Si possono anticipare i mercati? Difficile, perché i mercati incorporano tutte le informazioni disponibili in un preciso momento. Ci sono però dei fattori più importanti di altri da seguire per capire come potrebbe evolvere la situazione sia sul breve che sul medio e lungo periodo.
La cosa interessa anche Bitcoin – che qui puoi accumulare con un ottimo PAC – e il mondo crypto. Per aiutarti a capire cosa sta succedendo sui mercati e cosa potrebbe cambiare nei prossimi giorni, nelle prossime settimane e anche nei prossimi mesi.
L’ordine in cui forniremo i fattori X è temporale: quelli che troverai prima in questa guida saranno quelli di impatto più sul breve. Quelli che troverai in fondo, saranno invece di impatto forse non immediato, ma di orizzonte temporale più ampio.
Fattore X di breve: accordi sui dazi
Se ne è parlato tanto, forse troppo. La colpa però non è nostra, ma di chi sta conducendo le trattative in modo plateale (vale per gli USA, vale anche per la Cina anche se in misura minore).
Prima cosa importante: i mercati sembrano essere più insensibili ora alle sparate dell’uno o dell’altro lato. Quindi difficile che si muovano in modo perentorio ad ogni Truth, tweet, comunicato non ufficiale. La sensazione che si respira ora sui mercati è che si aspetteranno evoluzioni ufficiali.
Un esempio? L’incontro che è stato annunciato in Svizzera tra Washington e Pechino. I mercati hanno reagito bene. Bitcoin lo farà ancora se dovessero arrivare altre notizie positive.
Cosa ci aspettiamo? Ci aspettiamo che tutti tornino a più miti consigli. Ovvero che ci sarà una de-escalation almeno tra i partner principali. Ci aspettiamo lo stesso tra Cina e USA, per quanto almeno in parte la cosa sia stata già scontata.
Altro fattore X di breve: India vs Pakistan
Al netto delle esagerazioni dei giornali, sembra che siamo molto lontani – e per fortuna – da un conflitto totale. Gli USA hanno parlato della volontà dei due paesi di avere almeno un cessate il fuoco.
Prima cosa importante: è un conflitto importante per i mercati perché parliamo di due paesi che sono dotati di armamenti atomici. Meglio non scherzare con certe cose e meglio rientrare subito alla calma più totale.
Cosa ci aspettiamo? Non siamo degli analisti geopolitici, ma anche qui ci aspettiamo che si intervenga a contenere una situazione potenzialmente esplosiva. I mercati apprezzerebbero e in parte hanno già apprezzato.
Cosa faranno le banche centrali?
È la prima questione di medio periodo. Parliamo delle prossime decisioni di politica monetaria, che potrebbero offrire liquidità più a buon prezzo per i mercati finanziari.
Gli USA continuano a tentennare con i tagli, e la cosa al contrario di quanto scrivono molti è paradossalmente un buon segno, perché vuol dire che almeno a guardare i numeri non c’è nulla ancora che dovrebbe comandare un intervento praticamente in emergenza.
Cosa ci aspettiamo? Ci aspettiamo che se dovessero permanere dazi su livelli molto importanti tra USA e Cina Pechino inondi il proprio mercato di liquidità. Ci aspettiamo che faccia lo stesso anche Francoforte, se la crisi dovesse mordere in modo più deciso. In una situazione del genere, per quanto Jerome Powell giochi a fare il duro, crediamo che tra inflazione e disoccupazione/crisi preferirà eventualmente la prima. E quindi che sarà più aperto ai tagli.
Non possiamo che essere ora al punto peggiore delle politiche monetarie dei principali paesi e delle principali economie. Sul medio e lungo periodo si vivrà verso l’espansività e questo dovrebbe dare una mano agli asset digitali.
Economia USA: fattore di medio e lungo periodo
Si tratta di un fattore – almeno per chi opera con le tempistiche dei mercati crypto, di lungo periodo.
In realtà i mercati, anche prima che venissero annunciati i dazi, avevano già scontato un rallentamento dell’economia USA. Dopotutto Jerome Powell e Federal Reserve avevano già messo in guardia su questa eventualità e il grosso degli analisti si erano trovati tutto sommato d’accordo.
Ora la grande domanda sarà la seguente: quanto rallenterà? Sarà ancora possibile un cosiddetto soft landing, ovvero un ritorno verso tassi più bassi ma senza recessione?
Cosa ci aspettiamo? Se ce l’avessero chiesto a marzo, avremmo risposto senza dubbio alcuno di sì. Un soft landing era più che in traiettoria e sarebbe stato davvero possibile. Ora però che ci troviamo a commentare diversi fattori politici, tra i quali i dazi, che impatteranno su PIL e prezzi, non ne siamo più tanto sicuri.
Il miglior scenario possibile: è quello di un’inflazione che scende, lasciando spazio a Jerome Powell per operare dei tagli e accompagnare l’economia verso il soft landing. Sarebbe il migliore degli scenari possibili anche per Bitcoin.
Rivoluzione asset digitali: gli incontri di BlackRock & co.
Sono una notizia che abbiamo già commentato qui e che però in tanti non hanno preso a nostro avviso troppo sul serio.
BlackRock sta esercitando una pressione importante su SEC affinché si allentino certe regole e affinché si permettano certe operazioni su blockchain e con gli asset digitali che prima erano… nel limbo.
Cosa ci aspettiamo? Quando Larry Fink si muove, sa di avere già vinto. Ci aspettiamo pertanto l’arrivo dello staking su Ethereum, nonché sui futuri ETF che verranno approvati. Ci aspettiamo anche l’arrivo di altri crypto ETF e anche della tokenizzazione degli asset onchain.
Perché questo dovrebbe essere un fattore di lunghissimo periodo, il periodo più lungo di questo approfondimento? Perché se dovessimo andare convintamente in questa direzione, il mondo crypto non sarebbe mai più lo stesso e gli effetti che arriverebbero da un percorso del genere sarebbero di molto maggiori di tutti quelli… macro che abbiamo elencato in questo approfondimento.