C’è qualcosa di strano nell’ultima comunicazione obbligatoria di Strategy a SEC, arrivata per segnalare l’acquisto di circa 500 milioni di dollari in Bitcoin e anche… un’altra manovra che attiene alla strategia del gruppo per averne sempre di più a disposizione.
Secondo quanto è riportato dal documento infatti – che puoi consultare qui, è stato assegnato un dividendo di 2$ per singola azione ai detentori di azioni speciali STRK e di 2,64$ invece per i detentori di STRF. Sono stati pagati? Sì. E senza vendere Bitcoin, come invece temeva qualcuno.
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Vendere azioni classiche, per pagare i dividendi delle altre
Chi ci segue sul Canale Telegram VIP conoscerà già a fondo la situazione. Strategy ha sul mercato tre tipi diversi di azioni, delle quali due con privilegi speciali relativamente ai dividendi. Azioni – con il ticker di $STRF e $STRK – che sono state emesse in passato (e che continuano a essere emesse) proprio per raccogliere capitali per acquistare Bitcoin.
C’è una prima notizia importante che riguarda queste specifiche azioni: sono stati approvati i primi dividendi, come abbiamo visto sopra rispettivamente di 2,00$ e di 2,64$. Ma come sono stati pagati? Vendendo Bitcoin?
Era questa la paura, dato uno spostamento di Bitcoin avvenuto proprio un paio di giorni fa dai wallet che – si presume – sono legati ai servizi di custodia che sono utilizzati da MSTR.
Per farsi passare ogni tipo di preoccupazione basta in realtà leggere il documento inviato a SEC per comunicare l’esito dell’operazione, che recita:
Il 2 giugno 2025, la Società ha annunciato che il proprio consiglio di amministrazione ha approvato dividendi trimestrali in contanti pari a 2,00 dollari per azione sulle Azioni STRK e circa 2,64 dollari per azione sulle Azioni STRF, entrambi da pagare il 30 giugno 2025 agli azionisti registrati alla chiusura degli scambi del 15 giugno 2025. Il calcolo del dividendo trimestrale per le Azioni STRF tiene conto dei dividendi maturati a partire dal 25 marzo 2025, data di emissione iniziale delle Azioni STRF.
Il 30 giugno 2025, la Società ha finanziato questi pagamenti utilizzando i proventi netti derivanti dalla vendita di azioni nell’ambito del proprio programma ATM. La Società potrebbe continuare a utilizzare i proventi derivanti da future vendite di azioni nell’ambito del programma ATM per scopi societari generali, inclusi i pagamenti di dividendi sulle proprie azioni privilegiate.
O più in breve: si possono emettere azioni ordinarie per offrire dividendi ai detentori di azioni speciali, senza che sia necessario operare alcuna vendita di Bitcoin.
Ovviamente sarà tanto più facile procedere in questo senso tanto più sarà alta la quotazione delle azioni ordinarie di Strategy.
Azioni ordinarie che hanno chiuso nella giornata di ieri in rialzo del 5,30%, performando meglio dell’asset di riferimento, ovvero Bitcoin, e che sono rimaste sullo stesso livello di prezzo anche nell’after market.
Le mille strade di Saylor
Comunque la si pensi su Saylor, gli va riconosciuta una grande capacità di ingegneria finanziaria, ovvero di creare titoli appetibili per il mercato con i quali attirare capitali da investire poi in Bitcoin.
L’emissione di azioni ordinarie al fine di pagare dividendi è inoltre – vale quanto segnalato nel form inviato a SEC – un metodo che potrà essere utilizzato anche in futuro. Anche qui, un ulteriore scudo dalla vendita obbligatoria di Bitcoin accumulati.
conosco un altro metodo che funziona alla grande finchè la gente continua a comprare, magari portando pure gli amici!
Come faceva la sigla del Gratta&Vinci? Ve la ricordate?
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