Anche Bitstamp ha confermato di aver ricevuto di Bitcoin (e i Bitcoin Cash) del caso Mt. Gox e inizierà a distribuirli dal 25 luglio. Dovrebbe concludersi così, o quantomeno arrivare agli sgoccioli di una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso per troppo tempo il mercato crypto.
L’annuncio è arrivato direttamente da Bitstamp, che insieme a Kraken e ad altri crypto exchange è tra gli intermediari che avranno il compito di restituire i Bitcoin ai legittimi proprietari. La cosa era nell’aria, dato che negli scorsi giorni i wallet coinvolti avevano iniziato degli spostamenti di prova.
La notizia è arrivata tramite e-mail ai diretti interessati e dovrebbe essere l’ultimo passaggio per la restituzione di fondi che potrebbero finire a mercato, ma non secondo le proporzioni che in tanti hanno fatto circolare.
È la storia di un vecchio hacking e del successivo recupero di circa 1/6 dei Bitcoin coinvolti. E finalmente con il trasferimento a Bitstamp si dovrebbe scrivere la parola fine riguardo una vicenda che ha davvero tenuto i mercati con il fiato sospeso, e che è stata almeno in parte responsabile della correzione che abbiamo visto un paio di settimane fa, ora completamente rientrata.
Da domani, 25 luglio, Bitstamp comincerà a restituire ai legittimi proprietari Bitcoin, Ethereum e anche Bitcoin Cash, chiudendo così la vicenda. Vicenda che però non sarà chiusa per gli investitori residenti nel Regno Unito, per i quali ci sarà da aspettare ancora qualche settimana.
L’ultimo trasferimento registrato, che ammonta a 382 Bitcoin (parte minima di trasferimenti ben più corposi, è avvenuto nella mattinata di mercoledì 24 luglio.
Non è chiaro per il momento quali saranno i prossimi passi per la liquidazione di asset che, una volta tornati in mano ai legittimi proprietari, segneranno anche il ritorno alla normalità per il mercato, che non dovrà più preoccuparsi di uno degli eventi più attesi e temuti degli ultimi anni.
Dei circa 140.000 Bitcoin iniziali ne rimangono comunque 90.000 ancora nelle mani di Mt. Gox, che però potrebbero non essere distribuiti a breve, per quanto manchino ancora spostamenti verso altri 2 exchange, sui quali però per il momento non si ha notizia. Bisognerà ancora pazientare un po’ per mettersi alle spalle questa storia, che però come abbiamo già spiegato altrove, non dovrebbe essere fonte di preoccupazione eccessiva per mercati che sembrano essere tornati in buona salute, anche all’interno di una giornata terribile per le borse USA.
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