativamente bassa – almeno rispetto a protocolli più blasonati – e questo vuol dire che lo spread tra il prezzo di mercato dei token e quello di scambio sulla piattaforma può essere talvolta più ampio rispetto alla concorrenza. Perché dovremmo trovare una situazione del genere come vantaggiosa? Lo spieghiamo tra poco.

Un token che vola nonostante sia agli albori

L’incredibile aumento di prezzo è da ritenersi molto interessante non solo per chi specula sul breve periodo, ma anche per chi si muove su orizzonti più ampi. Questo perché i volumi di scambio sono ancora relativamente bassi su VVS, così come sono relativamente contenute le liquidità bloccate sul protocollo.

In una situazione così embrionale avere una crescita così interessante permette di avere una prospettiva decisamente rialzista anche per il medio e lungo periodo. Senza dimenticarsi poi di altri fondamentali: parliamo pur sempre dello swap più importante sulla blockchain di un exchange in fortissima crescita.

Così come è in fortissima crescita anche $CRO, che è il token di riferimento di tutto quell’ecosistema targato Crypto.com. Sì, VVS ha ancora le sembianze di una buona occasione di mercato – in particolare per coloro i quali non hanno problemi ad avere u n orizzonte anche di medio periodo e possono sostenere un po’ di volatilità che riteniamo fisiologica per questo tipo di lanci.

La domanda dei detrattori riguarda la possibilità che si affermi un altro AMM, in un comparto che è già piuttosto affollato. Noi riteniamo che di spazio ce ne sia – e che VVS possa in futuro anche allargare la sua offerta di coppie offerte. Il fatto di avere alle spalle Crypto.com non può che far sperare bene sul futuro di questo nuovo protocollo.

grandi ritorni offerti per il momento sullo staking auto VVS (il  sono un altro motivo che potrebbe spingere in molti a piombare su questa crpitovaluta, con l’accortezza però di considerare come non fissi e stabili questi APY – per il momento però non c’è forse nessun protocollo in grado di offrire ritorni di questo tipo.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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