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Record stablecoin su Ethereum: crescita IMMENSA dal 2018 !

Le stablecoin dominano lo spazio Ethereum, segnando nuovi record di capitalizzazione. il token ETH però non sembra trarne vantaggio, quantomeno a livello speculativo

Ethereum continua a lasciare l’amaro in bocca ai suoi investitori in questo 2025, mentre il comparto stablecoin prosegue la sua inarrestabile corsa al rialzo. Il loro ruolo chiave nell’alimentare la liquidità dei mercati crittografici e le crescenti integrazioni tra i protocolli DeFi  stanno spingendo la capitalizzazione di questi asset verso nuovi record.

Dal lontano 2018, anno in cui le stablecoin iniziavano a circolare per la prima volta on-chain, la loro crescita è stata vertiginosa: parliamo di un aumento impressionante di 1.000.000 volte.

Purtroppo però questo boom non si riflette sulla price action di ETH, che continua ad essere scambiato a prezzi poco appetibili, soprattutto se paragonato al valore che la sua infrastruttura riesce a proteggere.

Nel frattempo anche al di fuori dell’ecosistema Ethereum si registrano incrementi significativi, tanto da lasciare a bocca aperta anche gli esperti del settore. Approfondiamo la questione di seguito.

Stablecoin in espansione sulla blockchain di Ethereum 

Da inizio 2024 la capitalizzazione delle stablecoin sulla blockchain Ethereum ha avviato una fase di crescita senza stop. Dai $76 miliardi di dollari siamo arrivati agli attuali $133 miliardi, per un aumento del 75%. Dopo aver subito un ridimensionamento con il bear market del 2022, la presenza di questi token sul mercato è tornata più forte che mai. Ora siamo nuovamente sopra i massimi di 3 anni fa, ma un con outlook molto più invitante.

I casi d’uso si sono moltiplicati: dai semplici pagamenti P2P alle opportunità di generare yield in DeFi, fino al loro utilizzo come asset nei nuovi modelli di finanziamento on-chain e nei mercati RWA. Le stablecoin sembrano le vere protagoniste di questo ciclo di mercato, capaci di offrire molti più vantaggi rispetto ai classici utility e governance token, spesso assenti di  una trazione speculativa in grado di proteggerli dagli effetti di volatilità.

Ethereum presenza stablecoin
Ethereum stablecoin supplyFonte dati: https://www.theblock.co/data/stablecoins

Molto interessante notare come la distribuzione di stablecoin su Ethereum sia cambiata durante gli ultimi anni. All’inizio, nel 2018 c’era spazio solo per Tether (USDT), prima vera moneta sbarcata sulla blockchain in tempi non sospetti. Nei due anni successivi sono intervenute anche Circle (USDC) e Maker (DAI), oltre ad altre piccole alternative che non hanno mai preso piede.

Oggi, nonostante l’evoluzione e la crescita, la situazione su Ethereum ricorda ancora quella del 2020: due sole stablecoin, USDT e USDC, continuano a controllare circa il 90% del market share. Il resto è diviso tra DAI, che sta perdendo sempre più capitalizzazione, e le nuove arrivate USDe di Ethena e USDs di Sky.  in aggiunta troviamo anche altre 17 monete che si contendono una piccola quota di minoranza sulla chain.

share ethereum stablecoin
Share ethereum – Fonte dati: https://www.theblock.co/data/stablecoins

Capitalizzazione stablecoin +1.000.000x dal 2018, ma il prezzo di ETH non decolla

Curioso notare come la capitalizzazione delle stablecoin su Ethereum sia cresciuta di circa 1 MILIONE di volte (1.000.000x) dal 2018. A quei tempi si discuteva di quanto fosse poco probabile che le stablecoin sarebbero diventate una vera e propria asset class al pari delle tradizionali valute fiat. Oggi invece possiamo dire con fierezza che Tether, principale fornitore del mercato, rappresenta il settimo detentori di titoli di stato statunitensi.

Ethereum continua ad essere il canale on-chain preferenziale dove lanciare nuova supply stablecoin, vista la sua sicurezza interna e la presenza di applicazione DeFi particolarmente attraenti. Ciò che però spicca all’occhio nella metrica di TokenTerminal, è che nonostante questa crescita assurda nella blockchain, il token ETH viene ancora scambiato più o meno a prezzi simili rispetto al top del 2018.

A quell’epoca la moneta nativa di Ethereum segnava una quotazione di $1.400, mentre oggi quota poco sopra i $1.800, dopo aver toccato un minimo ancor più basso ad inizio aprile. Mentre le stablecoin sono cresciute ( lo ripetiamo) di 1 MILIONE di volte, ETH ha accompagnato con un misero +28,5%, frutto di un’infrastruttura che non è stata in grado di catturare questo flusso di valore.

stablecoin crescita ethereum
Stablecoin capitalizzazioneFonte dati: https://x.com/tokenterminal/status/

D’altronde, non vi è nessuna correlazione che possa giustificare l’aumento del prezzo di ETH con l’aumento della capitalizzazione delle stablecoin. Anzi, in termini economici, solo una riduzione della metrica (e non il contrario)  potrebbe significare un passaggio da stable ad asset risk-on con ETH.

In questo momento Ethereum sembra piuttosto incapace di trarre vantaggio diretto da questa espansione. Tuttavia ciò contribuisce a consolidare un ecosistema decentralizzato, altamente liquido ed estremamente efficiente, gettando le basi per una crescita sostenibile nel futuro.

Crescita pazzesca anche al fuori dall’ecosistema Ethereum

Il percorso di crescita del settore stablecoin non passa ovviamente solo per Ethereum, che pur essendo la rete dominante di questa nicchia, lascia spazio anche ad altri concorrenti. Primo su tutti quello di Tron, secondo più grande mercato per USDT con circa $72 miliardi di dollari. Questa rete, potenziata dai vasti capitali del suo patron Justin Sun, dal 2024 ha visto confluire oltre $22 miliardi di liquidità in stablecoin.

Anche Solana, terzo maggior ecosistema per stablecoin deployate, si difende bene. Dal 2024 pare aver attirato un gran numero di supply, prettamente in USDC che domina la rete con un 76,5%, passando da $1,8 miliardi agli attuali $12,7 miliardi. Parliamo di una crescita di oltre il 600%, garantita dall’espansione dei mercati di yield e dalla necessità di una controparte liquida per gli scambi contro le emergenti memecoin.

Solana stablecoinFonte dati:https://defillama.com/stablecoins/Solana

Anche altre reti esterne ad Ethereum come BSC, Polygon, Aptos, HyperLiquid e Sui registrano performance in crescita in termini di presenza di stablecoin. Stesso discorso per il layer-2 come Arbitrum e Base, dove non mancano le  generose integrazioni DeFi. Nonostante tutte queste rappresentino una piccola quota minoritaria nel mercato stable, stanno comunque  contribuendo a rendere il panorama web3 sempre più florido, decentralizzato, e a tratti anche interoperabile.

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