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Criptovalute, IOTA sale a bordo delle Jaguar Land Rover

5 anni fa
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Jaguar Land Rover, una delle più note case automobilistiche al mondo, principale operatore del settore in tutta la Gran Bretagna, ha affermato in una nota che ha avviato la fase di testing per uno smart contract sulla sua nuova flotta di auto, che potrebbe ricompensare gli utenti dei propri veicoli in IOTA, in cambio di una “condivisione dei dati”. Una notizia che per IOTA ha dello straordinario… tanto che il prezzo della criptovaluta è aumentato del 17% nelle sole tre ore successive all’annuncio.

In cosa consistono i piani di Jaguar Land Rover

Più nel dettaglio, Jaguar Land Rover sostiene che il proprio team di sviluppo sta progettando un software “smart wallet” da installare nel proprio parco auto di nuova generazione. Per il momento, ad essere coinvolti sono due nuovi modelli quali la Jaguar F-PACE e la Range Rover Velar, che sarebbero già stati attrezzati con il software.

Stando a quanto precisa la compagnia, all’attivazione del veicolo, l’auto condividerà automaticamente dati utili come la posizione delle buche stradali, la congestione del traffico e le prestazioni dell’auto. Grazie a questo contributo al database di informazioni, i conducenti verrebbero premiati mediante l’erogazione di criptovalute IOTA.

Particolarmente soddisfatto della partnership è evidentemente Dominik Schiener, co-fondatore di IOTA e co-presidente del consiglio di amministrazione della stessa compagnia criptovalutaria, che in una nota ha dichiarato che la tecnologia smart wallet può essere facilmente adattata a tutti i nuovi veicoli. D’altronde, ha poi proseguito il top manager, non esiste una “moneta Jaguar”, e non esiste una “moneta BMW”, ma solamente un token universale che possa fungere per l’economia di tale sistema.

Non solo incassi: ecco come usare i token IOTA

Fermo restando che gli utenti Jaguar Land Rover potranno guadagnare IOTA in cambio del loro contributo informativo, le operazioni sul token dovrebbero essere anche possibili in termini di “uscite”.

Pare infatti che, stando alle ambizioni delle parti, i token IOTA possano essere utilizzati anche per pagare pedaggi, parcheggi e i costi di ricarica di auto elettriche. Non è certamente una coincidenza che nel 2018 IOTA abbia collaborato con ElaadNL, un operatore presente nei Paesi Bassi, per consentire il pagamento in criptovaluta per le proprie stazioni di ricarica. Utilizzando l’Intelligenza Artificiale adattiva abilitata su IOTA, la compagnia sta anche studiando degli approcci per poter garantire soluzioni di parcheggio automatizzato.

Insomma, IOTA – ancor più di altri operatori dello stesso sistema – sembra aver capito molto bene che la più coerente strada di sviluppo passa mediante partnership con altri settori. Negli soli Stati Uniti ha già stabilito partnership di grande rilievo, e la presenza di IOTA nel comparto auto, in maniera sempre più insistente, dimostra come la compagnia stia costruendo un ecosistema di pagamenti e di implementazione dei contratti intelligenti finalizzati proprio a creare una nuova innovazione in tale comparto.

Roberto Rossi

Giornalista pubblicista, specializzato in tematiche economiche e valutarie. Appassionato di fintech, è consulente degli investimenti finanziari.

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