SEC ha rinviato l’approvazione dell’ETF su Solana proposto da Grayscale. Era un rinvio atteso (anche gli altri veicoli di questo tipo sono stati rinviati) e non è un problema di alcun tipo né per $SOL né per il processo di approvazione finale, che dovrebbe arrivare a conclusione con un’approvazione.
SEC – che sta valutando con i gestori alcune questioni tecniche riguardanti gli ETF su crypto alt – si è presa altro tempo per decidere. Con ogni probabilità quando vedremo arrivare aggiornamenti dei form S-1 dei diversi gestori, vorrà dire che ci saremo (o quasi).
SEC si sta prendendo il tempo necessario anche per discutere questioni come lo staking – che sono state sollevate anche da BlackRock in un recente incontro con il regolatore e che è il vero pallino degli intermediari che vogliono proporre ETF su asset Proof of Stake e che dunque potrebbero offrire agli investitori dei rendimenti.
Rinvio: ma è davvero un dramma?
Anche se gli investitori crypto sono dal dramma facile, il rinvio dell’ETF su Solana proposto in approvazione da Grayscale non lo è. È qualcosa che tutti si aspettano e che infatti i mercati non hanno sfruttato per reagire al ribasso.
SEC, nonostante l’aria sia cambiata, ha bisogno ancora di tempi tecnici, di discussioni, di incontri con i gestori e della sistemazione di qualche questione tecnica. Su tutte quella dello staking, che riguarda la possibilità per gli ETF si utilizzare validator per ottenere dei rendimenti.
Una questione complessa dato che gli ETF almeno in via generale non dovrebbero poter impiegare gli asset che hanno in cassa. Una questione però che arriverà a una soluzione – a meno di clamorose sorprese da parte del regolatore USA – con l’approvazione di questo come di altri ETF.
- Si è fatta avanti anche BlackRock
Si è fatta avanti anche BlackRock in un recente incontro con SEC, proprio per discutere la questione staking – che nel caso del gestore guidato da Larry Fink però riguarda Ethereum. Per quanto anche BlackRock debba sottostare alle decisioni del regolatore USA, riteniamo che le pressioni esercitate da un gruppo così importante prima o poi avranno la meglio anche su eventuali resistenze.
Appuntamento tra 45 giorni?
Sì, saranno probabilmente tutti necessari per procedere a un’approvazione. Ci aspettiamo – come d’altronde si aspettano anche gli analisti di Bloomberg – l’approvazione di questo come di ETF su altri asset crypto già nel 2025.
Sarà un buon veicolo di liquidità verso certi asset, per quanto la domanda potrebbe non essere sui livelli né di quella di Bitcoin né di quella di Ethereum. La presenza di certi asset sui mercati regolamentati sarà comunque un segnale positivo e un ulteriore mercato che prima era precluso al mondo delle criptovalute.