Nella giornata di ieri è arrivata una grande notizia per l’ecosistema Solana: finalmente arrivano sulla chain le tanto attese azioni tokenizzate, che saranno scambiabili liberamente in DeFi 24/7. Il tutto è reso possibile da xStocks, progetto sviluppato da Backed Finance, con cui sono stati emessi token dallo standard SPL, che rappresentano azioni ed ETF statunitensi, garantiti da un collaterale reale.
In parallelo alcuni exchange centralizzati come Kraken e Bybit, partner dell’iniziativa, hanno già integrato la nuova offerta, permettendo l’acquisto diretto di questi asset anche agli utenti retail in oltre 180 paesi, esclusi U.S e ed altre giurisdizioni limitate.
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In questo articolo approfondiamo questa novità, vediamo tutti i vantaggi di un approccio simile, ed anche le attuali limitazioni. Sembra tutto molto bello ma ci sono alcune importanti precisazioni da fare: le vediamo qui di seguito!

Xstocks porta le azioni tokenizzate sulla blockchain di Solana
Ne avevamo parlato appena un mese fa di come l’exchange di criptovalute Kraken, dopo l’ottenimento della licenza MiFID II in Europa, stesse considerando la possibilità di offrire azioni tokenizzate ai propri utenti, tramite l’infrastruttura tecnologica di Solana. Ecco che a breve distanza le idee si trasformano in realtà: ieri è stato inaugurato il progetto xStocks lanciando on-chain di fatto oltre 60 prodotti tra azioni ed ETF. Tra i titoli più noti citiamo ad esempio Apple, Tesla, Nvidia, Strategy, Circle, Netflix, Meta, Robinhood, Coinbase, Amazon, Microsoft, oltre a fondi quotati in borsa come SPDR Gold e SPY.
È bene ricordare che tutti questi asset saranno emessi in forma tokenizzazione tramite token SPL (standard ufficiale Solana), e coperti da un garanzia 1:1. Ciò significa che ogni token rappresenta una singola azione reale, detenuta in custodia da Backed Finance o da un’entità regolamentata. Potete trovare una lista aggiornata dei prodotti disponibili, con tanto di scheda tecnica associata, sul sito ufficiale di xStocks.
- Dove si possono negoziare?
Avete sostanzialmente 3 alternative: su Bybit EU, su Kraken e su i vari DEX dell’ecosistema Solana. Il trading è aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Gli asset sono trasferibili on-chain, con regolamento pressoché istantaneo.
Guida pratica a come scambiare le azioni on-chain su Solana
Mentre la compravendita su exchange appare semplice ed immediata, la stessa operazione su DEX richiede qualche accorgimento in più. Innanzitutto, potete eseguire lo scambio su qualsiasi piattaforma decentralizzata integrata con Solana, tra cui Jupiter, Raydium, Kamino. Dovrete però fare attenzione a selezionare le pool con la maggiore liquidità, per evitare un price impact esagerato.
Detto ciò, per partire dovete prima di tutto andare sul sito web ufficiale di xStocks, come mostrato sopra, o di Backed Finance e scegliere l’azione che volete tradare in DeFi. A questo punto copiate l’address Solana corrispondente e lo incollate sulla barra di ricerca del DEX (o cliccate direttamente trade). Selezionate il primo risultato che appare, come NVDAx nel nostro caso, e impostate la moneta contro il quale effettuare lo scambio. Al momento è più vantaggioso scambiare contro USDC, e non con SOL, dove troviamo uno slippage maggiore.
Potete anche digitare direttamente il ticker dell’azione tokenizzata ( ticker stocks +x), come NVDAx, TSLAx, MSFTx, e vedere se appare direttamente disponibile per lo swap senza incollare l’address. È comunque consigliato verificare sempre il contratto per evitare di imbattersi in versioni scam o fake.
I vantaggi di questa novità
Chiaramente l’introduzione degli xStocks su Solana apre le porte ad un mondo di nuove opportunità. Da un punto di vista più concettuale, l’iniziativa allarga la presenza e la capacità delle borse blockchain portando strumenti finanziari tradizionali, come azioni ed ETF , direttamente dentro l’ecosistema DeFi. Gli utenti retail europei potranno di fatto acquistare e vendere questi prodotti senza dover uscire dal mondo crypto. Allo stesso tempo si va verso un’integrazione più profonda tra finanza decentralizzata e TradFi, migliorando l’efficienza della liquidità e riducendo i costi di gestione per i provider.
Poi, cosa probabilmente più impattante lato utente, entra in atto la possibilità di utilizzare questi asset, che hanno tendenzialmente volatilità minore rispetto alle criptovalute, come collaterale presso piattaforme di lending. Così si potranno prendere prestiti, garantiti da stocks anziché ETH o altre monete crypto native.
Infine, soprattutto in questo primo momento, si aprono nuove occasioni di liquidity mining per coloro che vogliono offrire i propri asset come liquidità per il trading degli altri utenti. In questa fase, dove c’è ancora poca liquidità, troviamo APR molto invitanti, che superano anche la soglia del 100%, come ad esempio sulla pool TSLAx-USDC. Ricordate però che c’è il rischio di impermamente loss.
Cosa NON migliora xStocks su Solana?
A differenza di come milantato da certi pseudo-influencer da quattro soldi, l’introduzione delle azioni tokenizzate on-chain su Solana non eliminerà gli obblighi fiscali a cui, quantomeno gli utenti italiani, restano comunque soggetti. Non cambia assolutamente nulla il fatto che un’azione sia acquistata su un DEX tramite wallet pseudo-anonimi piuttosto che off-chain, né tantomeno che l’operazione sia svolta con stablecoin come USDT ed USDC. Si dovrà comunque pagare il 26% sulle plusvalenze (profitti) che coinvolgono queste operazioni.
Quest’ultime infatti sono ampiamente considerate come criptovalute EMT( e-money token), sulla scia di quanto stabilito dal Regolamento Mica, ed in seguito recepito dal regolatore italiano. È FOLLE pensare che una plusvalenza registrata tramite uno scambio, vendita o cessione a titolo oneroso di una crypto con USDT ( che è la stable più diffusa al MONDO con oltre $150 miliardi di capitalizzazione) non implichi nessuna tassazione.
Sul tema si è già espressa l’Ade in seguito ad un sollecito da parte Capogruppo Lega Commissione FINANZE Giulio Centemero. Con USDT vi è una ragionevole assimilazione a un diritto di credito di natura nominale nei confronti dell’emittente, ossia Tether, che promette di rimborsare ogni token con un corrispettivo in dollari USA. Non fatevi abbindolare dal circo che leggete su X.
Un’adozione ancora marginale
C’è infine un ultimo tema da considerare in relazione alle azioni tokenizzate su Solana. Sebbene tutto questo sia molto positivo per l’intera industria crypto, dobbiamo fare i conti con un’adozione ancora marginale di questi asset, soprattutto in Europa, e con liquidità a supporto ancora bassa. Finché vedremo pool in DeFi come una liquidità di pochi milioni di $, saremmo ben lungi dal gridare all’innovazione del secolo