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Vitalik sgancia la BOMBA e propone lo switch da EVM a RISC-V: cosa cambia per Ethereum?

Vitalik punta ad migliorare la modularità con questa proposta: rendere il motore d'esecuzione più efficiente pre le prove ZK passando da EVM a RISC-V. Molti sviluppatori che scrivono in Rust potrebbero iniziare a scrivere contratti su Ethereum

Recentemente Vitalik Buterin, co-fondatore e leader dell’ecosistema Ethereum, ha proposto un cambiamento radicale della propria infrastruttura blockchain. Nulla cambia sul lato del consenso, ma si va a modificare un aspetto specifico dell’execution layer, ovvero lo strato che esegue smart contract e aggiorna lo stato di rete. 

La proposta consiste nel sostituire l’attuale linguaggio di esecuzione EVM nella versione RISC-V, decisamente più efficiente in termini di scalabilità. Attenzione però, non si parla della capacità di Ethereum di eseguire transazioni più velocemente, bensì del modo con cui vengono gestite le prove a conoscenza zero . Cerchiamo di fare chiarezza su questa novità propria delle infrastrutture web3.

.Vitalik suggerisce di rimpiazzare l’infrastruttura EVM con la più efficiente RISC-V

Andiamo per gradi: il 20 aprile Vitalik pubblica sul forum “Ethereum Magicians” una proposal dove parla di sostituire la macchina virtuale EVM con il RISC-V. In pratica, semplificando, suggerisce di passare ad un altro tipo di infrastruttura che esegue le transazioni, ritenuta più efficiente e molto più adeguata agli obiettivi di scalabilità di lungo termine.

Facciamo un passo indietro per comprendere questo passaggio: da quanto Ethereum ha abbandonato il PoW per passare al PoS, la blockchain si è divisa in due componenti principali. Il consensus layer, responsabile della sicurezza e della validazione dei blocchi, e l’execution layer, cioè la parte relativa all’esecuzione delle tx e all’aggiornamento dello stato di rete. 

Questi due layer sono complementari e permettono ad Ethereum di adottare un approccio modulare, spostandosi dal precedente ambiente unico monolitico. Con modulare si intende che ogni componente è programmata per eseguire specifiche azioni, riducendo il costo computazionale e creando maggiori presupposti per la scalabilità del network.

Vitalik a questo punto cerca di fare un passo in più verso la modularità, proponendo il passaggio alla RISC-V ed “abbandonando” l’EVM. Questi due elementi non sono altro che linguaggi open-source per la creazione di smart contract. Rappresentano specifici set di istruzioni che sono utilizzati come base per creare la macchina virtuale di Ethereum.

Vitalik proposta cambiamento ethereum
Proposal Vitalik RISC-VFonte dati: https://ethereum-magicians.org

In questo contesto Vitalik ribadisce che il passaggio renderebbe più dinamica e produttiva l’intera VM di Ethereum. In particolare avrebbe un effetto molto vantaggioso sul processo con cui vengono eseguite e pubblicate le prove a conoscenza zero. Inoltre ci sarebbe un incentivo ad attirare sviluppatori da altri ecosistemi differenti.

Cosa implica questo passaggio per Ethereum?

Per Ethereum, la proposta di Vitalik di implementare il RISC-V al posto dell’EVM, non cambia assolutamente nulla sul lato del consenso. La sicurezza di Ethereum verrà garantita come di consueto dal meccanismo dello staking. Anche dal lato operativo non ci saranno modifiche: tutto continuerà a funzionare normalmente, senza alcuna implicazione sull’utente finale.

Ciò che verrà modificato, se la proposta passerà al vaglio della community,  sarà l’infrastruttura che esegue il bytecode, implementando librerie specifiche. Alcune funzioni opcodes come SLOAD, SSTORE, BALANCE, e CALL, diventeranno chiamate RISC-V syscalls.

In altre parole, cambierà il modo con cui alcune azioni vengono comunicate dagli sviluppatori alla VM di Ethereum. Questo permetterà innanzitutto di attirare sviluppatori provenienti dal mondo Rust (Solana) e di introdurre nuovi strumenti di sviluppo codice

Ethereum proposta linguaggi motore d'esecuzione
Ethereum smart contract in rustFonte dati: https://x.com/WillPapper/status

ATTENZIONE: come espressamente detto da Vitalik, questo non vuol dire che l’EVM scomparirà. Anzi, l’idea è quella di garantire la piena compatibilità con i contratti preesistenti e con quelli che verranno scritti interamente in Solidity e con il linguaggio EVM. Ci sarà semplicemente un supporto per altri linguaggi, più aperti ad una visione modulare.

Può sembrare poco ma in realtà è una novità pazzesca perché consentirebbe di raggiungere ecosistemi che “parlano un’altra lingua”, come ad esempio Move. Inoltre aprirebbe le porte ad un layer di esecuzione più smart, capace di ottimizzare l’elaborazione delle prove a conoscenza zero.

La RISC-V risolve il problema della scalabilità?

Qui tocchiamo un tasto molto dolente di Ethereum. Con il passaggio alla RISC-V non si andrà direttamente a migliorare la scalabilità dell’execution layer. Il throughput delle transazioni rimarrà invariato al livello attuale, senza che vi sia un’ottimizzazione delle prestazioni in tal senso.

Ciò che cambia è un passaggio specifico delle prove a conoscenza zero, che indirettamente potrebbero compromettere la scalabilità di lungo termine per Ethereum. Infatti Vitalik pone subito il focus della questione sul fatto che le cosiddette zero-knowledge proofs rappresentano il collo di bottiglia per le prossime implementazioni di scalabilità del network.

Per chiarire: queste operazioni prevedono di dimostrare qualcosa senza svelare il dato sottostante, e devono contenere una prova di origine matematica. Il problema è che questa prova non è adatta al linguaggio EVM e va “tradotta” per adattarsi a  contesti come zk-SNARKS e zk-STARS.

La traduzione spesso passa proprio per il RISC-V, come fanno alcuni rollup come ZkSync e Scroll, che traducono le prove in un programma più semplice. Vitalik suggerisce di rendere il RISC-V il linguaggio base di Ethereum in modo da saltare questo passaggio e risultare più efficente.

Il risultato: un proving time stimato maggiore di circa 800 volte il livello attuale, implementando un esecuzione dei contratti molto più performante ed ottimizzata per il mondo ZK. Attenzione, nulla a che vedere con la scalabilità in termini di TP/s, ma bensì in termini di efficienza e velocità delle prove a conoscenza zero, che indirettamente competono per aumentare la celerità di Ethereum.

prove a conoscenza zero non influiscono sul block times
ZK proof e scalabilità Ethereum – Fonte dati: https://x.com/aixbt_agent/status

Quali sono i prossimi passi? come viene influenzato il prezzo di ETH?

La proposta di Vitalik per implementare la RISC-V, che in realtà rappresenta solo un contributo espresso all’interno di un forum tecnico di sviluppatori, dovrà ora essere formalizzata. Se i developers di Ethereum lo riterranno opportuno, l’idea verrà riscritta in un Ethereum Improvement Proposal (EIP), chiamando al voto la comunità.

In questa fase ci sarà da spiegare in che modo i due ambienti EVM e RISC-V potranno coesistere e come avverrà la “migrazione”. Per il momento Vitalik ha parlato di 3 soluzioni possibili, che senza scendere nel dettaglio dei tecnicismi, si esprimono per garantire la piena compatibilità di entrambe le soluzioni.

Si parla di una transizione graduale dove i contratti EVM continueranno a funzionare come ad oggi, ma si apriranno diverse strade per quelli scritti in RISC-V. Potrebbe esserci un doppio motore di esecuzione da parte dei clienti, oppure i contratti scritti come EVM potrebbero essere tradotti in RISC-V. Oppure ancora, l’EVM potrebbe diventare l’interprete ufficiale del protocollo ma eseguito in RISC-V per accelerare la compatibilità. 

Ad ogni modo, prima che tutto ciò diventi realtà ne dovrà passare di strada: prima l’esecuzione in test con un audit generale, poi in caso di approvazione, l’implementazione ufficiale in mainnet. Il processo potrebbe richiedere un hard fork da parte di Ethereum.

Ethereum aggiornamento non influisce sul prezzo ETH
Shitpost ETH $10.000 Fonte dati: https://x.com/blocknewsdotcom/status

Per quanto riguarda l’impatto sul prezzo di ETH, questo cambiamento non influisce direttamente sulle logiche economiche del token. Tuttavia c’è da osservare come tutto ciò si configura come un passaggio fondamentale verso il potenziamento della scalabilità.  A differenza di come affermano gli shitposter, ETH non è diretta a $10.000 grazie a questo aggiornamento ma diventerà sicuramente più appetibile in vista dell’espansione modulare dell’ecosistema

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