Se non vendi non perdi: abbiamo sentito tante volte questo modo di giustificare (e di giustificarsi) quando abbiamo investito in un asset – crypto, Bitcoin o altro – e vogliamo non guardare al rosso del nostro portafoglio. Tecnicamente è vero: le perdite si realizzano nel momento in cui vendiamo o comunque chiudiamo la posizione.
Le cose però sono più complicate di così. E apriamo con questo approfondimento un tema che affronteremo sia durante le nostre prossime live su YouTube, sia sul Canale VIP Premium su Telegram legati al nostro brand.
Prima di passare all’articolo – ottieni qui 5$ di bonus con Bybit. Ti basta visitare il link per ottenere il bonus, che ti sarà versato sulla futura piattaforma europea, che parte il prossimo 1° luglio.
C’è un punto molto semplice che vorremmo sottoporti. Il capitale che hai impegnato in questo o in quell’altro investimento poteva essere impiegato altrove. Ovvero, investendolo in un asset, facciamo che sia Bitcoin o qualunque altra criptovaluta, non lo stai investendo altrove. E dunque ti stai perdendo dei potenziali rendimenti.
Un modo intelligente di calcolare questo costo è di vedere quanto rendono i bond USA a breve scadenza. Titoli storicamente sicuri e che nel corso degli ultimi mesi hanno avuto dei rendimenti vicini al 4%. Puoi prendere per buono dunque quel 4%, o magari anche abbassarlo un po’ facendo riferimento ai bond tedeschi o ai pochi che hanno rendimenti più bassi.
È un guadagno mancato, che avresti ottenuto impegnando i tuoi capitali in asset sicuri e con rendimenti pressoché garantiti.
No, non stai direttamente perdendo soldi, ma comunque ti stai perdendo dei guadagni che avresti ottenuto senza grossi sbattimenti e senza grossi rischi.
Quindi almeno indirettamente il tuo investimento ha dei costi anche se dovesse rimanere perfettamente statico in termini di prezzi.
Sul Canale Telegram di Criptovaluta.it siete in tanti a scriverci che quell’investimento fatto al top del precedente ciclo lo tenete comunque in portafoglio perché non volete venderlo in perdita.
La domanda da farvi è però un’altra: lo ricomprerei a questo prezzo? Se la risposta è no, allora può essere intelligente valutare un’uscita dall’asset. E, aggiungiamo noi, se la proiezione di prezzo di lungo periodo che avete non supera il rendimento dei bond USA, forse ci sono modalità più intelligenti di impiegare il capitale.
Contro quel cimitero di croci crypto del quale vi ha parlato più volte anche il nostro Alessandro Lavarello in diversi approfondimenti. E per una gestione che non è necessariamente più attiva, ma più smart del proprio capitale.
Quanto abbiamo cercato di illustrare è valido tanto per chi investe piccoli capitali tanto per chi invece ne investe di più importanti.
E per chi vuole saperne di più, qui c’è la nostra live di giovedì scorso, dove parliamo di sistemi di rendimento con diversi gradi di rischio anche nel mondo crypto. Sono anche quelli impieghi che potrebbero essere più intelligenti di quelli attuali con il tuo capitale.
Arrivano, a mercati chiusi, i dazi di Donald Trump. Cosa rischia ora il mercato…
Tether abbandona 5 blockchain dove i volumi erano troppo bassi per giustificare lo sforzo.
Il matrimonio tra Ripple e Ethereum funziona. Ecco il record!
Ripple guida la corsa crypto con +35% nel 2025. ETF in arrivo, licenza bancaria…
Arrivano, a mercati chiusi, i dazi di Donald Trump. Cosa rischia ora il mercato…
C'è profumo di ottimismo nell'aria, sopratutto dal comparto altcoin.
HYPE cresce del 5,5% nelle ultime 24 ore, ma non è l'unica cosa che…
Tether abbandona 5 blockchain dove i volumi erano troppo bassi per giustificare lo sforzo.
Il matrimonio tra Ripple e Ethereum funziona. Ecco il record!