Se le blockchain fossero aziende, dovremmo valutarne la sostenibilità economica – e le prospettive future – da quanto incassano di commissioni. Ovvero da quanto sono disposti a pagare i “clienti”, che poi saremmo noi, per utilizzarle. La classifica delle fee – come vedremo più avanti – non è molto diversa dalla classifica della capitalizzazione di mercato, con qualche incredibile sorpresa però che dovrebbe far riflette.
È certamente vero che si tratta di un dato tutto sommato parziale – e che non racconta tutta la storia di una chain e neanche il suo presente. È altrettanto vero però che alla fine siamo in un libero mercato assoluto – dove ciascuno può scegliere la chain che preferisce per sviluppare Dapp oppure per effettuare transazioni.
Una situazione che invitiamo tutti i nostri lettori a considerare – anche allo scopo di capire chi muove cosa, chi riceve quanto e in particolare chi è la più gettonata da chi poi – alla fine della fiera – ci mette i soldi veri.
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La classifica degli ultimi 30 giorni sulle commissioni
Partiamo subito con il dato nudo e crudo. Quale blockchain ha incassato di più nel corso degli ultimi 30 giorni? Tenendo conto dei dati forniti da Token Terminal, stilare la classifica non è difficile:
POSIZIONE | CRYPTO | INCASSO IN FEE |
---|---|---|
1 | Tron | 342 milioni di dollari |
2 | Ethereum | 39 milioni di dollari |
3 | Solana | 30 milioni di dollari |
4 | Bitcoin | 14,7 milioni di dollari |
5 | BNB | 13,8 milioni di dollari |
C’è una prima sorpresa. Bitcoin è addirittura quarto, complice un periodo di grande attenzione dagli investitori istituzionali che però non si sta riflettendo sulle transazioni direttamente onchain. È il trionfo della narrativa dello Store of Value. E quindi di un Bitcoin che va comprato senza essere spostato.
Ci sono poi altre considerazioni da fare. Chi totalizza di più, come smart contract / app, in termini di commissioni? Sarà un’altra classifica rivelatrice:
POSIZIONE | CONTRATTO / APP | COMMISSIONI GENERATE |
---|---|---|
1 | Tether | 432 milioni di dollari |
2 | Circle USDC | 188 milioni di dollari |
3 | PancakeSwap | 67 milioni di dollari |
4 | Uniswap | 59,7 milioni di dollari |
5 | Lido Finance | 55,7 milioni di dollari |
Anche qui la fotografia è molto interessante e particolare. Siamo infatti davanti ad uno strapotere del settore stablecoin – che i più cinici obietteranno essere uno spostamento di denaro fiat onchain, e quindi poca roba per un sistema, quello crypto, che voleva cambiare il mondo.
Cosa ci dicono questi numeri?
Sono una fotografia molto interessante di diversi fattori che stanno contribuendo alla conformazione attuale di mercato. Dal basso numero di transazioni su Bitcoin alla prevalenza di Tron in quanto legata al mondo fiat di Tether – ancora una volta secondo i più cinici.
Sembrerebbe inoltre ormai chiara la consacrazione di Solana come credibile alternativa a Ethereum, almeno in altri contesti. Non male per una chain che in molti davano per spacciata.