Cosa succede a Ethereum (ETH)? – Sostanzialmente ancora nulla di rilevante. L’attesa continua, con il prezzo che rimane sotto la resistenza ormai da sei settimane. Al momento della stesura, ETH quota 2.546 USDT. Nella settimana passata si è registrato qualche picco di volatilità, con un ritracciamento sotto il livello della congestione che durava da circa venti giorni.
Ethereum ancora nel box range
Sul grafico daily si osserva quanto accaduto nei giorni scorsi, con ETH che ora è rientrato all’interno del box range e si può acquistare con BONUS su Bitget. Nei fatti, c’è stato un falso breakdown, che va comunque preso in considerazione. Un eccesso di segnali di questo tipo potrebbe indicare una crescente debolezza, con il rischio che da una semplice inclinazione del trend si passi a una discesa più profonda.
Rimbalzo da aprile e costruzione sana del trend
Analizzando il contesto grafico, si nota una fase di rialzo partita dai minimi di aprile a 1.385 USDT, in un uptrend ben strutturato, con swing e fasi di consolidamento. Questo movimento ha portato ETH, dieci giorni fa, a toccare un massimo a 2.788 USDT, facendo illudere su un breakout della resistenza. Tuttavia, la chiusura della candela daily è avvenuta sotto la resistenza, vanificando il segnale.
Ethereum tra supporti e volatilità
Focalizzandoci sul breve termine, si nota che durante la discesa ETH ha toccato il primo livello di supporto in area 2.385 USDT, da cui è poi rimbalzato. Attualmente il prezzo è salito di circa +5%, ma non è riuscito a superare la resistenza in area 2.600 USDT. Nonostante l’aumento della volatilità, la fase rimane sostanzialmente laterale, con il prezzo che si muove ancora all’interno delle bande di Bollinger, ora in restringimento.
MACD e volumi: segnali contrastanti
Nella nostra analisi del 6 giugno, è stato inserito l’indicatore MACD sul grafico daily, che continua a mostrare debolezza e, al momento, allontana l’ipotesi di un breakout. Anche i volumi risultano in calo e si sono intensificati solo nella fase di discesa, rafforzando l’idea di una fase di incertezza più che di accumulo.
Scenario e resistenza di breve termine
In questo scenario grafico, la resistenza di breve termine da superare per Ethereum si colloca in area 2.590–2.600 USDT. Un breakout di questa fascia aprirebbe nuovamente la possibilità di una fase di allungo del prezzo verso la zona 2.700–2.720 USDT, che rimane un vero e proprio fortino invalicabile da oltre un mese, come già indicato nella nostra analisi dell’8 maggio.
A 2.720 USDT si trova infatti la resistenza principale, il cui breakout sancirebbe l’uscita definitiva dal downtrend iniziato nel 2024.
Alessandro Lavarello – Trader professionista e analista di Criptovaluta.it
Le resistenze spartiacque di Ethereum
Passando ad analizzare la situazione sul grafico weekly, osservando la panoramica degli ultimi 12 mesi, si intuisce il ruolo di spartiacque di questa resistenza. di estensione verso l’area 3.000–3.050 USDT. A salire, il successivo obiettivo rilevante si colloca tra 3.450 e 3.500 USDT.
Allo stato attuale, le ultime quattro candele doji weekly, che si sono configurate una di seguito all’altra, confermano la fase di incertezza del prezzo di ETH. Contemporaneamente, si stanno formando sotto la resistenza dei 2.720 USDT, ma anche sotto la media mobile (SMA50), che agisce da ulteriore resistenza dinamica.
Contesto tecnico
Il prezzo di ETH ha urgente necessità di rompere al rialzo, poiché la configurazione attuale, dominata da candele doji, rende incerta la direzione futura. Tuttavia, il contesto tecnico suggerisce che tra le ipotesi di accumulo e distribuzione, l’ipotesi accumulativa appare al momento più probabile.