Secondo uno scoop di Financial Times, Trump Media and Technology Group, il conglomerato che controlla il social network Truth, sarebbe pronto a raccogliere 3 miliardi di dollari per acquistare Bitcoin (che puoi comprare qui anche in PAC periodico). La notizia dovrebbe essere confermata prima dell’appuntamento a Las Vegas dedicato a Bitcoin, dove parteciperanno diversi membri del governo (JD Vance e David Sacks) e anche il figlio di Donald Trump, Eric.
La notizia non è stata ancora confermata dai diretti interessati ed è pertanto, per ora, uno scoop in attesa di conferma, nonostante si tratti di una fonte generalmente molto affidabile.
L’offerta di debito con il quale acquistare Bitcoin (e non è chiaro se altre criptovalute) sarebbe stata aumentata più volte nel corso delle ultime settimane, a fronte di una domanda che, secondo fonti informate dei fatti, sarebbe stata maggiore delle aspettative. Per il conglomerato di Trump che gestisce nei fatti soltanto Truth Social, si aprirebbe una sorta di pista Saylor, seguendo l’esempio di altre società come Twenty One Capital, MetaPlanet e Marathon. Trump Media and Technology Group ha risposto alle indiscrezioni in modo piuttosto laconico:
Apparentemente Financial Times ha scrittori stupidi che ascoltano fonti ancora più stupide.
I dettagli (da confermare) dell’operazione
Ci sono diversi dettagli da confermare riguardo l’operazione, con Financial Times che cita fonti anonime informate dei fatti.
Il piano sarebbe quello di raccogliere almeno 3 miliardi di dollari utilizzando azioni speciali in stile Saylor.
Rimane il giallo della smentita almeno parziale del gruppo, che abbiamo citato sopra. Non è chiaro però se il riferimento sia all’esistenza stessa dell’operazione oppure ai numeri che sono stati citati.
Sono già presenti diversi dettagli dell’operazione nel pezzo pubblicato da Financial Times, come le società che si occuperanno del collocamento – ClearStreet e BTIG.
Ricordiamo inoltre ai nostri lettori che Donald Trump non possiede più direttamente azioni del gruppo, che sono state cedute al figlio Eric, di gran lunga il più attivo della famiglia Trump all’interno del mondo crypto.
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Sono diverse le società che stanno cercando di seguire le orme di Michael Saylor, che ha messo in piedi un sistema per ora funzionante per raccogliere capitale sui mercati e per acquistare – a qualunque prezzo – Bitcoin. Vedremo se arriveranno o meno conferme. Il commento di Trump Media è laconico e sibillino al tempo stesso, non lasciando intendere se l’intera vicenda sia da bollarsi come non andata in porto oppure se siano soltanto i numeri ad essere non corretti.
Tenendo conto del particolare atteggiamento che Trump e il suo cerchio magico hanno verso i media, tutto è ancora in ballo.
Gli interessi della famiglia Trump nel mondo crypto sono comunque già sostanziosi: WLFI è diventato rapidamente uno dei gruppi più rilevanti del settore, almeno in termini di detenzioni e acquisti – e il presidente ha recentemente ricevuto i top holder del suo token $TRUMP, scatenando le ire dell’opposizione, che contesta al presidente di sfruttare la propria carica per arricchirsi sul piano personale.