C’è un evento a Parigi, neanche a dirlo, sull’Euro Digitale. Piero Cipollone, l’italiano in BCE, ha suonato ancora una volta la carica – e ha detto che i pericoli di non farlo sono potenzialmente letali. Non solo per l’Europa, ma anche per la sua sovranità, per le sue banche e – chissà – per la civiltà come siamo abituati a intenderla.
Intanto però c’è chi dissente: Yves Blavet – Société Générale – dice che l’euro digitale è un nonsense – che costerà alle banche denari importanti e che farà perdere agli europei le ultime novità in termini di denaro (vedi le stablecoin). C’è discussione, accesa – e questo è già un bene.
I documenti da analizzare per capire in quale direzione stiamo andando sono due: il primo è stato pubblicato proprio oggi da BCE, porta la firma di Piero Cipollone e la dice lunga sulla disperazione che cinge d’assedio il Palazzo per eccellenza di Francoforte. Il secondo è il resoconto dall’incontro di Parigi dell’ottimo Raphaël Bloch, di The Big Whale.
Siamo al novantesimo: BCE mette tutte le punte che ha in panchina
Avete presente quando la vostra squadra è sotto al novantesimo e in un ultimo, disperato attacco, anche il portiere sale in area avversaria per giocarsi il tutto per tutto? È questo il clima che si respira dalle parti di BCE. La quantità di imprecisioni (per non dire di bugie) che affollano i comunicati, le uscite pubbliche e le dichiarazioni di Cipollone & co è ormai su livelli tali da far trasparire un po’ di preoccupazione.
L’intervento di Cipollone
BCE ha pubblicato l’intervento di Pietro Cipollone al France Payments Forum sul sito della banca centrale. I temi, che potete leggere integralmente, sono fondamentalmente gli stessi di sempre.
Una valuta forte deve essere in tandem con un sistema di pagamenti forte: il che sarebbe anche corretto, se non fosse che si poteva organizzare diversamente il tentativo di avere un sistema di pagamenti europeo. Serviva davvero l’intervento pubblico a offrire una sorta di layer zero sul quale poi, dice Cipollone, le banche costruiranno i loro servizi?
Sistema di pagamento è competenza di BCE: altro punto invero assai curioso. Le posizioni di BCE sul tema sono molto diverse da quelle di Fed. La seconda dice che senza un chiaro mandato della politica, anche soltanto immaginare un Dollaro Digitale è assurdo. Cipollone invece rivendica alla banca centrale competenza anche per questioni che altrove, quasi ovunque, vengono invece gestite dal settore privato.
Il rischio di rimanere senza un sistema europeo di pagamenti: si potrà obiettare che esiste già SEPA con i pagamenti istantanei via bonifico, ma eviteremo di farlo. Rimane da valutare la necessità di avere un sistema di pagamenti gestito da BCE, che vuol dire sì europeo, ma che non è l’unica soluzione possibile per questo tipo di problematiche.
Contro il dollaro: secondo Cipollone avere un euro tokenizzato farà da contratto alle stablecoin ancorate al dollaro, che introdurrebbero rischio di credito (quale, esattamente?), frammentazione e dipendenza su soluzioni non europee.
Sciovinismo: altrettanto curioso che Cipollone faccia appello allo spirito di De Gaulle, dicendo che i francesi (più di altri?) possono capire le ragione di avere denaro sovrano e dunque (è un non sequitur, ma ok) anche un sistema di pagamento europeo (e pubblico).
Euro digitale avrà status legal tender: il che a quanto ci risulta vuol dire che tutti saranno obbligati ad accettarlo in pagamento. Una questione che neanche i cinesi si sono azzardati a portare avanti.
Le persone lo vogliono: non è chiaro a chi abbia chiesto Cipollone. A noi i pareri sembrano essere in realtà parecchio difformi. E se c’è un mandato popolare, verrebbe da dire, che lo esercitino i parlamenti e non un’istituzione che non è soggetta al processo elettorale.
Qualcuno, finalmente, protesta
L’andamento del meeting è riassunto eccellentemente qui, in francese:
Ci sono almeno due punti che troviamo interessanti. Il primo è che tutti i partecipanti, “in privato”, affermano di riconoscere quelli che sono i vantaggi delle stablecoin. E dunque sanno di essere su una strada sbagliata, che però dovrà essere comunque percorsa perché ormai siamo quasi alla fine, no?
Secondo: l’intervento di Yves Blavet di Société Générale è stato duro, anzi durissimo:
L’Euro Digitale è un non-senso. Non c’è alcuna prova del fatto che gli europei lo utilizzeranno, costerà molto alle banche e distrarrà gli europei dalle innovazioni tramite stablecoin.
Standing ovation del pubblico, che evidentemente al contrario di quanto afferma Cipollone non è poi così convinto della bontà dell’Euro Digitale, figurarsi chiederlo a gran voce.
Una narrativa, quella di Cipollone dunque smentita immediatamente. Si potrà obiettare che Société Générale emette già la sua stablecoin e che dunque ha degli interessi in gioco. Ma cosa dire del pubblico che ha risposto con una standing ovation?