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Visa: partnership con Tala, Stellar e USDC per i paesi in via di sviluppo

3 anni fa
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Visa ha appena annunciato una partership con Tala, azienda che fornisce servizi finanziari nei mercati emergenti, con un focus particolare sulla popolazione che non ha accesso alle banche.

Non sarebbe una notizia interessante per chi si occupa di criptovalute, se non fosse che il progetto coinvolgerà sia Circle, sia Stellar XLM, tramite la fondazione che ne ha il controllo, la Stellar Development Foundation. Una mossa che è segnale degli ampi campi di applicazione – oltre a quello speculativo e finanziario – delle criptovalute delle quali parliamo tutti i giorni.

La partnership annunciata oggi

Un’iniziativa che vedrà coinvolta, tramite Circle, anche una criptovaluta ancora al dollaro USA – USDC – direttamente collegata a Coinbase, l’exchange che da poco si è quotato al NASDAQ e che è tra i più importanti al mondo nel relativo comparto.

Cosa significherà questa collaborazione?

In primo luogo, nonostante sia coinvolto anche Stellar, in realtà le transazioni sembra che avverranno tramite lo stablecoin collegato a Coinbase e che è direttamente ancorato al dollaro USA – con depositi e contropartite sempre verificabili.

Siamo davvero interessati a vedere come questo [le criptovalute stabili, NDR] potrebbero potenzialmente aiutare i consumatori in mercati dove non hanno accesso ai servizi finanziari.

Così ha commentato Cuy Sheffield, che è il leader della divisione criptovalute da Visa. Non è la prima volta che il gruppo si espone nel mondo dei token: i nostri lettori ricorderanno la collaborazione precedente tra VISA e Circle (anche questa coinvolta in questo nuovo progetto) proprio per integrare all’interno dei suoi circuiti l’utilizzo di stabletoken ancorati al dollaro.

Cos’è Tala e perché si interessa alle criptovalute?

Tala si occupa di offrire servizi di tipo finanziario senza intermediazione bancaria, in particolare in quei luoghi del mondo dove l’accesso alle banche è precluso ad una parte rilevante della popolazione. Un servizio attivo in aree quali il Messico, l’India, il Bangladesh, che punterà ad utilizzare le criptovalute in primo luogo come mezzo a basso costo per le rimesse degli immigrati verso il paese di origine.

Servizi che ora, quando in contante, sono affidati ad intermediari con costi elevatissimi e che vanno ad erodere potere d’acquisto di famiglie spesso al limite della soglia di povertà. Non è la prima iniziativa di questo tipo: Cardano in quanto progetto si è recentemente impegnato in diversi paesi dell’Africa. Così come CELO, il network per i pagamenti via telefono, sempre su blockchain, è attivo da tempo in diverse economie emergenti.

Per Tala è la prima esperienza del genere nel mondo delle criptovalute, con Stellar che sarà probabilmente chiamata ad offrire l’infrastruttura necessaria per questo tipo di scambi. Non vi è ancora chiarezza sul possibile coinvolgimento di XLM come criptovaluta e in che termini la fondazione sarà integrata nei lavori.

Coinbase al centro

Sarà della partita anche Coinbase, seppure indirettamente. Ad offrire almeno in parte l’infrastruttura sarà Circle, che collabora con Coinbase e con il consorzio Centre, proprio per la diffusione di USDC.

Un token il cui market cap continua ad aumentare e che potrebbe candidarsi, nei prossimi mesi, ad insediare la posizione dominante nella nicchia degli stablecoin di Tether, che ora guida relativamente indisturbato il mercato.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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