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Bitcoin IN FUGA! | Le casse degli exchange continuano a SVUOTARSI

1 anno fa
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La fuga non è più da Alcatraz, come quella di un vecchio film che forse i più giovani non avranno mai sentito neanche da nominare, ma dagli exchange. Un novembre nefasto per un settore che è stato colpito, direttamente e indirettamente, dal crack FTX e che farà un’enorme fatica nel tentativo di recuperare almeno parte della credibilità persa.

Ne fanno le spese intanto le riserve di Bitcoin, con un flusso che non si arresta nonostante prezzi tutto fuorché entusiasmanti. Che il grosso degli investitori di lungo periodo abbia appreso la lezione? È in corso un autentico boom per il ritorno verso forme di custodia più sicure e non intermediate?

Chi vede in questo movimento una pressione sugli exchange e su chi vuole vendere, può decidere di investire in piena libertà e tenendo conto dei rischi anche con piattaforme specifiche. Capital.comvai qui per ottenere un conto gratuito di prova con INTELLIGENZA ARTIFICIALE permette di avere accesso al prezzo delle cripto e di Bitcoin tramite contratti finanziari, utili per chi vuole fare in particolare speculazione di breve.

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Ancora fuga dagli Exchange: l’onda di FTX non si arresta

Sempre meno Bitcoin sugli exchange. Chi si aspettava, insieme che include chi vi scrive, un rallentamento dei prelievi dagli exchange cripto, è stato già smentito dai dati. Nell’ultima settimana sono infatti continuati prelievi, in particolare di $BTC, che ne hanno assottigliate le riserve.

II blu l’andamento delle riserve in Bitcoin su tutti i principali exchange (dato consolidato da CryptoQuant)

Frutto di speculazioni sullo stato di salute di suddetti exchange? Difficile dare questa lettura, perché ad aver perso la maggior parte dei $BTC in custodia sono stati exchange sulla cui solidità, almeno per adesso, sembrano essere in pochi a dubitare, come appunto Coinbase.

Il saldo delle uscite non è equamente distribuito, ma il fatto che quasi ovunque permangano dei saldi negativi tra entrate e uscite la dice lunga su quale sia il mood di tanti investitori di lungo periodo o semplicemente di persone che hanno realizzato il fatto di non volersi liberale nel futuro prossimo venturo di $BTC.

È la svolta che permetterà l’inversione del prezzo? Prima di dirlo dovremo fare altri tipi di considerazioni, che forse non piaceranno a chi crede che sia scattata l’ora X per l’inversione del trend.

Anche in passato ci sono stati periodi di questo tipo

Il più recente forse il periodo subito successivo al caos Terra Luna, altro momento di grave sfiducia verso qualunque intermediario, benché radicalmente diverso da quanto innescato da FTX.

L’andamento nell’ultimo mese: grafica da Glassnode

È scattata l’ora X? Calma e gesso

La tendenza di molti è quella di prendere un singolo fattore e renderlo direttore di quella complessa orchestra che suona il prezzo di Bitcoin. Sono movimenti generalmente positivi, ma non necessariamente forieri di rialzi di prezzo istantanei.

Il prezzo per come lo conosciamo è determinato dalle ultime negoziazioni concluse, che non hanno bisogno necessariamente di avere alle spalle grandi quantitativi di $BTC.

Un segnale positivo c’è, perché chi ha portato fuori dagli exchange in tutto o in parte i propri Bitcoin non avrà probabilmente intenzione di farsi prendere dal panico. Ed è un buon segnale che ricorda ancora una volta come non sarà neanche questa la fine di Bitcoin. Il prezzo, eventualmente, seguirà.

Chi trova che Bitcoin poco sopra i 16.000$ sia l’occasione della vita, sa bene dove accomodarsi per farne incetta.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • Questo mi fa venire in mente una storiella.
    In una notte di tempesta un uccellino non ancora in grado di volare cade dal nido, quindi l'uccellino spaventato e infreddolito comincia a cinguettare rumorosamente, una mucca, attirata dal lamento del povero passerotto si avvicina alla bestiola e gli caga addosso.
    Ora l'uccellino è al caldo e riparato e quindi comincia a cinguettare rumorosamente dalla felicità.
    Se non ché una volpe che è nei paraggi sente il canto della bestiola, si avvicina, lo prende, lo pulisce e in un sol boccone se lo mangia.
    Morale.
    Non tutti quelli che ti mettono nella merda lo fanno perché ti vogliono male e non tutti quelli che ti ci tirano fuori lo fanno perché ti vogliono bene, ma soprattutto, quando sei nella merda stai zitto.

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  • I miner da soli stanno vendendo 6k bitcoin al mese, che è il dato più alto degli ultimi anni... più di quanti ne stanno minando; per la precisione vendono il 135% di quanto minano (fonte Glassnode). Attingono dalle riserve - finchè possono; chi le finisce va in bancarotta.

    Nell'ultima settimana il 48% dei blocchi sono stati minati da 3 mining pool: Antpool (19%) F2pool (14,8) Binance (14,2). (fonte Coindance)
    In novembre l'hashrate è iniziato a scendere (meno macchine collegate a minare) (stessa fonte)

    Direi non entusiasmante... anzi. A me questa situazione piace sempre meno, ahimè

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    • Di contro sono aumentati i wallet che detengono da 1 a 10 bitcoin, sempre Glassnode.
      Si parla di 800mila.

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      • Questo è un ottimo dato. Anche se non farà la storia, almeno nel breve periodo

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