Si torna a parlare di tecnicismi per quanto riguarda la quotazione di ETF sulle criptovalute. Quelli su Bitcoin e su Ethereum sono arrivati con innumerevoli difficoltà – e ora che il campo potrebbe aprirsi anche al resto del comparto, c’è chi, proprio dall’interno di SEC, chiama per una semplificazione dell’intero processo.
A parlare è infatti Mark Uyeda, che è uno dei 5 commissari che hanno potere di voto sulle questioni generali, cosa che riguarda anche l’approvazione dei singoli prodotti in forma di ETF. E a parlare è quel Uyeda che è uno dei 2 (su 5) commissari SEC ad essere apertamente schierato a favore del mondo crypto.
La sua richiesta è delle più interessanti: chiede infatti di lavorare insieme alle aziende crypto e ai gestori di fondi per definire un nuovo form S-1 che sia più in linea con quanto necessitano da un lato i gestori dei fondi stessi e dall’altro i clienti per la tutela e la trasparenza che le leggi degli Stati Uniti gli garantiscono.
I commissari SEC non sono d’accordo quasi su nulla e al tempo stesso si vedono riconoscere ampia libertà per quanto riguarda la possibilità di parlare in pubblico. Libertà che Mark Uyeda si è preso completamente, quando ha affermato di sognare un futuro dove a Bitcoin e crypto venga riservato un atteggiamento diverso.
A partire dalla burocrazia.
Ad oggi gli ETF devono presentare – tutti – due diversi form. Il primo è il form 19b-4, che viene presentato dalle borse per chiedere la quotazione di un nuovo prodotto. E su questo c’è poco da discutere, anche da parte di Uyeda.
A dover cambiare, sempre secondo Uyeda, sono i form S-1, form che devono includere poi tutte le informazioni sul prodotto e sul sottostante e che impegnano anche una lunghissima dichiarazione di rischi, che SEC finisce per richiedere in aggiornamento costante, e che poco si adatta al mondo crypto, almeno se paragonato al mondo assai più statico delle azioni e delle altre materie prime.
E quale sarebbe la soluzione? Un form S-1 specifico pensato per gli asset digitali, che cambi un po’ un paradigma che per oggi favorisce troppo chi ha interesse a dire di no all’approvazione degli ETF sulle crypto.
Intanto il progetto su Solana è in standby. CBOE, che era la borsa scelta dai gestori che avevano proposto questo nuovo prodotto, ovvero VanEck e 21Shares.
Non è chiaro se, come e quando ci sarà una ripresa delle trattative. Per molti è impossibile che arrivi prima del cambio al vertice di SEC. E il cambio di vertice da SEC non potrà arrivare se non con un cambio di inquilino alla Casa Bianca. E anche se questo dovesse vincere, si dovrà aspettare almeno fino a nuovo anno.
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