Chi segue da vicino gli sviluppi del settore DePIN saprà benissimo che Helium Network è il progetto portante di questa narrativa. Andato virale tra il 2020 ed il 2021, è stato poi gradualmente spodestato nei due anni successivi a causa di alcune inefficienze e della mancanza di un domanda reale per i prodotti basati su IoT.
A partire dal 2024 però, con il lancio delle nuove soluzioni mobile, Helium è tornato piano piano in pista, riuscendo a riprendersi gran parte dell’attenzione persa.
Ora, a giugno 2025, secondo quanto emerso da un recente report web3 di Messari, l’infrastruttura ha mostrato segnali evidenti di ripresa. L’ecosistema è cresciuto in modo costante, sia in termini di adozione che di ricavi, dimostrando inequivocabilmente un rinnovato interesse generale. Eppure, il prezzo del token HNT è rimasto indietro, senza seguire la traiettoria positiva dello sviluppo del progetto, con performance fortemente sbilanciate al ribasso.
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C’è però qualcosa di inaspettato che potrebbe cambiare presto le carte in tavola. Si parla di dare un nuovo motore alla moneta nativa di questa rete, in grado potenzialmente di dare nuovo slancio alle quotazioni. Vediamo in questo articolo di cosa si tratta.
Prima di arrivare a discutere degli ultimi dati positivi registrati dal network Helium, dobbiamo necessariamente ripercorrere la sua evoluzione a partire dal 2020. Negli anni infatti il progetto ha cambiato più volte direzione, introducendo nuove funzionalità e spostando il focus del suo lavoro per adattarsi ai mutanti stimoli del mondo DePIN. Inizialmente questo ecosistema di dispositivi fisici era focalizzato solo sul mercato IoT. L’idea principale era quella di remunerare i possessori di “gateway Helium”, che offrivano copertura hotspot LoRaWAN, attraverso il token HNT.
Da lì però dopo un breve successo che ha attirato migliaia di utenti in tutto il mondo, sono emerse le prime sfide circa la domanda reale per l’uso di quei dati. Nel mezzo del bear market del 2022, c’erano molti hotspot, ma poche richieste effettive di traffico, tanto da portare il progetto in decadenza. Poi a metà 2023 è arrivata una nuova svolta con l’introduzione delle prime soluzioni mobile, in particolare con il servizio MVNO Helium Mobile attivo negli Stati Uniti.
In pochi mesi l’utilizzo del network si concentra attorno alla componente mobile, portando una nuova narrativa più concreta e sostenibile, ma soprattutto con più domanda sul mercato. Oggi questa infrastruttura vanta più di 950.000 utenti attivi e 31,69 TB di dati trasferiti ogni giorno, con revenue intorno ai $2,7 milioni solo nell’ultimo mese. Complessivamente nel mondo troviamo 98.973 dispositivi installati, di cui una grossa fetta negli USA.
Ora torniamo a noi e vediamo in cosa si sta attualmente distinguendo Helium e che merita la nostra attenzione. Come segnalato da Messari, il numero dei “DC burns” della rete, ossia la quantità di token HNT bruciata per acquistare i crediti necessari per utilizzare i servizi, è esploso negli ultimi mesi. Parliamo di un incremento dell’86% da gennaio 2025, un dato che mostra chiaramente il modo con cui il network stia tornando rilevante.
Secondo il team di Helium, il modello di crescita dei DC burns dovrebbe da solo bastare per giustificare un aumento di prezzo di HNT. Tuttavia, il mercato racconta un’altra storia, completamente differente. HNT è in calo del 63% dall’inizio dell’anno, in direzione praticamente opposta rispetto alla crescente adozione rete.
Il problema di questa situazione sta nella mancanza di un collegamento diretto tra il successo operativo del network e il valore del token HNT. Infatti, gran parte dei ricavi generati oggi da Helium, non si riflette ancora sulla moneta,, che resta così scollegata dal successo dell’ecosistema.
A oggi, oltre l’85% delle entrate dell’intero progetto proviene dal business MVNO, mentre il contributo del cosiddetto “carrier offload”, ovvero l’utilizzo della rete da parte di altri operatori mobili, rappresenta una quota marginale. Questo significa che, sebbene il progetto stia funzionando e stia generando ricavi concreti, gli holders di HNT non stanno beneficiando direttamente di questa dinamica.
A questo punto però, ecco che arriva un dettaglio che potrebbe finalmente cambiare le sorti speculative del token di Helium. Nova Labs, la società che si occupa dello sviluppo del progetto, ha dichiarato di recente di voler implementare un meccanismo che possa allineare il token HNT con il business mobile. In pratica si vuole trovare un modello che rifletta nell’asset speculativo la crescita delle entrate MVNO.
Questa in definitiva si prospetta come game-changer, soprattutto considerando il momento positivo che sta vivendo il servizio, con oltre 300.000 abbonati mensili già attivi. Se davvero si trovasse un sistema tale da trasferire parte di questo slancio economico anche sull’asset nativo della rete, potremmo dire che ad oggi le quotazioni sono abbondantemente sottovalutate.
Sul piatto ci sono inoltre anche altri catalizzatori importanti in grado di dare più vivacità alla price action di HNT, come un halving della rete ad agosto ed un espansione del business Helium presso il mercato dell’America Latina.
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