SEC è spuntata, il crimine è finalmente legale. È stata questa una delle satire più divertenti dopo l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca e le dimissioni di Gary Gensler, pugnace avversario del mondo crypto. Se prima si rideva però, ora si riderà un po’ meno di questa interessante sintesi. SEC ha infatti dismesso la causa contro Richard Heart, fondatore di Hex, in un caso che però rimarrà in piedi in altre giurisdizioni.
La causa era stata avviata nel luglio 2023. L’accusa di base era comune a quella contro tanti progetti crypto: aver raccolto capitale offrendo security non registrate e dunque in modalità contrarie alle leggi sui mercati degli Stati Uniti. Rispetto alle altre cause però – vedi quella contro Ripple – questa volta c’era di più. A Richard Schueler, meglio conosciuto negli ambienti con lo pseudonimo di Richard Heart, veniva contestato anche di essersi appropriato dei fondi e di averli spesi per acquistare capi di lusso, auto di grossa cilindrata e più in generale beni che poco c’entrano con la gestione di un’azienda.
La causa è entrata nella sua fase terminale, per abbandono di SEC, già a fine febbraio. All’agenzia infatti la corte di Eastern New York contestava l’assenza di prove sostanziali del fatto che i comportamenti avessero avuto luogo negli States.
Cosa sta succedendo davvero?
Ci troviamo probabilmente davanti ad uno di quei casi dove l’accusato è forse colpevole di fatti assai turpi, con il regolatore che però o difetta in giurisdizione (SEC regola soltanto negli States) oppure non è in grado di tenere in piedi il suo impianto accusatorio.
Intanto Richard Heart festeggia, dicendo che il mondo crypto ha vinto ancora una volta contro SEC, mentre però rimane uno dei ricercati di più alto profilo per Europol. In altre parole, per quanto si voglia essere garantisti, potrebbe esserci ancora qualcosa da chiarire delle posizioni e dei comportamenti di Richard Heart, tramite Hex e tramite Pulsechain, progetti che hanno lasciato tanti investitori con l’amaro in bocca e che passeranno alla storia certamente non come il meglio che il mondo crypto è riuscito ad esprimere.
Rimane però emblematica la serie di fallimenti giudiziari di SEC: liti temerarie che spesso hanno incontrato la ferma opposizione dei giudici che sono poi chiamati ad applicare la legge. Si è verificato con il caso Ripple, ma anche con tanti altri casi, tra le altre cose per un’agenzia che storicamente non è abituata a perdere in tribunale.
Cosa ci dirà il nuovo corso?
Chi vi scrive non è d’accordo in generale con l’idea che ora sarà tutto lecito, anche il crimine più evidente. SEC probabilmente tornerà ai miti consigli che ne hanno animato un secolo circa di attività. Lotta alle frodi evidenti e meno accuse e attacchi motivati politicamente.
Non sono molti i casi di attacchi al mondo crypto da parte di Gary Gensler che abbiano effettivamente tutelato gli investitori, con diversi degli interventi che hanno riguardato comportamenti per i quali neanche le supposte vittime si erano lamentate.
siete ridicoli richard heart ha vinto contro la sec non la sec ha dismesso il caso é ben diverso la se ha rinunciato as appellarsi che é ben diverso
” All’agenzia infatti la corte di Eastern New York contestava l’assenza di prove sostanziali del fatto che i comportamenti avessero avuto luogo negli States.”
Nella prossima versione di Criptovaluta.it metteremo i disegnini incorporati
nella prossima versione di criptovaluta.it potreste iniziare a scrivere articoli reali e non diffamatori a caso per raggiungere quattro visualizzazioni.
Vai, se c’è qualcosa di diffamatorio vai in procura e denunciami. L’articolo è firmato
Grossi quanti soldi hai perso con hex o quanti non sei riuscito a farne? ti rode troppo 😀
Sì, mi hai beccato, è un articolo di un risentito perché non ho comprato la Lambo.
ciao Carlo, come ti permetti di rivolgerti cosi a casa altrui? L’educazione è cosa sconosciuta da quelle parti?
Ciao Pappi, nel footer trovi tutte le indicazioni societarie per inviare la tua denuncia.
Ciao modera il linguaggio, mettici la faccia ed inizia a portare rispetto nelle case dove sei ospite.
Buonasera, sebbene RH possa non stare simpatico ai più, mi pare alquanto fuorviante intavolare un discorso dove si lascia passare una colpevolezza presunta e mai accertata che viene descritta come “vinta dal cattivo di turno” tuttaltro per abbandono della sec, andando a dare una “colpa” alla sec di non perseguire i cattivi quando andrebbe invece fatto e mistificando di molto la realtà dei fatti.
la realtà è:
1) la sec non si è ritirata, HA PERSO, e non si è ritirata al punto che ha chiesto una proroga al tempo concesso al giudice per ribattere alla sentenza e non ha potuto produrre prove diverse da quelle giudicate insufficienti e inadeguate dal giudice
2) la sec ha mosso delle accuse che nessuno ha verificato o dichiarato vere e perseguibili, quindi da una accuse non provata e non giudicata a far passare la persona accusata per colpevole ce ne vuole… E’ come se io a fronte di questo articolo manipolatorio da voi pubblicato vi accusassi di essere incompetenti… è una cosa tirata la per fare rumore ma nessuno ha provato che sia vera
3) la VITTORIA di RH invece sancisce un diritto diverso utile a tutto il mondo crypto, ovvero che le agenzie di sicurezza nazionali hanno poteri limitati e in un contesto globale lo sceriffo di turno che si sveglia e vuole dare una mazzata ad una economia ha un potere limitato.
4) erroneamente avete parlato di security rispetto a pulsechain ma altre sentenze hanno dichiarato in via definitiva e tombale che non si tratta di secuirty, quindi il dire “offrendo security non registrate” in grassetto significa andare a sottolineare qualcosa che tendenzialmente è falso e già dichiato in via definitiva dai diversi altri giudici.
quindi posso capire che il vostro intento era screditare RH per attaccare la SEC e tirare fuori un argomento diverso dal contesto generale che inneggia a questa retromarcia della SEC, ma almeno non lo fatelo in maniera non veritiera, non trasparente e eticamente corretta.
Grazie mille
Ci sono dei verbi scritti in italiano che dovrebbero essere di facile comprensione anche per chi non era seduto al primo banco alle elementari.
Si riportano accuse mosse da SEC: “è stato accusato” in nessun universo di quelli possibili vuol dire “è colpevole di”.
Capisco che vi siete organizzati, ma forse se vi sedete e provate a leggere con calma e con un po’ più di sforzo riuscite a capire anche le più difficili delle frasi contenute in questo articolo.
Sull’eticamente e gli altri paroloni con i quali hai riempito il tuo messaggio, ti inviterei a maggior prudenza, dato che non mi sembra che abbiamo mai pranzato allo stesso tavolo.
Nell’articolo c’è scritto esattamente quanto è avvenuto:
1. SEC mette in piedi una causa
2. I giudici gli chiedono di integrare qualcosa che dimostri anche alla lontana che la proposta di RH sia stata destinata a investitori USA
3. SEC molla rinunciando anche all’integrazione
Dato che mi pare abbiate bisogno dei sottotitoli, in assenza di possibilità di mettere i disegnini: è un articolo di accusa al pessimo comportamento di Gensler. Che tra le altre cose non ha consentito di giudicare sul merito accuse molto gravi. Un giudizio nel merito che avrebbe contribuito anche a riabilitare l’immagine di RH.
Al contrario di tanti, qui le opinioni si esprimono sempre in modo chiaro.
Buongiorno Gianluca,
ti rassicuro: non ho intenzione di venire a pranzo con te, quindi puoi continuare a mangiare serenamente.
Passando alla sostanza, vorrei rispondere con ordine ad alcuni elementi della tua replica, che confermano proprio quanto ho voluto evidenziare nel mio primo intervento.
Anche se formalmente evitate di scrivere che Richard Heart è colpevole, aprite l’articolo con un titolo che sottende una colpevolezza lasciata impunita:
Subito dopo rincarate dicendo che “si riderà un po’ meno”. Il messaggio implicito che passa al lettore è chiaro: la persona di cui si parla doveva essere punita, ma per qualche ragione non lo sarà.
Scrivete che RH è “uno dei ricercati di più alto profilo di Europol”. Ma non esiste alcuna classificazione di profilo all’interno della lista Europol: si tratta di un elenco divulgativo, non vincolante, senza gradi di pericolosità o notorietà ufficiali. In più, la scheda di RH parla esplicitamente di indagini in corso, non di una condanna né di un mandato esecutivo.
Espressioni come “per quanto si voglia essere garantisti…” sono esempi classici di comunicazione persuasiva indiretta: si insinua un giudizio senza dichiararlo apertamente, per evitare conseguenze formali ma guidare comunque l’opinione del lettore.
E infatti: se io dicessi “non voglio accusarvi di essere manipolatori, ma pare proprio che lo siate”, starei facendo esattamente quello che fate voi con RH. È un artificio retorico, efficace ma scorretto.
Scrivete che la SEC ha “abbandonato” la causa. Ma la verità è che:
Parlare di “abbandono” senza citare il rigetto iniziale è una narrazione sottile ma decisamente fuorviante.
Infine, frasi come “non eri seduto al primo banco” o “servono i disegnini” non aiutano a sostenere la qualità dell’informazione. Sono forme di scherno che distorcono il confronto e danno forza all’idea che l’articolo sia stato scritto con un intento sensazionalista più che informativo.
In sintesi: non serviva scrivere che RH è colpevole, perché l’articolo lo suggerisce comunque, in modo costruito e intenzionale. E, come hai detto tu, cavalcare la figura di RH per attaccare Gensler è una strategia efficace per generare engagement, ma poco rispettosa della complessità dei fatti e della responsabilità giornalistica, se volete essere classificati e ritenuti tali.
Buona giornata.
Gianluca, io non posso commentare né essere responsabile dei messaggi che implicitamente il tuo cervello produce e/o percepisce.
Detto questo:
“all’agenzia infatti la corte di Eastern New York contestava l’assenza di prove sostanziali del fatto che i comportamenti avessero avuto luogo negli States.” Quindi mi pare, e ripeto mi pare, che sia stato citato.
Rivendico con forza il “per quanto si voglia essere garantisti”. È sulla lista dei “MOST WANTED” di Europol, che aggiunge: All fugitives displayed on this website should be considered dangerous!
Do not approach them! Instead, please report any information you might have about these persons via this website or by contacting any police station. Link qui: https://eumostwanted.eu/ gestito da ENFAST.
Ora potete anche andare a denunciare Europol e ENFAST nonché le autorità che hanno compilato quella lista o hanno richiesto la cattura. Rimane il fatto che quanto affermi “non esiste alcuna classificazione di profilo” è palesemente falso. Sul “c’è scritto che è ancora oggetto di indagini”. Esatto, perché devono processarlo, non perché per sport EUROPOL o le autorità europee si mettono alla ricerca di gente alla quale devono richiedere informazioni. Seconda falsità che hai scritto.
Il punto, che nessuno della cricca che sta ammorbando i commenti del sito vuole ammettere, è che non vi siete accorti di essere a Waco e/o di aver bevuto il Kool-Aid e quindi siete assolutamente incapaci di non percepire come nemico chi non citi Heart senza accompagnarlo ad una lunga sfilza di commenti che ne esaltino il genio tecnico, finanziario e umano.
A me, ripeto, di Heart interessa il giusto e dunque molto poco, dato che mi occupo solo saltuariamente di cronaca giudiziaria (si può usare giudiziaria anche se Heart non è stato ancora processato, immagino anche per volontà sua?)
Rimane inoltre un’altra questione: quando si è scritto di CZ e dei suoi problemi con la giustizia, delle accuse a Coinbase, Ripple, Uniswap, ConsenSys, MetaMask, SOL, ADA, MATIC, FIL, ATOM, SAND, MANA, ALGO, AXS e COTI, NESSUNO e dico NESSUNO si è presentato in gruppo a fare il risentito leggendo soltanto però le righe dispari.
Ora delle due l’una: o è la più grande persecuzione giudiziaria e mediatica della storia dai tempi di Gesù Cristo, oppure la state vivendo un po’ troppo con gli atteggiamenti di una setta. A questa ultima domanda potete rispondervi soltanto da soli.
PS: fare del sensazionalismo su Richard Heart non interessa a nessuno, tantomeno a noi, non perché non ci piacciono i click, ma perché non interessa pressoché a nessuno. Fatti una camminata tra gli appassionati crypto e vedi quanti abbiano anche soltanto lontanamente idea di chi sia Richard Heart. Il mondo, soprattutto il nostro, non gira intorno a voi.
Caro Gianluca,
è evidente che le tue risposte evitano con cura ogni confronto reale sui punti sollevati.
Non hai replicato né sulla ricostruzione parziale dei fatti, né sul tono dell’articolo che, pur evitando dichiarazioni esplicite di colpevolezza, costruisce una narrazione che la suggerisce chiaramente.
Piuttosto che rispondere nel merito, hai scelto di classificare chi commenta come una “cricca” o peggio ancora una “setta”.
È una tecnica vecchia quanto comoda: ridurre l’interlocutore a una caricatura, per non dover affrontare la sostanza delle sue argomentazioni.
Non solo è poco professionale, ma rivela anche un certo fastidio verso chi legge con spirito critico e non si accontenta del sensazionalismo.
Se queste sono le premesse, è chiaro che un ulteriore botta e risposta non porterebbe a nulla.
Chi ha letto fino a qui ha tutti gli elementi per capire chi ha argomentato e chi ha evitato il confronto.
Ti auguro buon lavoro
davvero
Ti ho risposto punto per punto alle falsità su Europol e sull’assenza, nell’articolo, di ricostruzione di quanto avvenuto tra corte e SEC. Sapendo che avresti letto selettivamente come hai fatto fino ad ora, ti ho anche incollato direttamente le citazioni.
Buon proseguimento
Innanzitutto, prima di screditare e agitare fango nei nostri confronti come molti altri tuoi predecessori qui sopra, dovresti evitare di continuare a scrivere frasi che hanno aggettivi come “sensazionalistici” perchè oltre a non essere cosi è anche grave nei confronti della nostra testata, che da sempre fa tutt’altro e la storia parla da se, cosi come la nostra autorevolezza. Poi ti faccio notare come, pur non essendo obbligati a risponderti e a pubblicare i tuoi commenti, questo sta accadendo, cosa che magari altrove non ti è permesso.
Vi invito quindi a portare rispetto quando parlate di criptovaluta.it, e di farlo rispettando i professionisti che vi lavorano, potete anche rilasciare recensioni negative come state facendo, sapete che non ci toccano minimamente, perchè la vostra macchina discriminatoria è di proporzione infinitesimale rispetto a chi ci giudica in modo razionale, senza secondi fini.
Cordialità