Nessun taglio ai tassi di interesse negli USA – come da previsioni. Non c’è nulla di nuovo da quel fronte e probabilmente non ci sarà però soltanto fino al prossimo meeting. Situazione economica comunque ok – al netto del brutto dato sul PIL fatto registrare per il primo trimestre e rischi e incertezze aumentati.
Il comunicato del FOMC ricorda una vecchia canzone di Tonino Carotone: è un mondo difficile, inflazione intensa, crescita a momenti e futuro incerto. Una gatta da pelare nelle mani di Jerome Powell che pur dovrà provare a dare un indirizzo nella conferenza stampa che terrà, come da rito, alle 20:30.
Sono dunque parole di preoccupazione, ma anche parole di distensione in un certo senso per il futuro dell’economia. A preoccupare per ora il vertici di Federal Reserve sono la combinazione di forze che agiscono contro i suoi mandati: tenere la disoccupazione bassa e possibilmente l’inflazione intorno al 2%.
Swing sul PIL non deve preoccupare?
Il comunicato del FOMC si apre in modo netto: nonostante la grande variazione degli export netti (fortemente in negativo proprio perché si è cercato di anticipare i dazi), la crescita economica degli USA procede in modo piuttosto solido. Non sarà quella dunque la maggiore delle preoccupazioni di Jerome Powell e degli altri 11 che hanno in mano la politica monetaria degli States.
Parole che non hanno mosso granché i mercati: Bitcoin ha fatto registrare la solita volatilità che abbiamo in avvicinamento a questi dati – che probabilmente continuerà per tutta la durata della conferenza stampa di Powell.
Le somme andranno poi tirate domani alla riapertura delle borse USA, anche a seconda di ciò che Jerome Powell finirà per affermare durante suddetta conferenza stampa.
Noi seguiremo insieme parte della conferenza stampa – con conseguente commento – sul nostro canale YouTube. Ti aspettiamo con le tue domande per cercare di orientarci in uno dei momenti più incerti dell’economia e della finanza.