La commissione Agricoltura della House ha fatto avanzare con 47 voti a 6 il cosiddetto Clarity Act, ovvero il complesso di leggi che dovrebbe riformare i mercati crypto negli Stati Uniti. Si tratterebbe in realtà della prima regolamentazione dei mercati crypto, che gli operatori attendono da tempo e che sarebbero pronti ad accogliere con grande entusiasmo.
Ci sarà ora da discutere in un’altra commissione, quella che si occupa di Servizi Finanziari, che ha una versione leggermente diversa della legge. E in caso positivo le due leggi verranno accorpate e si discuterà poi in Congresso. Un passo avanti importante, nonostante il percorso di approvazione sia stato condito da proteste veementi, in particolare per il coinvolgimento diretto del presidente degli USA Donald Trump in affari crypto, a partire da WLFI e per finire con il lancio del suo token $TRUMP.
Si tratta dunque – date anche le condizioni di partenza – di un importante passo avanti, dopo quelli fatti dal GENIUS ACT, che andrà invece a regolamentare il mondo delle stablecoin. Qui con Bitget hai un bonus da 100$, riservato per i lettori di Criptovaluta.it® e che puoi ottenere versando anche soltanto 100$ in crypto o fiat.
Cosa cambierà con queste leggi?
Cambierà molto. Innanzitutto verranno messi al riparo dalla qualifica di money transmitter per le piattaforme che non sono custodial. E chi sviluppa servizi decentralizzati non dovrà preoccuparsi di rispettare tutti i limiti che tale qualifica imporrebbe.
C’è tanto però anche per le piattaforme centralizzate, ovvero gli exchange. Sulla scorta di quanto accade già in Europa, sarà infatti imposta la separazione tra fondi dei clienti e quelli della piattaforma, mettendoli così al riparo da eventuali fallimenti. E ci sarà un abbozzo di come verranno divisi i poteri di vigilanza tra CFTC e SEC, limitando così le aggressioni da parte delle agenzie ai progetti crypto.
È chiaro che SEC è stata direttamente coinvolta nella redazione della legge, in quanto rispecchia ampiamente quanto anticipato da Paul Atkins in termini di atteggiamento che l’agenzia si aspetta di avere nei confronti del mondo crypto. Un atteggiamento che sarà profondamente diverso da quello tenuto dall’agenzia dal 2020 al 2024, per una regolamentazione che è stata scandita passo per passo da cause legali (spesso poi perse da SEC stessa) nei confronti di diversi progetti top, in assenza totale di leggi che garantissero certi poteri.
Il mondo DeFi dovrebbe comunque essere quello che uscirà vincitore da questa tornata “legislativa”. Di garanzie per chi vuole fare per conto proprio senza un intermediario ce ne sono più che a sufficienza.