Home / Vecchie coins tornano in movimento dopo alcuni anni: RISCHIO di calo per Bitcoin?

Vecchie coins tornano in movimento dopo alcuni anni: RISCHIO di calo per Bitcoin?

Attenzione a questo segnale su Bitcoin. Ci aspetta un calo da qui ai prossimi giorni?

Secondo quanto riportato da Glassnode, rispettabile società di analisi on-chain, negli ultimi giorni sono tornati in attività alcuni cluster di Bitcoin che sembrano scomparsi dai radar della blockchain.

Parliamo di monete che non erano spese, ossia non venivano trasferito da un indirizzo all’altro, in un arco da 1 a 5 anni. Non si tratta dunque di coins dell’era Satoshi, ma più precisamente di unità che non si muovevano da almeno maggio 2024 fino al massimo a  maggio 2020. 

Questo fatto potrebbe avere delle implicazioni negative sul prezzo di Bitcoin? Vediamo insieme alcuni dati e cerchiamo di fare chiarezza.

Aumento della spesa di monete “vecchie”: che succede a Bitcoin?

Come riportato dalla metrica Glassnode “BTC: Spent Volume by Age, in questi giorni c’è stato un pò di fermento tra gli holders di Bitcoin. In particolare è emerso che la percentuale di volume transitato dalle coins di età compresa tra 1 e 5 anni, è aumentata improvvisamente dall’1,4% di domenica 25 maggio fino all’attuale quota del 12%. In soldoni, parliamo di un volume pari a circa $4 miliardi di dollari. Contestualmente tra lunedì e martedì il prezzo di Bitcoin è salito in orbita dei $110.000, per poi attestarsi intorno ai $109.000 nella giornata di oggi.

Se analizziamo la ripartizione del volume per singola coorte di monete, notiamo come siano le monete vecchie da 3 a 5 anni ad aver alzato la quota maggiore di volume, con $2,1 miliardi scambiati. In paragone quelle tra i 2 e i 3 anni hanno movimentato $1,4 miliardi, mentre quelle tra 1 e 2 anni segnano $450 milioni. La cosa più curiosa? Il movimento complessivo del cluster è il più alto da febbraio 2025, nonché il 5° spike maggiore dell’ultimo ciclo di bull market.

Bitcoin spent volume
Bitcoin volume speso per etàFonte dati: https://studio.glassnode.com

Quando si verificano questi spostamenti così importanti, spesso significa che il mercato potrebbe essere sul punto di prendere una chiara direzione. Ciò non significa necessariamente che il prezzo di Bitcoin subirà una contrazione: in passato infatti ci sono stati movimenti simili anche in concomitanza dei minimi di mercato. Spicca però all’occhio come a novembre 2024, poco prima di una fase prolungata ribassista, abbiamo visto anche lì una grossa spesa della coorte 3-5 anni. Potrebbe dunque essere dunque che le vecchie balene iniziano a spostare le coins per prendere profitti in vista di un futuro calo.

Volume ripartizione per cicli
Volume speso per picchi di mercatoFonte dati:https://x.com/glassnode

Dobbiamo preoccuparci?

Chiaramente i dati appena riportati offrono un interessante spunto d’analisi ma da soli non bastano per comprendere l’attuale scenario che sta vivendo Bitcoin. Basarsi solo ed esclusivamente sul volume speso per fascia di anzianità potrebbe essere poco esaustivo ai fini di una vera analisi on-chain e portare ad errori di interpretazione. L’indicatore di cui si fa riferimento sopra non ci dà infatti informazioni approfondite né nel comportamento di quelle coorti né sulle destinazioni delle monete spostate, e neppure sul loro stato di profitto/perdite.

In realtà infatti  l’outlook di Bitcoin è molto più ottimista di quanto lascia pensare il dato del “Spent Volume by Age”. Come abbiamo riportato in una recente analisi, sembrerebbe che i long term holders di Bitcoin stiano accumulando massivamente.

Ancor più di recente abbiamo rafforzato questa tesi osservando tramite la metrica “Trend Accumulation Score”, che le entità che detengono da 10 BTC fino ad più di 10.000 BTC sono in fase di rafforzamento delle proprie posizioni.

Un dato forse più preoccupante per Bitcoin, ma solo nel breve periodo

Piuttosto, se proprio vogliamo essere pessimisti dovremmo guardare alla situazione di breve termine del mercato dei derivati, che ci suggerisce un lieve indebolimento dei funding rates su Bitcoin ed altre monete dalla top10.

Come mostrato da Glassnode, a mezzogiorno i tassi di finanziamento sui futures di BTC erano scesi a livelli negativi, così come su BNB e SOL. Ora su Bitcoin siano nuovamente tornati a regimi positivi, ma è chiaro come rispetto al 22 maggio gli short stiano iniziando a prendere terreno nei confronti dei long.

Questo ovviamente si riferisce alla situazione speculativa di breve termine, e non intacca su time frame più elevati dove invece notiamo un quadro nettamente più bullish.

Funding rates
Funding rates Bitcoin e cryptoFonte dati:https://x.com/glassnode

Ricordiamo che tenere sotto controllo i funding rate dei futures è fondamentale per comprendere in che direzione del mercato ci sia più richiesta di leva e di conseguenza dove si concentra l’attenzione del mercato.

Attenzione soprattutto quando questi tassi raggiungi livelli positivi troppo elevati ( es su BTC tra lo  0,05%-0,1%), sinonimo che qualcuno sta giocando troppo con il fuoco e l’avidità: scenario che solitamente punito dal mercato con un bel crash. oggi siamo ancora ben lontani da questo eccesso.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments