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ETF QSOL SOL

Solana batte Ripple in America. Anche Invesco e Galaxy puntano su SOL. Ci sono rischi per XRP?

Arriva un altro ETF su Solana - che ormai è in procinto di essere approvato. E Ripple?

Invesco e Galaxy – congiuntamente – hanno inviato un filing a SEC per un ETF su Solana. La richiesta arriva quando – almeno a rigor di logica – si dovrebbe essere in dirittura d’arrivo. Soltanto la scorsa settimana infatti SEC aveva richiesto e ottenuto di gestori aggiornamenti che dovrebbero segnalare una pronta approvazione.

Una richiesta, quella di Invesco/Galaxy che sarà fonte anche di enormi polemiche, dato che con ogni probabilità tutti saranno lanciati in simultanea, con chi si era fatto avanti prima che ha fatto – a conti fatti – tutto il lavoro sporco per gli altri.

Il ticker scelto è QSOL e con ogni probabilità arriverà sui mercati insieme agli altri 9 che sono ancora in attesa. Sempre sul fronte ETF, è arrivata poco più di 24 ore fa anche un’altra richiesta da parte di Truth Social, o meglio, della borsa che quoterà questi titoli. Si tratta di un ETF su Ethereum e Bitcoin con gestione “attiva”, un prodotto che almeno per certi versi sarà unico nel suo genere.

Facciamo il punto: tutti su Solana, ma le altre?

Primo punto: sono tutti sicuri o quasi del fatto che ci sarà un ETF su Solana. Le speranze in questo senso però non sono campate in aria. Tutt’altro: SEC la scorsa settimana ha chiesto aggiornamenti ai gestori, aggiornamenti che sono puntualmente arrivati e che dunque lasciano pensare – almeno a guardare lo storico dei comportamenti dell’agenzia, che in realtà ci sia qualcosa di più, ovvero che si stia davvero procedendo con una possibile approvazione.

Quindi su $SOL di Solana possiamo parlare di questione ormai quasi superata. Entro l’estate dovremmo vedere l’approvazione di tutti i prodotti su SOL in attesa. Anche con qualche polemica, perché diversi tra i gestori preferirebbero un ordine di approvazione in ordine… di arrivo. Ovvero hi ha fatto filing prima dovrebbe ricevere ok prima, come era solita fare SEC almeno fino a qualche anno fa.

  • Questione in kind

È l’altar grande questione che attanaglia gli ETF. Quelli su Bitcoin e su Ethereum sono stati approvati con modalità di creazione delle quote cash creates, oltre ad essere più ostica per i market maker, è meno conveniente sotto il profilo fiscale.

L’approvazione degli ETF Solana dovrebbe includere anche un ok per la modalità in kind, ovvero con versamento all’ETF della crypto e non di dollari da convertire poi. La cosa dovrebbe poi finire a cascata anche su BTC e ETH con i loro ETF quotati negli USA.

  • Questione staking

La questione staking incluso negli ETF è altrettanto importante. La vecchia gestione di Gary Gensler aveva negato ogni tipo di possibilità che fosse inclusa negli ETF su Ethereum. SEC però si sta incontrando da tempo con i gestori proprio per trovare una quadra. Quadra che con ogni probabilità verrà trovata presto e che permetterà a tutti gli altri ETF (Solana, etc.) di avere questa funzionalità, che renderebbe gli ETF stessi… fruttiferi. Un grosso cambiamento di paradigma che potrebbe contribuire all’arrivo di importanti capitali all’interno del mondo crypto, sempre per via degli ETF.

A che punto siamo con Ripple?

Solana si è conquistata la scena, date anche le evoluzioni (importanti) di cui sopra. Si è smesso però di parlare dell’ETF su Ripple, anche quello in rampa di lancio e pronto a conquistarsi un posto nelle piazze USA.

Non ci sono state evoluzioni, non ci sono stati aggiornamenti, ma il motivo è presto spiegato.

  • No, non c’entra la questione causa con SEC. Non è ancora tecnicamente chiusa, si attende l’ok da parte dei giudici, ma questo non vuol dire che la cosa sia di ostacolo all’ok. Tutt’altro, su quel fronte non c’è più nulla di cui temere.
  • No, non è per disinteresse di SEC. L’agenzia che governa i mercati negli USA ha questioni più pressanti su Solana perché Osprey e REX hanno fatto filing su un ETF Solana che sarà quasi automatico, sconveniente fiscalmente (per il cavillo utilizzato) ma che mette pressione affinché SEC non penalizzi i gestori che sono passati dalla strada… corretta.

Nel frattempo il prezzo di XRP è al palo, comprensibile dopo una corsa incredibile che si è avuta durante il periodo che va dall’elezione di Donald Trump a oggi.

Cè dunque da portare un po’ di pazienza, fosse anche soltanto perché i segnali da parte dei mercati e degli istituzionali di euforia verso il settore ci sono tutti. Queste azioni crypto hanno target molto elevati, almeno per una delle principali banche d’affari del mondo. Segnale, ancora una volta, che c’è chi crede nel settore e non vuole in alcun modo credere che sia già tutto finito.

Cosa dire degli ETF di Trump?

Truth Social ha fatto richiesta per l’approvazione di due diversi ETF. Il secondo è il più interessante: è ibrido, perché include sia Bitcoin che Ethereum e al tempo stesso avrà una sorta di gestione attiva. Il rapporto tra BTC e ETH sarà liberamente determinato dal gestore.

Una soluzione che permetterà al gruppo guidato da Trump di favorire ETH, al quale è più legato con le sue attività? Troppo presto forse per dirlo e – cosa più importante – prematuro perché non sappiamo quanto questi prodotti saranno eventualmente apprezzati dai mercati.

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