Siamo davvero alla frutta. Ecco l’ennesimo caso di un personaggio pubblico che lancia la sua memecoin crypto: questa volta è toccato ad Hasbulla Magomedovich, noto influencer e tiktoker russo affetto da nanismo. Famoso per il suo aspetto da “eterno bambino” ed i suoi video ironici, ora sta provando ad entrare sul mercato delle criptovalute con la sua moneta meme. In meno di 24 ore ha raccolto la bellezza di $20 milioni attraverso una fantomatica presale, che però sembra nascondere del marcio.
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Sempre la stessa solfa: si inaugura una raccolta fondi sfruttando la propria popolarità e l’hype del momento e si finisce per fregare chi vi partecipa o chi prova ad acquistare la moneta sul mercato secondario, allettato da promesse di facile guadagno. In questo caso, con Hashbulla, abbiamo anche un ulteriore campanello d’allarme basato sul suo comportamento passato nel settore crypto.
L’influencer Hasbulla raccoglie $20 milioni in una crypto presale e lancia la memecoin $BULLA
Il famoso nano di Tiktok ed Instagram Hasbulla, dove conta complessivamente 3,4 milioni di followers, sta per inaugurare la sua memecoin crypto. Dopo i cantanti, gli streamer ed i campioni sportivi, ora tocca anche lui entrare con il naso rosso nel circo delle celebrità che ruggano la propria community per un tornaconto personale. Clamorosamente, come riportato anche da Arkham Intelligence, il personaggio ha raccolto $20 milioni in presale in poche ore dall’annuncio ufficiale della memecoin $BULLA.
Oltre 8.700 indirizzi hanno partecipato a questa raccolta fondi, effettuata interamente su BNB chain tramite la stablecoin USD1, la stessa del progetto World Liberty Financial di Donald Trump. Addirittura sembra che il wallet della presale in mano ad Hasbulla ora sia tra i top 10 holders di USD1. Una vera e propria whale, però nana.
La memecoin non è ancora stata lanciata: la presale è stata completata e nelle prossime ore probabilmente arriverà l’annunciò ufficiale del TGE. Nel frattempo Hasbulla ne approfitta per fare engagement su Twitter, dove anche qui conta una buona fama con 467.000 followers, con contenuti shitpost e le solite cantilene sulla decentralizzazione e libertà. Inutile dire che è tutta una strategia di marketing per attirare più polli possibile da spennare.
Perché non fidarsi della memecoin di Hasbulla?
Qualcuno potrebbe chiedersi perché, noi di Criptovaluta.it, partiamo prevenuti in merito alla memecoin di Hasbulla. D’altronde non c’è la certezza che il personaggio cercherà di guadagnare soldi alle spalle della sua community, ma abbiamo buone ragioni per credere che sarà così. In primis, abbiamo già parlato di come il mondo marcio delle presale spesso nasconda grossi raggiri mascherati da opportunità di guadagno. Troviamo quasi sempre tokenomics criminali e creatori del token che si tengono il grosso del circolante per dumpare in faccia agli altri utenti. È quasi sempre una fregatura.
Quel “quasi”, in questo caso possiamo anche ri-mangiarcelo, perché il mitico Hasbulla nasconde un passato da scammer. Qualche mese, fa a dicembre 2024, aveva lanciato un’altra memecoin, chiamata $BARSIK, con modalità simili. Il risultato? Da $360 milioni di market cap agli attuali $1,8 milioni. Non serve aggiungere altro per capire che verosimilmente, anche con $BULLA, l’epilogo sarà lo stesso. Potrebbe esserci inaspettatamente un breve pump iniziale per attirare qualche traders, ma il rugpull finale è già scritto.
Fate attenzione alle crypto dei personaggi pubblici
Questo di Hasbulla è solo la punta dell’iceberg di un movimento alquanto fetente che cerca di estrapolare valore vendendo crypto immondizia agli utenti poco navigati nel settore. Da ormai qualche anno gli influencer cercano di monetizzare il proprio seguito con queste tecniche, che se analizzate in profondità, risultano al limite della truffa. Ora però sembra che questo movimento stia prendendo una piega sempre più drammatica, con casi di presale e memecoin scam sempre più frequenti.
Fate ben attenzione quando vedete un personaggio pubblico entrare nel mondo crypto di colpo, soprattutto se fino al giorno prima non aveva mai menzionato Bitcoin. Nella maggior parte dei casi, queste persone sono semplicemente seguite da un agenzia che gestisce tutto il processo, senza che loro debbano nemmeno informarsi su come funziona il settore. Come successo nel caso del token Libra del presidente argentino Milei, lanciato sotto la guida dell’imprenditore Hayden Davis.
Ci auguriamo che questo trend a dir poco subdolo possa finalmente cessare di esistere nei prossimi mesi. Allo stesso tempo, ci auguriamo che qualcuno, magari un holder di $FARTCOIN, prima o poi incontri Hasbulla in ascensore e decida di regolare i conti alla sua maniera.